Il benessere lavorativo ad ogni età
Opuscolo INAIL 2018
L’Italia è già oggi uno dei paesi più anziani dell’Ocse, ma lo sarà ancora di più nei prossimi anni a causa di un’accelerazione del processo di invecchiamento della popolazione.
Obiettivo dell’opuscolo è diffondere informazioni di base sui cambiamenti dovuti all’età - che agiscono non solo sulle capacità individuali ma anche sul livello di qualità dell’esecuzione del proprio lavoro - nonché definire le dimensioni chiave per una corretta gestione dell’età nei luoghi di lavoro e illustrare le buone pratiche sviluppate dall’Inail per garantire benessere lavorativo a tutti i lavoratori di tutte le età.
La forza lavoro europea sta invecchiando. Entro il 2030 in molti paesi1 le persone di età compresa tra 55 e 64 anni costituiranno almeno il 30% dei lavoratori
L’Italia è già oggi uno dei paesi più anziani dell’Ocse, ma lo sarà ancora di più nei prossimi anni a causa di un’accelerazione del processo di invecchiamento della popolazione. L’età pensionabile ufficiale in aumento comporta una prolungata permanenza nei luoghi di lavoro e una maggiore esposizione ai rischi professionali.
L’adattamento degli ambienti lavorativi alle singole capacità, competenze e allo stato di salute delle persone, l’utilizzo delle nuove tecnologie a supporto dei lavoratori, la tutela della salute e della sicurezza nonché le politiche per la formazione continua e per la promozione del benessere lavorativo rappresentano elementi cruciali per garantire la sostenibilità del lavoro a tutte le età, attraverso un approccio che cominci ben prima dell’età matura.
L’invecchiamento della popolazione lavorativa non rappresenta solo una sfida, bensì una opportunità in termini di trasferimento di conoscenze ed esperienze.
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Indice
Premessa
La popolazione lavorativa in Inail
I cambiamenti dovuti all’età e la loro rilevanza per il lavoro
Le dimensioni chiave della gestione dell’età negli ambienti di lavoro
Le misure di prevenzione proposte dal Cug e le linee di intervento dell’Istituto
Fonte: INAIL