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2023 (Rev. 6.0)
2023
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Procedure Sicurezza attività e attrezzature

Rev. 6.0 del 28 Febbraio 2023 (Ed. 2023)

Il Prodotto Rev. 6.0 del 28 Febbraio 2023 (Ed. 2023) raccoglie procedure di sicurezza da adottare in azienda per attività e l'uso di diverse attrezzature al fine di ottemperare agli obblighi di cui all'Art. 36 (TUSSL / link) del D.Lgs. 81/2008 Informazione dei lavoratori.

Con un taglio semplice e sintetico, può essere un utile strumento, sia, per l'informazione dei lavoratori, che, per l'elaborazione del DVR.

Sviluppato su Documento "Procedure Sicurezza attività macchine", presenta una nuova struttura delle schede, per ogni attività e attrezzature (vedi elenco) sono indicati:

- Immagine riferimento
- Comportamenti prima dell'attività/uso
- Comportamenti durante l'attività/uso
- Comportamenti dopo l'attività/uso
- DPI
- Formazione specifica per il tipo di attività/attrezzatura
- Tabelle
- Segnaletica

Indice Portfolio

01. Procedure sicurezza attività e macchine Ed. 2023 (Rev. 6.0)
02. Legislazione
03. Segnaletica EN ISO 7010

Pag. 585
Formato doc

Procedure sicurezza attività e macchine Ed. 2023 (Rev. 6.0)

(in rosso le novità/aggiornamenti della Rev. 6.0 del 28 Febbraio 2023)

