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Valutazione del rischio chimico UNI EN 482:2021

Valutazione rischio chimico UNI EN 482 2021

Valutazione del rischio chimico: Norma UNI EN 482:2021 / IT

ID 17912 | 23.10.2022 / Documento completo allegato

La norma specifica i requisiti generali riguardanti le prestazioni delle procedure per la determinazione della concentrazione degli agenti chimici nell’atmosfera degli ambienti di lavoro come richiesto dalla Direttiva 98/24/CE e D.Lgs. 81/2008 di cui all'ALLEGATO XLI.

Le leggi e i regolamenti nazionali richiedono la valutazione dell'esposizione di un lavoratore agli agenti chimici presenti nelle atmosfere dei luoghi di lavoro. Un modo per valutare tale esposizione consiste nel misurare la concentrazione di un agente chimico nell'aria nella zona di respirazione del lavoratore. Le procedure utilizzate per tali misurazioni dovrebbero fornire risultati affidabili e validi ai fini del confronto tra le misurazioni dell'esposizione e i valori limite di esposizione professionale (Occupational exposure limit values - OELV) e per la messa a disposizione di strategie di controllo accettabili.

Il presente documento introduce i requisiti di base per l'esecuzione delle procedure di misurazione nel processo di valutazione quantitativa dell'esposizione.

Sono state elaborate norme europee e norme internazionali specifiche per diversi tipi di procedure di misurazione e dispositivi di misurazione.

Queste includono le norme:
- per campionatori di particelle aerodisperse (EN 13205, tutte le parti),
- campionatori diffusivi (EN 838 e ISO 16107),
- campionatori a pompa (EN ISO 22065),
- fiale di rilevazione rapida (EN ISO 17621),
- pompe per il campionamento personale (EN ISO 13137),
- metalli e metalloidi in particelle aerodisperse (EN ISO 21832),
- miscele di particelle aerodisperse e vapore (EN 13936) e
- strumenti di lettura diretta per gas e vapori tossici (EN 45544, tutte le parti).

In questi documenti specifici sono stati inclusi ulteriori requisiti per la procedura o il dispositivo in questione, in modo da non compromettere i requisiti di base del presente documento. Laddove non esistono norme europee e/o norme internazionali specifiche, si applicano esclusivamente i requisiti di base.

Premessa

UNI EN 482:2021
Esposizione negli ambienti di lavoro - Requisiti generali riguardanti le prestazioni delle procedure per la misura degli agenti chimici

La norma specifica i requisiti generali riguardanti le prestazioni delle procedure per la determinazione della concentrazione degli agenti chimici nell’atmosfera degli ambienti di lavoro come richiesto da Chemical Agents Directive 98/24/EC.

La norma EN 482 è una delle metodiche standardizzate per la misurazione degli agenti contenute nell’ALLEGATO XLI del D.Lgs.81/08.

Estratto UNI EN 482:2021

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente documento specifica i requisiti prestazionali di base per le procedure per la determinazione della concentrazione degli agenti chimici nelle atmosfere dei luoghi di lavoro, come richiesto dalla Direttiva sugli agenti chimici 98/24/CE.

Questi requisiti si applicano a tutte le fasi delle procedure di misurazione, indipendentemente dallo stato fisico dell'agente chimico (gas, vapore, particelle aerodisperse), dalle procedure di misurazione con campionamento e metodi analitici separati, o da strumenti con lettura diretta.

Il presente documento specifica i requisiti che sono soddisfatti dalle procedure di misurazione, quando sottoposte a prova in condizioni di laboratorio prescritte, necessari a causa della vastità delle condizioni ambientali che si possono incontrare nella pratica.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

3. TERMINI E DEFINIZIONI

Ai fini del presente documento, si applicano i termini e le definizioni indicati nella EN 1540

4 CLASSIFICAZIONE

4.1 Generalità

Nel presente documento le misurazioni sono classificate secondo le loro finalità. Queste classificazioni si basano sulla strategia di misurazione della EN 689.

4.2 Misurazioni di screening della concentrazione media ponderata nel tempo

Le misurazioni di screening della concentrazione media ponderata nel tempo sono effettuate per ottenere informazioni semiquantitative sui livelli di esposizione. Tali informazioni sono utilizzate per identificare i potenziali pericoli per la salute e per stimare il rischio per la salute in base alla probabile gravità del danno e alla probabilità del suoaccadimento. Queste misurazioni possono determinare inoltre se l'esposizione è significativamente minore o maggiore dell'OELV. Può essere utilizzata un'apparecchiatura adatta alla rilevazione ed alla misurazione della concentrazione degli agenti chimici che soddisfi i requisiti del presente documento e sia in grado di riportare la media ponderata nel tempo.

