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Vademecum Mascherine COVID-19 VVF

Vademecum Mascherine COVID 19 VVF

Vademecum Mascherine COVID-19 VVF: Guida all'uso

Vademecum VVF Ottobre 2020 dedicato all’utilizzo delle mascherine protettive, utile integrazione alle disposizioni in materia di contrasto e contenimento del contagio da COVID - 19.

La redazione dei “Vademecum della sicurezza sul lavoro del CNVVF”, da parte dell’Ufficio per le politiche di tutela della sicurezza sul lavoro del personale del Corpo, costituisce elemento di spunto, di riflessione e di approfondimento su diverse tematiche in ambito di sicurezza.

Tali “prontuari” rappresentano un valido strumento di informazione, obbligo imprescindibile del datore di lavoro, sono anche un efficace contributo alla diffusione della cultura della sicurezza oltre che un adeguato promemoria per i lavoratori. Con tali finalità si trasmette il Vademecum dedicato all’utilizzo delle mascherine protettive, utile integrazione alle disposizioni in materia di contrasto e contenimento del contagio da COVID - 19, già impartite con precedenti note, raccomandandone la condivisione e la diffusione.

1. L’INFEZIONE DA SARS-COV-2
2. LE MASCHERINE FILTRANTI MONOUSO DEL TIPO FFP1, FFP2, FFP3
3. LE MASCHERINE CHIRURGICHE MONOUSO
4. LE MASCHERINE DI COMUNITÀ (DETTE ANCHE GENERICHE O SOCIALI)
5. MODALITÀ D’USO DELLE MASCHERINE
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Estratto

1. L’INFEZIONE DA SARS-COV-2

1.1. Modalità di trasmissione e ruolo dei sistemi di protezione delle vie respiratorie

Come mostrato in figura 1, il virus Sars-CoV-2, dalle dimensioni nanometriche ed appartenente alla famiglia dei coronavirus, si trasmette mediante le goccioline (droplets) prevenienti dalle secrezioni di naso e bocca, emanate durante la normale respirazione, quando si parla, e in grandi quantità in caso di tosse e starnuti. In particolare, lo starnuto può spingere queste goccioline ad una distanza di circa 8 metri.

Vademecum Mascherine COVID 19 VVF   Fig  1

Figura 1-Modalità di trasmissione del Sars-Cov-2

La malattia che deriva dall’infezione è stata denominata COVID-19 (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata) e può presente sintomi quali febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Tuttavia esistono i casi in cui il coronavirus può essere contratto e diffuso dai cosiddetti “soggetti asintomatici”, senza che vi sia la manifestazione dei suddetti sintomi. Secondo un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Thorax, da Joon Seo Lim dell'Asan Medical Center di Seul, le persone asintomatiche presentano in naso e torace la stessa quantità di virus di una persona con sintomi, e pertanto questi individui possono avere un ruolo essenziale nella diffusione del virus(1). Per quanto sopra, i sistemi di protezione delle vie respiratorie, indossati sia dai malati di COVID-19 che dai soggetti asintomatici, possono ridurre sensibilmente la diffusione del coronavirus.

1.2. Le principali tipologie di sistemi per la protezione dal Sars-Cov-2

I capitoli successivi descrivono i principali dispositivi di seguito elencati:

- le mascherine respiratorie filtranti del tipo FFP1, FFP2, FFP3;
- le mascherine chirurgiche;
- le mascherine di comunità (dette anche generiche o sociali).

In merito ai respiratori filtranti, tali Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) possono essere sia del tipo monouso che con filtro rimuovibile (ad esempio le mascherine oronasali per gli interventi di soccorso pubblico di cui alla linea guida del 16.10.2020(2). Nel capitolo successivo verranno trattati solo le mascherine monouso.