INDICE

1. PREMESSA
2. INDICAZIONI GENERALI
2.1 USO DELLE MACCHINE UTENSILI
2.2 SICUREZZA OFFICINA E MEGAZZINO
2.3 PRIMA DEL LAVORO
2.4 DURANTE IL LAVORO
2.5 DOPO IL LAVORO
3. ATTREZZATURE USO IN SICUREZZA
3.1 FRESA
3.2 TORNIO
3.3 TRAPANO A COLONNA
3.4 MOLATRICE
3.5 UTENSILI MANUALI
3.6 PRESSA MECCANICA CON INNESTO MECCANICO
3.7 PRESSA MECCANICA CON INNESTO A FRIZIONE
3.8 PRESSA PIEGATRICE
3.9 PRESSA IDRAULICA
3.10 SEGA A NASTRO
3.11 CESOIA
3.12 PUNZONATRICE IDRAULICA
3.13 PALLINATRICE
3.14 TAGLIO PLASMA
3.15 SCANTONATRICE
3.16 FILETTATRICE PER TUBI
3.17 COMPRESSORE
3.18 GENERATORE
3.19 SMERIGLIATRICE ANGOLARE
3.20 CRICK PER SOLLEVAMENTO AUTOMEZZI
3.21 CARICA BATTERIE
3.22 TRAPANO
3.23 TRAPANO AVVITATORE
3.24 MOTOSEGA
3.25 SEGHETTO ALTERNATIVO
3.26 TRONCATRICE A DISCO
3.27 IDROPULITRICE
3.28 TELAIO CIRCOLARE
3.29 TELAIO RETTILINEO ELETTRONICO
3.30 TELAIO RETTILINEO SEMI-ELETTRONICO
3.31 MACCHINE PER PUNTINO O RIMAGLIATRICI
3.32 MACCHINA DI TAGLIO AUTOMATICA
3.33 FUSTELLATRICI A BRACCIO ROTANTE
3.34 PRESSE MANUALI E AUTOMATICHE PER APPLICAZIONE TERMOADESIVI
3.35 NASTRATRICE
3.36 REGGIATRICE
3.37 SEGHETTO ALTERNATIVO
3.38 PIALLA A SPESSORE
3.39 PIALLA A FILO
3.40 PANTOGRAFO
3.41 PANTOGRAFO A CONTROLLO NUMERICO
3.42 TOUPIE
3.43 MULTILAMA
3.44 CALIBRATRICE
3.45 CALANDRA
3.46 STOZZATRICE | LIMATRICE
3.47 RETTIFICATRICE
3.48 CENTRO DI LAVORO
3.49 ISOLA ROBOTIZZATA
3.50 TENONATRICE
3.51 SCORNICIATRICE
3.52 SQUADRATRICE
3.53 BORDATRICE
3.54 FORATRICE
3.55 SEZIONATRICE ORIZZONTALE
3.56 DENTATRICE A CREATORE
4. AUTOMEZZI E MACCHINE MOBILI USO IN SICUREZZA
4.1 AUTOMEZZI PER SPOSTAMENTO MATERIALE
4.2 ESCAVATORE TERNA
4.3 AUTOCESTELLO PER LAVORI IN QUOTA (PLE)
4.4 CARRELLO ELEVATORE (MULETTO)
5. AUTOGRÙ
6. CARROPONTE
7. GENERATORE DI VAPORE
8. BOMBOLE DI GAS
9. OPERAZIONI DI SALDATURA E TAGLIO
10. CABINA DI VERNICIATURA
11. SCALE
11.1 TIPOLOGIE DI SCALE
11.2 SCELTA DELLA SCALA
11.3 USO DELLA SCALA
12. TRABATTELLO
13. CINGHIE DI ANCORAGGIO
13.1 DESCRIZIONE
13.2 IDENTIFICAZIONE
13.3 UTILIZZO DEL SISTEMA DI ANCORAGGIO
13.4 ISPEZIONE, CONTROLLO E VERIFICA DEL SISTEMA DI ANCORAGGIO E CONSERVAZIONE DELLO STESSO
14. ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO
14.1 BRACHE A CATENA
14.2 SCELTA DELLA CATENA INVECE DELLA FUNE IN ACCIAIO VANTAGGI/SVANTAGGI
14.3 VERIFICHE PRIMA DELL’USO
14.4 USO IN SICUREZZA
14.5 MESSA FUORI SERVIZIO/MANUTENZIONE
14.6 ESEMPIO TARGA PORTATE
14.7 BRACHE IN FUNE DI ACCIAIO
14.8 EFFETTI GIRATORI FUNI ANTIGIREVOLI
14.9 STABILITÀ DEI BOZZELLI
14.10 TAMBURI E PULEGGE
14.11 RAPPORTO DI AVVOLGIMENTO
14.12 CONSIDERAZIONI PER D/D E COMPATTATE
14.13 TAMBURI LISCI
14.14 TIPO DI TAMBURO E SELEZIONE FUNE
14.15 SCELTA DELLA FUNE
14.16 TAMBURI SCANALATI DIMENSIONI E CARATTERISTICHE DELLE GOLE