4.3 Misurazioni di screening della variazione di concentrazione nel tempo e/o nello spazio

Le misurazioni di screening della variazione di concentrazione nel tempo e/o nello spazio sono utilizzate per fornire informazioni sulla probabile distribuzione della concentrazione degli agenti chimici nell'aria e per identificare le ubicazioni e i periodi di elevata esposizione. Le misurazioni di screening forniscono inoltre informazioni sull'ubicazione e sull'intensità delle sorgenti di emissione, utili a stimare l'efficacia della ventilazione o di altre misure tecniche. Può essere utilizzata un'apparecchiatura destinata alla rilevazione ed alla misurazione della concentrazione degli agenti chimici che soddisfi i requisiti del presente documento.

4.4 Misurazioni per il confronto con gli OELV

A condizione che il metodo soddisfi criteri accettabili di incertezza stabiliti, è possibile effettuare misurazioni da confrontare con gli OELV. Le misurazioni possono essere effettuate per determinare se l’esposizione di un lavoratore è inizialmente maggiore dell’OELV, e ripetute dopo ogni cambiamento significativo delle condizioni di lavoro, del processo industriale, dei prodotti o delle sostanze chimiche o dell’OELV.

4.5 Misurazioni periodiche

Le misurazioni periodiche sono utilizzate per determinare se le condizioni di esposizione sono cambiate da quando sono state eseguite le misurazioni per il confronto con gli OELV, o se le misure di controllo rimangono effettive. L'intervallo tra le misurazioni dovrebbe essere stabilito in base alla valutazione dell'esposizione professionale iniziale o a suesuccessive modifiche.

Nota
Poiché la composizione dell'atmosfera del luogo di lavoro è stata esaminata durante la valutazione iniziale 
dell'esposizione professionale ed è noto che la composizione non varia nel tempo, per le misurazioni periodiche può essere appropriato utilizzare procedure con minore selettività.

5 REQUISITI PRESTAZIONALI

5.1 Generalità

I requisiti prestazionali per le procedure di misurazione dipendono dallo scopo per cui sono utilizzate.
I requisiti prestazionali per le misurazioni di screening sono meno rigorosi rispetto alle misurazioni di confronto con i valori limite e le misurazioni periodiche.

Pertanto i requisiti prestazionali per le misurazioni di screening di cui ai punti 5.2 e 5.3 sono indicati solo in termini generali.

5.2 Misurazioni di screening della concentrazione media ponderata nel tempo

Lo scopo di queste misurazioni è descritto nel punto 4.2. Le procedure di misurazione devono comprendere quanto segue:

a) selettività adeguata all'agente chimico;
b) tempo di integrazione minore o uguale al periodo di riferimento del valore limite;
c) intervallo di misurazione che include il valore limite; e
d) incertezza estesa idonea allo scopo.

5.3 Misurazioni di screening della variazione di concentrazione nel tempo e/o nello spazio

Lo scopo di queste misurazioni è descritto nel punto 4.3. Le procedure di misurazione devono comprendere quanto segue:

a) selettività adeguata all'agente chimico;
b) tempo di integrazione breve (per variazione di concentrazione nel tempo ≤5 min; pervariazione di concentrazione nello spazio ≤15 min);
c) intervallo di misurazione idoneo allo scopo; e
d) incertezza estesa idonea allo scopo.
...

5.4.6 Incertezza estesa

I requisiti per l'incertezza estesa sono indicati nel Prospetto 1

Prospetto 1
Requisiti di incertezza estesa per le misurazioni da confrontare con i valori limite e le misurazioni periodiche

EN 482 2021 Prospetto 1

Nota
La variazione dell'esposizione agli agenti chimici nei luoghi di lavoro può essere significativamente maggiore 
di quanto indicato dall'incertezza di una singola misurazione calcolata secondo il presente documento. Ciò è dovuto alla variabilità temporale e spaziale dell'esposizione nei luoghi di lavoro.
...

5.10 Requisiti aggiuntivi

Oltre ai requisiti indicati nei punti da 5.2 a 5.9, per tipi particolari di procedure e dispositivi di misurazione, a seconda dei casi, devono essere soddisfatti ulteriori requisiti specificati nella EN 838, EN 13205 (tutte le parti), EN 13936, EN 45544 (tutte le parti), EN ISO 13137, EN ISO 17621, EN ISO 21832, EN ISO 22065 e ISO 16107.