(1) JOON SEO LIM, “Upper respiratory viral load in asymptomatic individuals and mildly symptomatic patients with SARSCoV-2 infection”, pubblicato in Thorax il 22/09/2020 https://www.pubfacts.com/author/Joon+Seo+Lim
(2) Linea Guida per la gestione del rischio operativo connesso all’emergenza COVID-19, revisione n. 4 del 16 ottobre 2020 (Allegato 2 alla nota prot. n. STAFFCNVVF 8085 del 16.10.2020).

2. LE MASCHERINE FILTRANTI MONOUSO DEL TIPO FFP1, FFP2, FFP3

Sono D.P.I. certificati secondo la norma UNI EN 149:20093 e proteggono da polveri, fumi e nebbie di liquidi (aerosol) inalabili, ma non da vapore e gas. Il sistema di classificazione europeo suddivide le maschere in tre classi con sigla FFP, acronimo di "Filtering Face Piece", ovvero maschera filtrante. Tuttavia, data la difficoltà da parte della Comunità Europea di soddisfare la domanda di mascherine nella corrente emergenza, ai sensi dell’art. 16, comma 2, del Decreto Legge 17 Marzo n.18,convertito con Legge 24 aprile 2020, n.27(4), sul mercato italiano sono presenti prodotti che rispondono a certificazioni diverse dallo standard europeo (ad es. la norma americana NIOSH 42 CFR 84(5) che certifica con le classi N95, N99, N100 e la norma cinese GB2626-2006(6) che certifica con le classi KN90, KN95, KN100).

Si specifica che, come risulta dai documenti del Ministero della Salute per la protezione degli operatori sanitari durante la cura dei pazienti affetti da COVID-19(7), le mascherine FFP2/FFP3 sono D.P.I. efficaci contro i coronavirus aggregatia droplets ed in particolare le FFP3 sono idonea per la protezione dai virus che viaggiano in aria sotto forma di aerosol. Le mascherine possono essere a forma di conchiglia o pieghevoli e, come riportato in figura 2, possono essere dotate di valvola di espirazione.

Vademecum Mascherine COVID 19 VVF   Fig  2

Figura 2 - Le mascherine filtranti

È importante sottolineare che da tutte le mascherine filtranti con valvola di espirazione si può diffondere il coronavirus e pertanto si forniscono i seguenti avvertimenti:

- Non devono essere indossate dalle persone positive al COVID-19.
- Non devono essere indossate dalla popolazione circolante perché, essendo tutte le persone potenzialmente infette/asintomatiche, si potrebbe diffondere il contagio.
- Non devono essere indossate dalle le Forze dell’Ordine e dai Soccorritori se privi di occhiali e guanti protettivi, perché il contatto ravvicinato tra colleghi consentirebbe il contagio reciproco.
- Non devono essere indossate nei reparti di alimentari o banchi del fresco.
- Non devono essere indossate negli uffici aperti al pubblico, si contaminerebbero uno con l’altro tra colleghi.

(Vedi Es. principio di funzionamento - ndr)

(3) Norma UNI EN 149:2009“Dispositivi di protezione delle vie respiratorie - Semimaschere filtranti antipolvere - Requisiti, prove, marcatura”.
(4) Art. 16, comma 2 del Decreto Legge 17 Marzo n.18, convertito con Legge 24 aprile 2020, n.27: ai fini del comma 1, fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, gli individui presenti sull’intero territorio nazionale sono autorizzati all’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull’immissione in commercio.
(5) Norma NIOSH-42CFR Part 84 “Respiratory Protective Devices”.
(6) Norma GB 2626-2006 “Respiratory protective equipment – nonpowered airpurifying particle respirator” - Standardization Administration of China (SAC).
(7) Rapporto Istituto Superiore di Sanità COVID-19 n. 2/2020, revisione del 28.03.2020, avente titolo “indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da sars-cov-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da covid-19) nell’attuale scenario emergenziale Sars-Sov-2”
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segue in allegato

VVF Ottobre 2020

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