14.17 PARTICOLARI TAMBURI
14.18 GOLE PULEGGE: PROFILO
14.19 MANUTENZIONE DELLE CARRUCOLE E DEI TAMBURI
14.20 ANGOLO DI DEVIAZIONE
14.21 VELOCITÀ FUNE
14.22 FUNI SPECIALI A 8 TREFOLI
14.23 DIAMETRO DELLE PULEGGE E TAMBURI
14.24 AVVOLGIMENTO SU PICCOLI DIAMETRI
14.25 PRESSIONE DI CONTATTO
14.26 MATERIALE DELLE PULEGGE E DEI TAMBURI
14.27 RULLI DI APPOGGIO
14.28 SCELTA DEI TERMINALI
14.29 ADEGUATEZZA DELLE FUNI AL CARICO DI LAVORO
14.30 STOCCAGGIO E MANUTENZIONE
14.31 INSTALLAZIONE: SVOLGIMENTO E MESSA IN OPERA
14.32 TAGLIO FUNI
14.33 MODALITÀ DI TAGLIO FUNE
14.34 LUBRIFICAZIONE
14.35 SOSTITUZIONE ED ADATTAMENTO DELLE FUNI ALLE CONDIZIONI DI LAVORO
14.36 INSTALLAZIONE FUNE
14.37 NORME PRATICHE PER IL CONTROLLO
14.38 STOCCAGGIO ED IDENTIFICAZIONE DELLA FUNE
14.39 NORME PRATICHE PER LO SCARTO
14.40 ROTTURA DEI FILI
14.41 USURA DEI FILI
14.42 ISPEZIONI ALLE FUNI
14.43 CONTROLLI NON DISTRUTTIVI
14.44 VERIFICHE PERIODICHE
14.45 I CONTROLLI PREVISTI ISO 4309:2017
14.46 TIPOLOGIE DI ROTTURE, DIFETTI E CONDIZIONI DI SOSTITUZIONE (SECONDO ISO 4309:2017)
14.47 GUIDA ALL’ACCERTAMENTO E ALLA VALUTAZIONE DELLA CORROSIONE
14.48 AREE CRITICHE CHE RICHIEDONO UN'ISPEZIONE PARTICOLARMENTE ATTENTA
14.49 USO IN SICUREZZA
14.50 MESSA FUORI SERVIZIO/MANUTENZIONE
14.51 ESEMPIO TARGA PORTATE
14.52 BRACHE IN TESSUTO
14.53 VERIFICHE PRIMA DELL’USO
14.54 USO IN SICUREZZA
14.55 MESSA FUORI SERVIZIO/MANUTENZIONE
14.56 ESEMPIO TARGA PORTATE
14.57 DISPOSITIVI DI PRESA DEL CARICO
14.58 VERIFICHE DA EFFETTUARE PRIMA DELL’USO
15. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
15.1 PESO LIMITE RACCOMANDATO
16. ISTRUZIONI PER LA CORRETTA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
17. MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
17.1 PREMESSA
17.2 RESPONSABILITÀ
17.3 INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ABILITAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI
17.4 CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE E SUPERALCOLICHE
17.5 PRINCIPI GENERALI MOVIMENTAZIONE
17.6 ESEMPI DI SOLLEVAMENTO
17.7 MACCHINE PER IL SOLLEVAMENTO
18. AUTOGRÙ
18.1 PIANO DI SICUREZZA
18.2 OPERATORI COINVOLTI
18.3 OBBLIGHI OPERATORI COINVOLTI NELLE OPERAZIONI CON AUTOGRÙ
18.4 OPERAZIONI DI SICUREZZA PRELIMINARI ALLA MOVIMENTAZIONE
18.5 USO IN SICUREZZA DELL’AUTOGRU
18.6 MISURE DA ADOTTARE IN CASO DI INTERRUZIONE DEL LAVORO
18.7 MISURE DA ADOTTARE DOPO IL LAVORO
18.8 MANUTENZIONE
18.9 DPI
19. GRU A BANDIERA
19.1 ELEMENTI PRINCIPALI
19.2 DISPOSITIVI DI COMANDO
19.3 OBBLIGHI DEGLI OPERATORI
19.4 OPERAZIONE DI SICUREZZA PRELIMINARI ALLA MOVIMENTAZIONE
19.5 USO DELLA GRU A BANDIERA
19.6 MISURE DA ADOTTARE DOPO IL LAVORO
19.7 DPI
20. PARANCHI ELETTRICI A CATENA/FUNE/MANUALI