Il Prospetto 2 elenca ulteriori requisiti dei parametri di prova.

Prospetto 2
Ulteriori requisiti dei parametri di prova

EN 482 2021 Prospetto 2
...

APPENDICE A
(informativa)

STRUTTURA DI UNA DESCRIZIONE DEL METODO

La struttura di una descrizione del metodo in base alla ISO 78-2 contiene tutte le informazioni necessarie a eseguire la procedura di misurazione, comprese le informazioni sull'incertezza estesa ottenibile, sull'intervallo di misurazione, sul tempo di integrazione, sulle interferenze e le condizioni ambientali o altre condizioni che possono influire sulle prestazioni della procedura di misurazione.

Se del caso dovrebbero essere presenti i seguenti punti principali:

- introduzione;
- titolo;
- avvertenze e precauzioni di sicurezza (se presenti);
- scopo e campo di applicazione;
- riferimenti normativi;
- termini e definizioni;
- principio;
- requisiti che includono l'intervallo di misurazione specificato, la stabilità della temperatura di trasporto, le interferenze, le influenze ambientali, il pericolo di esplosione, la resistenza meccanica e la durabilità delle attrezzature e dei dispositivi, le istruzioni per l'uso, ecc.;
- condizioni di prova, comprese le reazioni chimiche coinvolte, i reagenti e materiali, le apparecchiature e attrezzature, la generazione dell'atmosfera di prova e altre condizioni specificate;
- procedure di prova per la resistenza meccanica e la durabilità, il pericolo di esplosione, il campionamento, il trasporto e la conservazione;
- procedura analitica;
- calcolo della concentrazione;
- assicurazione e controllo della qualità;
- casi speciali (per esempio interferenze);
- incertezza di misurazione;
- rapporto di prova;
- appendici.

APPENDICE B
(informativa)

CALCOLO DELL'INCERTEZZA DI MISURAZIONE

B.1 Generalità

La prima fase nella stima dell'incertezza di misurazione secondo la Guida ISO/IEC 98-3 è determinare le potenziali fonti di incertezza e identificare le singole componenti di incertezza casuale e non casuale (vedere riferimenti [10], [11], [12] e Guida ISO/IEC 98-3). La costruzione di un diagramma di causa ed effetto può essere utile a identificare le componenti di incertezza per cui sono richieste stime.

Le procedure per la misurazione degli agenti chimici comportano due fasi principali: il campionamento e l'analisi. Quello che segue è un elenco rappresentativo, ma non esclusivo, delle componenti di incertezza casuale e non casuale:

a) incertezza derivante dal campionamento, associata a:
1) volume d'aria o adsorbimento di massa campionati (vedere punto B.2);
2) efficienza del campionamento (vedere punto B.3);
3) conservazione, movimentazione e/o trasporto dei campioni, se effettuati (vedere punto B.4);

b) incertezza derivante dalle analisi dei gas e dei vapori (vedere EN 838 e/o EN ISO 22065), associata a:
1) recupero del metodo (comprende diversi fattori quali il recupero analitico, l'errore sistematico del metodo, la concentrazione di riferimento, l'effetto della temperatura, l'effetto dell'umidità, ecc.) (vedere punto B.5);
2) variabilità del metodo (include fattori quali dati di precisione del metodo ottenuti dai risultati dei campioni replicati, concentrazione della soluzione di taratura, funzione di taratura, diluizione delle soluzioni campione, se applicabile, deriva della risposta dello strumento, ecc.) (vedere punto B.7);

c) incertezza delle analisi delle particelle aerodisperse (vedere EN ISO 21832) e delle miscele di particelle aerodisperse e di vapore, associata a:
1) recupero analitico (vedere punto B.6);
2) variabilità analitica (vedere punto B.8);
3) sottrazione del bianco (vedere punto B.9).
...

B.2 Incertezza associata al volume d'aria campionato o all'adsorbimento di massa

B.2.1 Campionamento a pompa
...

Esempi di incertezza di misurazione della portata per diversi tipi di flussometri sono indicati nel Prospetto B.1 e nel Prospetto B.2

Prospetto B.1
Incertezza di misurazione della portata per un rotametro (dati esemplificativi)

EN 482 2021 Prospetto B1
...
segue in allegato

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