Sicurezza lavoro
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Tecnico addetto sicurezza laser - Quadro normativo

Tecnico addetto Sicurezza laser

Tecnico addetto sicurezza laser ASL/TSL - Quadro normativo

ID 7826 | 24.02.2019 Documento completo in allegato

Legislazione, Norme tecniche, Guide

Le definizioni di Tecnico addetto sicurezza laser ASL e TSL sono indicate nella Guida della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (C.I.I.P.), prima Guida a definire gli aspetti (Documento allegato). Seppur il D.Lgs. n. 81/2008 non parla di tali Figure, nel seguito per "obbligo" si indica quanto previsto per la valutazione dei rischi da Agenti Fisici che deve essere effettuato da "personale qualificato". (Art. 181, co. 2 del D.Lgs n. 81/2008 e conseguente precisazione in merito delle Indicazioni operative protezione agenti fisici luoghi di lavoro (Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome), nonché, come norme di Buona Tecnica dalle norme CEI e IEC riportate.

A livello internazionale (norma IEC 60825-1) e nazionale (norma CEI EN 60825-1) viene definita la figura del "Laser Safety Officer" (LSO) (Vedi Focus) come "persona che possiede le conoscenze necessarie per valutare e controllare i rischi causati dai laser e ha la responsabilità di supervisione sul controllo di questi rischi", ma senza dettagliare quali siano i compiti e le responsabilità specifici. Recentemente, il CENELEC ha emanato una guida (CLC/TR 50448) nella quale vengono in modo più dettagliato individuati i livelli di competenza del "Laser Safety Officer" il cui compito è di assicurare che siano predisposti adeguati controlli per minimizzare i rischi derivanti dall'uso di apparecchiature laser e che vengano effettuate regolari monitoraggi, tenendone registrazione dei pericoli e dell'efficacia delle misure di controllo. 

Nella Guida della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (C.I.I.P.) sono definiti, in particolare:

- nell’ambito medicale si avrà come riferimento la IEC/TR 60825-8 (CEI 76-6) e si parlerà dell’Addetto Sicurezza Laser (ASL);
- nell’ambito industriale si avrà la CEI EN 60825-1 (CEI 76-2) e si parlerà del Tecnico Sicurezza Laser (TSL);

Le aziende che hanno Laser in Classe 3 e 4 hanno "l’obbligo" di nominare un ASL/TSL.

Tecnico addetto Sicurezza laser   Flusso

Figura 1. Flusso utilizzo laser

Tale "obbligo" deriva in parte dall’articolo 181, co. 2 del D.Lgs n. 81/2008 che impone che la valutazione dei rischi debba essere effettuato da "personale qualificato".

Il D.Lgs n. 81/2008 Capo V tratta della Valutazione del Rischio che il Datore di Lavoro (DdL) è tenuto a fare qualora esistano nella sua azienda lavoratori sottoposti a Radiazioni Ottiche, ossia Radiazioni Elettromagnetiche suddivise in uno spettro elettromagnetico che dipende dalla frequenza della radiazione elettromagnetica.

Quindi il Capo V definisce le ROA (Radiazioni Ottiche Artificiali) come le radiazioni elettromagnetiche di lunghezza compresa 100nm (UV estremo, prima radiazione in grado di ionizzare) e 1 mm (IR lontano) generate da sorgenti non naturali.

Il D.Lgs n. 81/2008 – Capo V – art. 213 - Stabilisce prescrizioni minime per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e per la sicurezza che possono derivare dall’ esposizione alle ROA durante il lavoro, con particolare riguardo ai rischi dovuti agli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute.

Sorgenti ROA

Le Radiazioni Ottiche Artificiali, sono radiazioni elettromagnetiche di lunghezza d’onda compresa tra 100nm (UV lontano) e 1mm (IR lontano), generate da sorgenti non naturali.

Sono definite UV e IR lontane, in quanto il riferimento è il campo del visibile e per cui lontano dalle due lunghezze d’onda limite.

- Le radiazioni ottiche sono caratterizzate dalla loro lunghezza d’onda (nm);
- Sono divise in radiazioni infrarosse, visibili e ultraviolette;
- Possono essere emesse in modo “coerente” o “incoerente” e continuo o pulsato:
- - Sono “coerenti” le radiazioni ottiche emesse da una sorgente LASER. La “coerenza” è una caratteristica delle radiazioni elettromagnetiche legata alla “fase” dell’onda durante la propagazione. In particolare nelle sorgenti coerenti gli atomi si diseccitano tutti in fase tra loro;
- - Sono “incoerenti” le radiazioni ottiche emesse dal sole o dalle lampadine a incandescenza o a scarica di gas o da una saldatrice ad arco elettrico. Quindi un LASER (Light Amplification by Stimulated Emissione of Radiation) è un dispositivo capace di produrre o amplificare radiazioni elettromagnetiche nella gamma di ʎ delle radiazioni ottiche, mediante il processo di emissione stimolata controllata (Art 214, comma 1 lett. b, D.Lgs n. 81/2008).