20.1 OBBLIGHI DEGLI OPERATORI
20.2 OPERAZIONE DI SICUREZZA PRELIMINARI ALLA MOVIMENTAZIONE
20.3 USO DEL PARANCO
20.4 MISURE DA ADOTTARE DOPO IL LAVORO
20.5 DPI
21. ARGANO MANUALE
21.1 ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO
21.2 USO IN SICUREZZA
22. MORSE DI SOLLEVAMENTO
22.1 USO IN SICUREZZA
23. FORCHE PER PALLETS
23.1 USO IN SICUREZZA
23.2 PROCEDURE MOVIMENTAZIONE SICURA
24. TRASPORTO DI PERSONE CON DISPOSITVI DI SOLLEVAMENTO
24.1 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
24.2 CONTROLLO PRELIMINARI ALL’UTILIZZO DELLA CESTA
24.3 PERSONE DIRETTAMENTE INTERESSATE
24.4 PROCEDURA OPERATIVA
25. LAVORO SUI TETTI
25.1 PONTEGGI
25.2 COPERTURE NON PORTANTI
25.3 D.P.I. CONTRO LE CADUTE
26. USO DISPOSITIVI ANTICADUTA
26.1 PREMESSA
26.2 CARATTERISTICHE BASE DEI SISTEMI ANTICADUTA
26.3 IMBRACATURA
26.4 PROCEDURA USO SISTEMA ANTICADUTA
26.5 SISTEMI ANTICADUTA BASATI SU UNO O PIÙ CORDINI ASSORBITORI DI ENERGIA
26.6 SISTEMI ANTICADUTA BASATI SU UN DISPOSITIVO ANTICADUTA RETRATTILE
26.7 SISTEMI DI ARRESTO CADUTA BASATI SU UNA LINEA DI ANCORAGGIO VERTICALE E UN DISPOSITIVO ANTICADUTA DI TIPO GUIDATO
26.8 SISTEMI ANTICADUTA BASATI SU UNA LINEA DI ANCORAGGIO ORIZZONTALE E UNO O PIÙ DISPOSTIVI PER LO SCORRIMENTO
26.9 LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALI RIGIDE INSTALLATE IN MODO PERMANENTE
26.10 LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALI FLESSIBILI INSTALLATE IN MODO PERMANENTE
26.11 LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALI FLESSIBILI INSTALLATE IN MODO TEMPORANEO
26.12 TECNICHE DI POSIZIONAMENTO
26.13 RISCHI DERIVANTI DA UN USO SCORRETTO DEI DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO
26.14 ISPEZIONE IMBRACATURE
27. SPAZI CONFINATI
27.1 PREMESSA
27.2 PERICOLI
27.3 MATERIALI E STRUMENTI
27.4 REQUISITI DEL PERSONALE CHE PUÒ SVOLGERE ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI
27.5 ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI
27.6 ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI CONDOTTE DA DITTE TERZE
27.7 GESTIONE DELLE EMERGENZE
27.8 ISTRUZIONE OPERATIVA 001 “ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI COMUNI”
27.9 ISTRUZIONE OPERATIVA 002 “ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI SPECIALI”
28. PROCEDURA SICUREZZA SCAVO E VIABILITÀ
28.1 ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO | NICCHIE LUNGO LE RAMPE DI ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO
28.2 ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO| PARAPETTI LUNGO LE RAMPE DI ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO
28.3 ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO | PASSERELLE PER ATTRAVERSAMENTO DELLO SCAVO
