Sicurezza lavoro
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Rapporto annuale ispettorato nazionale del lavoro 2018

Rapporto annuale INL 2018

Rapporto annuale ispettorato nazionale del lavoro 2018

18 aprile 2019

Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Cominardi, e il  Direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Leonardo Alestra, hanno presentato il Rapporto annuale dell'attività di vigilanza  in materia di lavoro e legislazione sociale - anno 2018 - che costituisce il documento riepilogativo dei risultati dell'attività ispettiva svolta dal personale dell'Ispettorato, dell'INPS e dell'INAIL, evidenziando gli ottimi risultati ottenuti dall'Agenzia sul piano della efficacia dei controlli, in particolare in relazione ai fenomeni di violazione di maggior allarme sociale, quali il lavoro "nero", il caporalato e l'intermediazione illecita.

PERSONALE ISPETTIVO

- 2.726 ispettori del lavoro,circa 2.100 dei quali effettivamente adibiti alla attività di vigilanza;
- 391 militari del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro;
- 1.143 ispettori dell’INPS;
- 289 ispettori dell’INAIL, 284 dei quali concretamente impegnati nei controlli (al netto cioè del personale che riveste incarichi amministrativi).

DATI COMPLESSIVI 

MONITORAGGIO ATTIVITÀ DI VIGILANZA ANNO 2018

DATI NAZIONALI

Ambito della vigilanza

Aziende ispezionate

Aziende irregolari

N. lavoratori irregolari

N. lavoratori totalmente in nero

Recupero contributi e premi evasi

Vigilanza Lavoro

116.846

70.111

83.761

33.800

114.224.300

Vigilanza Previdenziale

14.726

14.001

37.497

5.170

1.115.847.710

Vigilanza Assicurativa

12.591

14.143*

41.674

3.336

126.108.082

TOTALE

144.163

98.255

162.932

42.306

1.356.180.092

*Nel dato sono conteggiate anche le verifiche avviate nel 2017 e definite nel corso del 2018.

 

70%

% aziende irregolari (su accertamenti definiti)

Accertamenti ispettivi (casse integrazione, patronati, contratti di solidarietà ecc.) svolti da personale INL

22.117

TOTALE GENERALE ISPEZIONI ED ACCERTAMENTI ISPETTIVI

166.280

L’ammontare dei contributi e premi evasi complessivamente recuperati all’esito degli accertamenti svolti è risultato pari ad € 1.356.180.092, superiore del +23% rispetto al dato rilevato nell’anno precedente (€ 1.100.099.932).

Le aziende presso le quali le verifiche effettuate hanno portato ad accertare illeciti sono state in totale 98.255, con un tasso di irregolarità degli accertamenti definiti pari al 70% (+ 5% rispetto al 2017): oltre due aziende su tre sono pertanto risultate irregolari.

RIPARTIZIONE ACCESSI VIGILANZA LAVORO PER SETTORE MERCEOLOGICO

ripartizione

IRREGOLARITÀ PER SETTORE MERCEOLOGICO

settore merceologico

LAVORO NERO

Lavoratori in nero accertati 42.306, pari adoltre il 40% del totale rilevato di lavoratori irregolari.

La maggiore incidenza del fenomeno è stata registrata in Campania, Puglia, Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna. I settori merceologici maggiormente interessati sono: servizi di alloggio e ristorazione(10.082 lavoratori in nero – occupazione di lavoratori in nero nel 54% circa degli accertamenti definiti), commercio (4.722 lavoratori in nero – occupazione di lavoratori in nero nel 28% circa degli accertamenti definiti), edilizia(4.710 lavoratori in nero – occupazione di lavoratori in nero nel 16% circa degli accertamenti definiti), attività manifatturiere(4.191 lavoratori in nero – occupazione di lavoratori in nero nel 39% circa degli accertamenti definiti), agricoltura (3.349 lavoratori in nero – occupazione di lavoratori in nero nel 51% circa degli accertamenti definiti).

CAPORALATO IN AGRICOLTURA

Nel settore di cui trattasi sono state effettuate 7.160 ispezioni, con un tasso di irregolarità registrato di circa il 54,79%, superiore di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2017 (50%). Dei 5.114 lavoratori irregolari riscontrati, 3.349 (65,5%)sono risultati in “nero” e, tra questi, n. 263 cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno. Grazie ad una importante concentrazione delle forze ispettive su questo fronte – in particolare dei militari dell’Arma dei Carabinieri – si registra un netto incrementonel deferimento all’Autorità Giudiziaria di 299 persone (+220% rispetto alle 94 del 2017), 56 delle quali in stato di arresto, con una casistica concentrata per il 69%. (206 segnalazioni) nel solo settore dell'agricoltura.

Dei 1.474 lavoratori interessati alle operazioni di contrasto al caporalato ben 673 (circa il 46%) sono risultati totalmente in nero, percirca il 74% (496)impiegati nel solo settore agricolo.