Aree di Lavoro in cui esiste il rischio di esposizione a ROA

Per le Aree di Lavoro in cui esiste il rischio di esposizione a ROA, la normativa prevede quanto segue:

Le aree in cui è possibile il superamento dei limiti di esposizione vanno segnalate e, ove possibile, delimitate. Mentre per le sorgenti LASER esiste una segnaletica specifica, per quelle non coerenti esiste soltanto in caso di radiazioni ultraviolette generate nei processi di saldatura”. Quindi c’è un’indicazione forte, da parte del legislatore, a definire le aree a rischio, individuarle e contenerle. In particolar modo per le sorgenti LASER vi è una direttiva europea che individua la segnaletica ambientale da utilizzare nelle aree in cui sono presenti sorgenti LASER che possono portare al superamento dei Limiti di Esposizione definiti. Quindi bisogna individuare dette aree e provvedere a segnalarle opportunamente. Nelle figure seguenti è definita la segnaletica per le differenti sorgenti:

Sorgenti laser
Figura 2. Sorgenti LASER

Figura 3  Radiazioni non coerenti

Figura 3. Radiazioni non coerenti

Norme tecniche

La norma di riferimento internazionale per i laser è la IEC 60825 è costituito dalle seguenti parti, che sono rimaste invariate fino al 2007. Alla data news, le norme in vigore sono:

- riconfermate;
- ritirate;
- sostituite da una versione rivista, o
- emendate

Safety of laser products:

Part 1: Equipment classification, requirements and user's guide
Part 2: Safety of optical fibre communication systems
Part 3: Guidance for laser displays and shows
Part 4: Laser guards
Part 5: Manufacturer's checklist for IEC 60825-1
Part 6: Safety of products with optical sources, exclusively used for visible information transmission to the human eye
Part 7: Safety of products emitting infrared optical radiation, exclusively used for wireless 'free air' data transmission and surveillance
Part 8: Guidelines for the safe use of medical laser equipment (IEC TR 60825-8)
Part 9: Compilation of maximum permissible exposure to incoherent optical radiation
Part 10: Application guidelines and explanatory notes to IEC 60825-1
Part 12: Safety of free space optical communication systems used for transmissi on of information
Part 13: Measurements for classification of laser products 
Part 14: A user's guide

Sicurezza laser: norme riferimento e responsabile sicurezza laser (LSO )

Tecnico alla Sicurezza Laser-TSL e ASL - Indicazioni operative protezione agenti fisici luoghi di lavoro

Gli Esperti per la valutazione delle Radiazioni Ottiche incoerenti (E.R.O) e coerenti (Addetto alla Sicurezza Laser-ASL in campo sanitario e Tecnico alla Sicurezza Laser-TSL in campo industriale, di ricerca e nei settori civili e ambientali) sono figure professionali idonee a effettuare attività  di sorveglianza fisica e/ o valutazione dei rischi diretti e indiretti relativi all'impiego delle sorgenti di radiazione ottica, che include la valutazione intesa come stima, misura o calcolo dei livelli di esposizione per i lavoratori.
L'ERO, in particolare, possiede le competenze anche nel caso di sorgenti di radiazioni ottiche naturali.

Il documento predisposto prevede due livelli per la figura dell'esperto per le radiazioni non coerenti (ERO) e un unico livello per quella relativa alle radiazioni coerenti (ASL/TSL).

1) Livello base: in grado di valutare gli aspetti gestionali e operativi del rischio da esposizione a sorgenti di radiazione ottica e di potere eseguire valutazioni dei livelli di esposizione dei lavoratori mediante dati forniti dal fabbricante delle attrezzature;

2) Livello specialistico: oltre al livello di base, in grado di effettuare anche misure strumentali sui parametri di funzionamento ed emissione delle sorgenti, sulle grandezze fisiche inerenti l'idoneità degli ambienti in cui tali sorgenti sono installate e di valutare le grandezze dosimetriche con adatti calcoli.
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A livello internazionale (norma IEC 60825-1) e nazionale (norma CEI EN 60825-1) viene definita la figura del "Laser Safety Officer"(LSO) come "persona che possiede le conoscenze necessarie per valutare e controllare i rischi causati dai laser e ha la responsabilità di supervisione sul controllo di questi rischi", ma senza dettagliare quali siano i compiti e le responsabilità specifici. Recentemente, il CENELEC ha emanato una guida (CLC/TR 50448) nella quale vengono in modo più dettagliato individuati i livelli di competenza del "Laser Safety Officer" il cui compito è di assicurare che siano predisposti adeguati controlli per minimizzare i rischi derivanti dall'uso di apparecchiature laser e che vengano effettuate regolari monitoraggi, tenendone registrazione dei pericoli e dell'efficacia delle misure di controllo.

Nell'ambito delle applicazioni mediche dei laser, la normativa nazionale CEI 76-6 (IEC/TR 60825-8) individua non solo la figura dell'Addetto alla Sicurezza Laser (ASL) ma anche la necessità della sua presenza per apparecchiature laser di Classe 3B e 4.

La normativa prevede una Guida per l'utilizzatore, CEI 76-11 (IEC/TR 60825-14), per applicazioni diverse dalle applicazioni mediche. Tale guida è stata formulata a livello nazionale a seconda delle diverse applicazioni di apparati laser. In particolare:

Essendo in carico al Datore di Lavoro o al Responsabile Legale la piena responsabilità della sicurezza laser, questi dovrebbe assicurare che la persona nominata come ASL o TSL abbia le capacità e le conoscenze, nonché le eventuali risorse, per espletare i compiti previsti.

La normativa italiana prevede quindi due addetti alla sicurezza: l'ASL per le applicazioni mediche e il TSL per le rimanenti applicazioni (nell'industria, nei laboratori, ecc.). Pur essendo simili, in linea di principio, i compiti da assicurare ai fini della sicurezza, tuttavia la valutazione dei rischi, le procedure ed i controlli da applicare devono essere mirati all'impiego dell'apparecchiatura laser e potrebbero presupporre competenze e conoscenze differenti per i due addetti alla sicurezza. 
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