28.4 ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO | RAMPE DI ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO
28.5 ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO | SCALE DI DISCESA A FONDO SCAVO
28.6 MISURE CONTRO L'ALLAGAMENTO E PRESENZA DI GAS | PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI (ASFISSIA)
28.7 MISURE CONTRO L'ALLAGAMENTO E PRESENZA DI GAS | PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI (ESPLOSIVI)
28.8 MISURE CONTRO L'ALLAGAMENTO E PRESENZA DI GAS| SCAVI IN PRESENZA DI ACQUA
28.9 PARETI E ARMATURE DI PROTEZIONE DEGLI SCAVI | ARMATURA CON ANGOLO DI INCLINAZIONE MAGGIORE DELL'ANGOLO DI NATURAL DECLIVIO
28.10 PARETI E ARMATURE DI PROTEZIONE DEGLI SCAVI | ARMATURA IN PRESENZA DI SOTTOMURAZIONI
28.11 PARETI E ARMATURE DI PROTEZIONE DEGLI SCAVI | SCAVO CON ANGOLO DI INCLINAZIONE DELLA PARETE MINORE DELL'ANGOLO DI NATURAL DECLIVIO
28.12 PARETI E ARMATURE DI PROTEZIONE DEGLI SCAVI | SCAVO IN TRINCEA
28.13 PRESENZA DI LINEE ELETTRICHE E ALTRI IMPIANTI | DISTANZA DI SICUREZZA DALLE PARTI ATTIVE
28.14 PRESENZA DI LINEE ELETTRICHE E ALTRI IMPIANTI | MESSA FUORI TENSIONE DELLE PARTI ATTIVE
28.15 PRESENZA DI LINEE ELETTRICHE E ALTRI IMPIANTI | POSIZIONAMENTO DI OSTACOLI RIGIDI CHE IMPEDISCONO L'AVVICINAMENTO A PARTI ATTIVE
28.16 PROCEDURE E PRESCRIZIONI PARTICOLARI | DEPOSITO DI MATERIALI IN PROSSIMITÀ DEGLI SCAVI
28.17 PROCEDURE E PRESCRIZIONI PARTICOLARI | DISTANZA DI SICUREZZA IN PROSSIMITÀ DEGLI SCAVI
28.18 PROCEDURE E PRESCRIZIONI PARTICOLARI | DIVIETO DI SCAVO MANUALE PER SCALZAMENTO ALLA BASE
28.19 PROCEDURE E PRESCRIZIONI PARTICOLARI | SCAVO ESEGUITO CON MEZZI MECCANICI
29. RICHIO CHIMICO: LUBRIFICANTI E LUBROREFRIGERANTI
29.1 PREMESSA
29.2 SCENARI DI ESPOSIZIONE
29.3 RISCHI PER LA SALUTE
29.4 COMPORTAMENTO SICURO
30. RISCHIO CHIMICO: LETTURA DELLA SCHEDA DI SICUREZZA
30.1 SEZIONI SDS
30.2 ESEMPIO SDS LUBROREFRIGERANTE
31. RUMORE E VIBRAZIONI
31.1 RUMORE
31.2 VIBRAZIONI CORPO INTERO
31.3 VIBRAZIONI MANO-BRACCIO
32. LOTO – LOCKOUT/TAGOUT
32.1 SCOPO
32.2 RESPONSABILITÀ
32.3 SEQUENZA DELLA PROCEDURA DI LOCKOUT
32.4 RIMETTERE IN SERVIZIO LA MACCHINA/ATTREZZATURA
32.5 PROCEDURA CHE COINVOLGE PIÙ DI UN OPERATORE
32.6 REGOLE PER L’APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA DI LOCKOUT
32.7 CHECK LIST APPLICAZIONE PROCEDURA LOCKOUT - TAGOUT
32.8 MODULO 1 GESTIONE MODIFICA MACCHINA
32.9 MODULO 2 GESTIONE MODIFICA MACCHINA
32.10 PROCEDURA LOCKOUT
32.11 PERMESSO LOCKOUT TAGOUT
32.12 CARTELLO LOCKOUT TAGOUT
33. RISCHIO ELETTRICO
33.1 PREMESSA
33.2 DEFINIZIONI
33.3 TIPOLOGIE PROCEDURE
33.4 PROCEDURE DI ESERCIZIO
33.4.1 MANOVRE DI ESERCIZIO
33.4.2 CONTROLLI FUNZIONALI
33.4.3 PROVE
33.4.4 ISPEZIONE
33.5 PROCEDURE DI LAVORO
33.5.1 PIANIFICAZIONE
