FAQ valutazione stress lavoro correlato
FAQ per la valutazione, gestione e miglioramento dello stress lavoro correlato nelle micro e piccole imprese e documenti di interesse
Decreto Regione Lombardia, n. 9204 del 25.06.2019
I dati Eurostat (2013) mostrano che l’Italia è il paese con il maggior numero di imprese. Ad oggi, si contano 3,77 milioni, contro i 3 milioni della Francia, i 2,2 della Germania e i 2,3 della Spagna. Di queste, le microimprese (meno di dieci addetti) rappresentano il 95% delle unità produttive totali e assorbono il 45% degli addetti complessivi (ISTAT 2016).
Esiste un’esigenza del tessuto produttivo italiano delle micro e piccole imprese di crescere dimensionalmente per reggere i sistemi competitivi. Questa crescita, come dimostrano le esperienze internazionali di successo, non po’ che passare anche attraverso una evoluzione organizzativa e gestionale. In questa ottica, il documento si pone l’obiettivo di aiutare le imprese a rileggere la valutazione del rischio Stress Lavoro Correlato (da ora SLC), non più solo come un adempimento normativo, ma come opportunità in chiave di crescita organizzativa, maggiore compattezza, sviluppo occupazionale e miglioramento delle condizioni di lavoro.
Questo documento si propone di essere facilmente leggibile ed utilizzabile dagli imprenditori, dai lavoratori, dalle loro rappresentanze e dalle figure coinvolte nel processo della prevenzione salute e sicurezza (RSPP, MC e figure consulenziali), al fine di acquisire maggiore consapevolezza nella gestione e valutazione del SLC. Si pone certamente come strumento atto a contribuire e a diffondere un sapere condiviso dalle parti e di proporre una formulazione non scontata o troppo complicata.
La valutazione dei rischi organizzativi e quindi anche quella del rischio SLC, è percepita ancora come un obbligo di legge e non come un’opportunità in termini di sviluppo per l’organizzazione e le attività economiche (EU-OSHA, 2009).
Il documento ha l’obiettivo di essere uno strumento semplice e facilmente fruibile da tutti gli attori coinvolti. Non sono richieste conoscenze e/o competenze particolari per comprenderlo; chiunque può utilizzarlo, conoscerne i concetti principali e se ritenuto utile approfondirli in modo rapido ed efficace. Lo SLC, le sue cause e i possibili miglioramenti sono comprensibili e chiari e tutti possono diventare consapevoli di come contrastarlo e coglierne gli aspetti critici che emergono di volta in volta.
Gli attori coinvolti nel processo ne possono ricavare utilità.
a) I datori di lavoro: le condizioni di successo per un’impresa sono la qualità del prodotto/servizio, l’attenzione per il mercato, la competitività e la determinazione orientata al business. Diventa sempre più necessario l’esigenza di avere un’organizzazione e una gestione che permetta di essere più solidi ed efficaci e meno in balia delle criticità del mercato. Come noto, i datori di lavoro hanno la responsabilità di tutelare la sicurezza e la salute occupazionale dei propri lavoratori. Questo aspetto può essere trasformato in un’opportunità per permettere all’azienda di crescere, ai datori di lavoro di conoscere meglio i propri dipendenti e i loro bisogni e di anticipare le criticità individuali e di gruppo legate all’adattamento ai cambiamenti organizzativi. È uno strumento utile ad una maggiore efficienza aziendale e di business.
b) I lavoratori: lo strumento vuole essere una opportunità per comprendere le proprie criticità lavorative, le cause di eventuali fattori di stress e di potersi tutelare meglio. Il lavoratore può contribuire al fatto che le condizioni lavorative siano più rispondenti ai propri bisogni di crescita ed aiutarlo a tenere sotto controllo i fattori di rischio per la salute e sicurezza sul lavoro e le cause dello stress percepito. Il documento permette ai lavoratori di sentirsi parte attiva nella tutela della propria salute e sicurezza e di acquisire maggiore consapevolezza sullo stato di benessere organizzativo all’interno della propria azienda.
c) Le figure professionali: lo strumento vuole aiutare tutte le figure coinvolte negli adempimenti normativi relativi alla salute e sicurezza aziendale. Spesso sono delle figure esperte nella valutazione dei rischi classici (fisici, chimici, biologici e tecnico impiantistici) ma meno specializzati nei rischi emergenti legati all’organizzazione (stress lavoro correlato e da sovraccarico biomeccanico).
Il documento è strutturato in domande e risposte che le persone che si avvicinano a questo tema si pongono con maggior frequenza in relazione alle proprie esperienze lavorative. Sono quelle che la letteratura internazionale definisce FAQ (Frequently Asked Questions). È quindi la parte più pratica e concreta del documento dove si possono trovare risposte sintetiche e di buon senso, ma anche rimandi alle parti più articolate e specifiche che si trovano nei Link di approfondimento tecnico normativo, individuati come di rilievo dal Laboratorio.
In conclusione, l’obiettivo di questo documento è quello di rendere un argomento complesso più accessibile, a gradazione crescente con diversi livelli di approfondimento e specificità sia per i datori di lavoro ed i lavoratori sia per i professionisti del settore.
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Fonte: Regione Lombardia
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