Nel numero dei suddetti lavoratori in nero vittime di sfruttamento si contano altresì 478 stranieri (350 nel settore agricolo), ai quali si sommano ulteriori 157 stranieri extracomunitari privi di regolare permesso di soggiorno (130 solo in agricoltura).

AUTOTRASPORTO

Nel settore dell’autotrasporto sono state complessivamente ispezionate 6.855 aziende e sono state definite 6.183 verifiche, con l’accertamento di 4.358 illeciti e, dunque, con una incidenza delle irregolarità pari a circa il 70,5%. Le infrazioni riscontrate hanno interessato 12.120 lavoratori; di questi, 1.130 sono risultati totalmente “in nero” e 22 extracomunitari privi di regolare permesso di soggiorno. Le più ricorrenti e diffuse tipologie di illeciti attengono, nell’ambito in questione, alle violazioni della disciplina in materia di orario di lavoro e dei tempi di guida e di riposo (riscontrate per 4.496 lavoratori) ed ai fenomeni interpositori (1.917 lavoratori coinvolti).

CORRETTA QUALIFICAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO

A seguito dell’accertamento, in sede di attività di vigilanza, del distorto utilizzo delle fattispecie contrattuali flessibili, sono stati riqualificati 5.475 rapporti di lavoro, prevalentemente concentrati nei settori merceologici: sanità e assistenza sociale (780), attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (769), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (744), costruzioni (674).

I controlli hanno riguardato anche la nuova disciplina in tema di lavoro occasionale, introdotta dall’art. 54 bis, D.L. n. 50/2017 (conv. da L. n. 96/2017), oggetto di specifica attenzione nel Documento di programmazione dell’attività di vigilanza per l’anno 2018. Come nell’anno precedente, anche nel 2018 gli illeciti in tale materia sono risultati più frequenti nel settore della sanità e dell’assistenza sociale, in una percentuale pari al 40% dei casi, decisamente superiore a quella riscontrata nelle restanti attività economiche. Sotto il profilo della loro distribuzione territoriale, tali violazioni risultano infine essere prevalentemente concentrate nelle Regioni del Centro-Nord (circa il 94%) con particolare riferimento ad Emilia Romagna (984), Lombardia (689), Veneto (538), Liguria (484) e Piemonte (432).

ESTERNALIZZAZIONI FITTIZIE

Gli accertamenti concernenti le irregolarità in materia di decentramento produttivo (appalto, distacco o somministrazione) hanno riguardato complessivamente 10.877 lavoratori coinvolti in forme di esternalizzazione fittizia. I casi di fenomeni interpositori rilevati sono risultati così distribuiti nei diversi settori merceologici: trasporto e magazzinaggio (1.951 lavoratori interessati), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (1.927 lavoratori interessati), costruzioni (1.902 lavoratori interessati), attività manifatturiere (1.592 lavoratori interessati).

Le regioni maggiormente coinvolte sono risultate essere: Emilia Romagna (2.442 lavoratori interessati), Lazio (1.808 lavoratori interessati), Lombardia (1.359 lavoratori interessati), Veneto (1.292 lavoratori interessati) e Piemonte (931 lavoratori interessati).

Nelle regioni del Nord Italia è risultata essere prevalente anche la concentrazione delle fattispecie rilevate di distacco transnazionale fittizio (663 lavoratori interessati).

COOPERATIVE DI LAVORO

Nel 2018, su un totale di 3.311 cooperative ispezionate, ne sono risultate irregolari 1.986 (circa il 60%, nel 2017 le cooperative irregolari sono risultate 1.826 pertanto si registra un aumento in percentuale dell’8,76%). È stata inoltre accertata l’occupazione irregolare di 28.403 lavoratori (a fronte dei 16.838 del 2017, con un aumento del 60%), 1.036 dei quali totalmente “in nero” (il 3,65% dei lavoratori irregolari). Sono stati recuperati contributi e premi evasi per un importo imponibile accertato pari a euro 61.180.914,23, in aumento di circa il 15% rispetto al 2017 (euro 53.294.927,33).

VIGILANZA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

L’azione ispettiva svolta in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ha riguardato 20.492 aziende, 16.394 delle quali, all’esito dei 20.025 accertamenti definiti, sono risultate irregolari. Il tasso di irregolarità delle aziende ispezionate, pari a circa l’82%, è risultato aumentato di quasi il 5% rispetto al 2017, quando si era attestato al 77,09%. Nel corso degli accertamenti sono state contestate complessivamente 31.218 violazioni (26.885 penali e 4.333 amministrative). Tra gli illeciti penalmente rilevanti, 22.198 afferiscono a violazioni prevenzionistiche, mentre 4.237 irregolarità riguardano l’art. 4 della L. n. 300/1970, che disciplina le condizioni per l’installazione degli impianti di videosorveglianza e degli altri strumenti di controllo.

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Fonte: INL

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