33.5.2 PRESCRIZIONI SPECIFICHE RIGUARDO ALLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE
33.5.3 PRESCRIZIONI IN CASO DI INDUZIONE O TRASFERIMENTO DEL POTENZIALE DI TERRA
33.5.4 PRESCRIZIONI IN CASO DI LAVORI ALL’APERTO
33.5.5 PRESCRIZIONI IN CASO DI LAVORI ALL’INTERNO
33.5.6 LAVORI FUORI TENSIONE
33.5.7 LAVORI SOTTO TENSIONE IN BASSA TENSIONE (CATEGORIE 0 E I)
33.5.8 METODI DI LAVORO IN BASSA TENSIONE
33.5.9 MODALITÀ OPERATIVE
33.5.10 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
33.5.11 LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE
33.6 PROCEDURE DI MANUTENZIONE
33.6.1 SOSTITUZIONE FUSIBILI
33.6.2 SOSTITUZIONE LAMPADE ED ACCESSORI
33.6.3 INTERRUZIONI TEMPORANEE
33.6.4 TERMINE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE
33.7 MODULO DELEGA DEL RUOLO OPERATIVO DI RESPONSABILE DELL’IMPIANTO DA URI A RI AI SENSI DELLA NORMA CEI 11-27 ART. 4.11
33.8 MODULO PIANO DI LAVORO
33.9 MODULO PIANO DI INTERVENTO
33.10 MODULO CONSEGNA E RESTITUZIONE IMPIANTO
33.11 MODULO RESTITUZIONE IMPIANTO
33.12 SCHEDA PER INTERVENTI RIPETITIVI CHE PUÒ SOSTITUIRE IL PIANO D’INTERVENTO
34. SICUREZZA BANCHINE DI CARICO
34.1 SCOPO
34.2 PARCHEGGIO AREA DI CARICO SCARICO
34.3 ATTIVITÀ DI SCARICO MERCE CAMION/BANCHINA
34.4 ATTIVITÀ DI SCARICO MERCE CAMION/BANCHINA - NORME COMPORTAMENTALI
34.5 ATTIVITÀ DI CARICO MERCE CAMION/BANCHINA
34.6 ATTIVITÀ DI CARICO MERCE CAMION/BANCHINA - NORME COMPORTAMENTALI
35. GUIDA DEL CARRELLO ELEVATORE
36. DPI - OBBLIGHI LAVORATORI
36.1 PREMESSA
36.2 OBIETTIVO
36.3 AGGIORNAMENTO DI DOTAZIONE D.P.I.
36.4 REINTEGRO D.P.I.
36.5 CONSEGNA E ADDESTRAMENTO
36.6 GESTIONE INDUMENTI DPI
36.7 LAVORATORE
36.8 SCHEDA RISCHI DPI
36.9 MODULO CONSEGNA D.P.I.
37. UFFICIO
37.1 ATTREZZATURE
37.2 FOTOCOPIATRICI
37.3 RISCHIO ELETTRICO UFFICIO
37.4 ERGONOMIA DEL POSTO DI LAVORO
37.5 ILLUMINAZIONE
38. ISTRUZIONI OPERATIVE SMART WORKING
38.1 AMBIENTI
38.2 ATTREZZATURE E DISPOSITIVI DI LAVORO
38.3 POSTURA DURANTE IL LAVORO
38.4 CONNETTIVITÀ INTERNET
38.5 ACCESSO AI SERVIZI AZIENDALI
38.6 LINEE GUIDA PER IL PERSONALE IN SMART-WORKING CON PC DI PROPRIETÀ DELL’AZIENDA
39. SORVEGLIANZA SISTEMI ANTINCENDIO LAVORATORI
39.1 REGISTRO / CONTENUTO | DECRETO 1° SETTEMBRE 2021
39.2 CONTROLLI E VERIFICHE SVOLTE DIRETTAMENTE DA UN ADDETTO ALLA LOTTA ANTINCENDIO O DA UN PREPOSTO INTERNO ALL’AZIENDA
40. EMERGENZA
40.1 FORMAZIONE
40.2 POSSIBILI RISCHI
40.3 DESCRIZIONE LUOGHI DI LAVORO
40.4 COMUNICAZIONI EMERGENZA
40.5 GESTIONE DELLE EMERGENZE SPECIFICHE
40.6 PROCEDURA PER CHIAMATA DI EMERGENZA INTERNA
40.7 PROCEDURA PER CHIAMATA DI EMERGENZA SANITARIA
40.8 PROCEDURA PER CHIAMATA AI VIGILI DEL FUOCO
40.9 PROCEDURA PER CHIAMATA DI PRONTO INTERVENTO
40.10 PROCEDURA EVACUAZIONE
40.11 NORME DI COMPORTAMENTO PER TIPO DI INCIDENTE

