Metodologia per la Valutazione dei Rischi - INAIL
Il metodo utilizzato sul TUS dall’INAIL ex ISPESL
L’obiettivo della Valutazione dei Rischi, ai sensi dell’art. 17 comma 1 lettera a) del D. Lgs. 81/08 come modificato dal D. Lgs. 106/09, è predisporre tutti provvedimenti necessari per la salvaguardia della sicurezza e salute dei lavoratori e principalmente quello di:
1. Individuare tutte le fonti di pericolo e valutarne la possibile incidenza sui lavoratori;
2. Eliminare alla fonte i fattori di rischio o almeno ridurli;
3. Ove il rischio non sia eliminabile, fornire adeguati Dispositivi di protezione individuale ai singoli lavoratori esposti;
4. Programmare ed attuare i necessari percorsi di informazione e formazione sui rischi;
5. Predisporre tutte le attività necessarie per ottemperare alla vigente normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
In relazione a tali obiettivi, i provvedimenti necessari al conseguimento delle migliori condizioni di salubrità e sicurezza, possono essere così classificati:
a) misure di tutela generali;
b) misure di tutela specifiche;
c) misure di emergenza;
Le misure di tutela generali sono quelle intraprese al fine di prevenire e ridurre i rischi derivanti da condizioni di lavoro che comportano pericoli trasversali o non adeguatamente inquadrabili all’interno di una specifica categoria di rischio. Le misure di tutela specifiche, sono quelle attuate laddove si riscontri uno specifico rischio legato ad una mansione svolta da uno o più lavoratori.
Le misure generali di tutela prevedono:
1. Corretta informazione e formazione dei lavoratori in merito ai possibili rischi cui potrebbero essere soggetti;
2. Adeguato sistema di gestione delle mansioni e degli incarichi ricoperti al fine di limitare le eventuali esposizioni a fattori di rischio;
3. Formazione circa il corretto utilizzo dei DPI;
4. Riduzione alla fonte di eventuali rischi;
5. Presenza della squadra di gestione delle emergenze e primo soccorso.
Le misure di tutela specifiche si riferiscono a tutte le azioni di prevenzione o di riduzione dei rischi, che contemplano specifiche criticità riferibili a locali, macchine attrezzature e/o impianti.
Queste si articolano in modo specifico imponendo ad esempio particolari comportamenti, eventuale utilizzo di dispositivi di protezione individuale, obbligo d’intervento di eventuale personale esperto e formato per la specifica area di rischi evidenziata. In generale si possono configurare all’interno di questa tipologia di misure, quelle che richiedono una specifica attenzione o emergono in relazione a precisi livelli di esposizione a rischi specifici.
Le misure di tutela specifica prevedono:
1. Adozione dei previsti DPI per i lavoratori maggiormente esposti a rischi che non possono essere evitati;
2. Attribuzione alle mansioni solo dopo adeguata informazione e formazione alla specifica mansione ricoperta.
Le misure di emergenza sono quelle che si attuano per la prevenzione o riduzione di rischi derivanti da situazione di emergenza non prevedibili o che richiedono interventi specifici per gestire particolari eventi pericolosi come terremoti, incendi, allagamenti, infortuni con menomazioni o lesioni a danno dei lavoratori e del personale, attacchi terroristici, esplosioni.
All’interno di queste tipologie di eventi, si configurano le specifiche azioni descritte ad esempio nell’apposito piano per la gestione delle emergenze e l’evacuazione. Le misure di emergenza adottate sono:
1. Adozione di un dettagliato Piano di Emergenza ed Evacuazione;
2. Mezzi e presidi per il primo soccorso adeguati al D.M. 388/03;
3. Corretta manutenzione dei presidi antincendio e verifica periodica della funzionalità;
4. Verifica dell’adeguatezza delle uscite di emergenza e della loro corretta funzionalità;
5. Effettuazione delle prove di esodo.
INAIL ex ISPESL
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione
Ing. Raffaele Sabatino