Matrice Revisioni

Rev. Data Oggetto Autore
6.0 28.02.2023 - Aggiunte 13 nuove procedure
- Aggiornate procedure presenti Rev. 5.0
- Aggiornata Segnaletica ISO 7010
Certifico Srl
5.0 02.11.2021 - Aggiunte 9 nuove procedure
- Aggiornate procedure presenti Rev. 4.0
Certifico Srl
4.0 03.06.2021 - Aggiunte 22 nuove procedure
- Aggiornate procedure presenti Rev. 3.0
- Aggiornato template grafico
- Aggiornati riferimenti normativi
- Aggiornata Segnaletica ISO 7010
Certifico Srl
3.0 16.11.2019 - Aggiunte 20 nuove Procedure
- Aggiornato template grafico
- Aggiornati riferimenti normativi
- Aggiornata Segnaletica ISO 7010
Certifico Srl
2.0 02.03.2017 - Nuovo formato
- Nuova sezione Legislazione
- Nuova sezione Segnaletica ISO 7010
Certifico Srl
1.0 01.07.2016 - Aggiunte 13 nuove Procedure Certifico Srl
0.0 01.06.2016 --- Certifico Srl


ISBN: 978-88-98550-62-3
Revisione: 6.0
Edizione: 2023
Anno: 2023
Formato: .docx
Struttura: Adobe Portfolio.pdf
Tipo: Modello
Livello tecnico: ****/*****
Pagine: 585
Dimensioni: 90 Mb

Procedure Sicurezza attività e attrezzature

Riferimenti normativi formazione/informazione:

D.Lgs. 81/2008 art. 36, 37;

Articolo 36 - Informazione dei lavoratori
1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione:
a) sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale;
b) sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro;
c) sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46;
d) sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente.
2. Il datore di lavoro provvede altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione:
a) sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia;
b) sui pericoli connessi all’uso delle sostanze e delle miscele pericolose53 sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
c) sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate.
3. Il datore di lavoro fornisce le informazioni di cui al comma 1, lettere a) e al comma 2, lettere a), b) e c), anche ai lavoratori di cui all’articolo 3, comma 9.
4. Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le relative conoscenze. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo.

Articolo 36 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti

1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a:
a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza;
b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell'azienda.
2. La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione di cui al comma 1 sono definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottato, previa consultazione delle parti sociali, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo.
3. Il datore di lavoro assicura, altresì, che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in merito ai rischi specifici di cui ai titoli del presente decreto successivi al I.
Ferme restando le disposizioni già in vigore in materia, la formazione di cui al periodo che precede è definita mediante l'accordo di cui al comma 2.
4. La formazione e, ove previsto, l'addestramento specifico devono avvenire in occasione:
a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell'inizio dell'utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro;
b) del trasferimento o cambiamento di mansioni3;
c) della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e miscele pericolose5.
5. L'addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro.
6. La formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti deve essere periodicamente ripetuta in relazione all'evoluzione dei rischi o all'insorgenza di nuovi rischi.

segue
...

-  Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai sensi dell'articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Accordo Stato/Regioni 21 dicembre 2011);

- Formazione lavoratori Individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori (art. 73, comma 5, d.lgs. 81/2008) (Accordo Stato/Regioni 22 febbraio 2012);

- Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano finalizzato alla individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi per i responsabili e gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione, ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni (Accordo Stato/Regioni 7 luglio 2016);

- Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998;

- Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro (S.O. n. 81 a G.U. del 7 aprile 1998, n. 81);

- Circolare 12653 del 23 Febbraio 2011;

- Circolare 1014 del 27 Gennaio 2012;

-  Decreto 15 luglio 2003, n. 388  - Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni. (GU Serie Generale n.27 del 3-2-2004);

-  CEI 11-27 - Lavori su impianti elettrici;

- Decreto 2 Settembre 2021.

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