Documento di validazione e Rapporto di ispezione scaffalature metalliche / UNI 11636:2023
ID 19528 | 30.04.2023 / Documento e modelli allegati
La norma UNI 11636:2023 Scaffalature industriali metalliche - Validazione delle attrezzature di immagazzinamento, fornisce una metodologia per stabilire, definire e identificare lo stato funzionale di una scaffalatura in uso. Nell'Appendice A è riportato il contenuto del Documento di validazione e del Rapporto di ispezione.
In allegato:
1. Documento validazione e Rapporto ispezione scaffalature metalliche UNI 11636
2. Modello Documento di validazione scaffalature metalliche UNI 11636
3. Modello Rapporto ispezione a vista scaffalature metalliche UNI 11636
4. Modello Rapporto ispezione esperto validatore scaffalature metalliche UNI 11636
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La norma stabilisce il processo di validazione di una scaffalatura per magazzino nel corso della sua vita utile, al fine di assicurare un grado di sicurezza adeguato per l'impiego. La presente norma fornisce una metodologia per stabilire, definire e identificare lo stato funzionale di una scaffalatura in uso.
La norma assicura condizioni di impiego corretto di scaffalature per magazzino e interessa principalmente gli utilizzatori finali, ma anche produttori, progettisti, redattori di specifiche, consulenti, installatori, distributori, rivenditori di scaffalature industriali e impianti di immagazzinamento.
Si applica congiuntamente alle norme UNI EN 15512, UNI EN 15620, UNI EN 15635, UNI EN 15629, UNI EN 15878.
Si applica a tutti i tipi di scaffalatura di acciaio, comunemente impiegati in qualsiasi area di stoccaggio (centri di distribuzione, industriali, commerciali, etc.), in zone sia non aperte che aperte all'accesso di pubblico.
Non si applica alle attrezzature per lo stoccaggio realizzate con materiali diversi dall'acciaio tranne che per alcuni accessori, né alle attrezzature per impiego domestico.
(1) Il progettista strutturale dello scaffale oppure altra persona adeguatamente formata facente parte dell’organizzazione tecnica del costruttore della scaffalatura sono da intendersi “esperti validatori” nei diversi ambiti di competenza.
Fig. 2 - Validazione / Esperto validatore
Fig. 3 - Tipi di Ispezioni
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Estratto UNI 11636:2023
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3.4 esperto validatore:
Persona che possiede le conoscenze, abilità e competenze necessarie per eseguire le validazioni previste dalla norma
Nota 1: Il progettista strutturale dello scaffale oppure altra persona adeguatamente formata facente parte dell’organizzazione tecnica del costruttore della scaffalatura sono da intendersi “esperti validatori” nei diversi ambiti di competenza.
3.7 installatore:
Persona qualificata nell'assemblaggio, nella costruzione e nella posa in opera delle scaffalature o di impianti di immagazzinamento
Nota 1: L'installatore dovrebbe essere formato ed esperto nel lavoro di installazione di scaffalature in modo da operare garantendo la salvaguardia della salute e della sicurezza di tutti i lavoratori e delle altre persone; ove richiesto dalla Legge il lavoro dell’installatore deve essere soggetto alla supervisione di terzi.
3.8 ispezione:
Sopralluogo condotto in conformità alla UNI EN 15635 da una persona responsabile per la sicurezza della scaffalatura (PRSES) o da un esperto validatore.
Nota1: Il presente termine è contestualizzato nell'ambito della validazione delle scaffalature industriali metalliche. Non è da intendersi ai sensi della valutazione della conformità (EN ISO/IEC 17000)
3.9 ispezione a vista:
Ispezione stabilita dalla persona responsabile per la sicurezza della scaffalatura da magazzino (PRSES) ad intervalli temporali regolari stabiliti in funzione della valutazione dei rischi
3.10 persona responsabile della sicurezza della scaffalatura da magazzino (PRSES):
Persona nominata dalla direzione con la responsabilità di mantenere in sicurezza il funzionamento del sistema di stoccaggio del magazzino. Il PRSES deve avere competenze adeguate per svolgere tale compito
[...]
3.15 validazione di montaggio:
Processo che verifica che il montaggio della scaffalatura è stato portato a termine in accordo alle specifiche del costruttore e del progettista, relativamente alle configurazioni previste per l’uso sicuro della stessa. L’esito di tale processo è formalizzato in un “documento di validazione del montaggio”Tale documento è emesso dal fornitore della scaffalatura o da esperto validatore al termine della installazione della scaffalatura
3.16 validazione documentale:
Processo che verifica che la documentazione di accompagnamento della scaffalatura è idonea a dimostrare che la stessa può essere utilizzata in modo sicuro nella configurazione installataL’esito di tale processo è formalizzato in un “documento di validazione documentale” emesso dal fornitore della scaffalatura o da un esperto validatore
3.17 validazione d'uso di una scaffalatura da magazzino:
Processo che verifica la sicurezza di uso di una scaffalatura sulla base della validazione statica, della validazione di montaggio e della validazione documentaleL’esito di tale processo è formalizzato in un “documento di validazione d’uso” emesso dal fornitore della scaffalatura o dall’esperto validatore
3.18 validazione statica:
Processo che verifica la capacità di carico in condizioni di sicurezza della scaffalatura installata in specifiche disposizioni e configurazioniL’esito di tale processo è formalizzato in un “documento di validazione statica” emesso dal fornitore della scaffalatura o da un esperto validatore.
3.19 vita attiva di una scaffalatura da magazzino:
Numero di anni nel quale la scaffalatura, purché soggetta a manutenzione ordinaria, è utilizzata per la destinazione d'impiego prevista.
[...]
5 VALIDAZIONE DELLA ATTREZZATURA DI IMMAGAZZINAGGIO
5.1 Generalità La validazione per l’uso della scaffalatura è una validazione globale.
La validazione documentale, la validazione statica e la validazione di montaggio, sono validazioni parziali. La validazione per l’uso di una scaffalatura richiede obbligatoriamente, in conformità alla UNI EN 15635, che siano condotte ispezioni da parte di un esperto validatore ad intervalli temporali non maggiori di 12 mesi dalla entrata in uso della scaffalatura.
Per le validazioni di cui ai punti seguenti si fa riferimento alle UNI EN 15512, UNI EN 16681, UNI EN 15620, UNI EN 15629, UNI EN 15635 e UNI EN 15878. Per le tipologie di scaffalature non riconducibili a tali norme, si fa riferimento alle UNI 11575, UNI 11262, oppure ai documenti riportati in bibliografia.
5.2 Validazione statica
La validazione statica è la verifica della capacità portante della scaffalatura nella sua configurazione corrente, in conformità allo stato dell’arte della tecnica e dei metodi di calcolo in essere al momento della validazione; garantisce che la scaffalatura è in grado di sostenere i carichi previsti nelle condizioni di progetto.
La validazione statica è riferita alla scaffalatura utilizzata in modo corretto secondo le specifiche d’uso, in assenza di danni dovuti alla gestione quotidiana dell’impianto di immagazzinamento.
La validazione statica non fa riferimento alla configurazione iniziale dello scaffale, ove questa sia variata, né allo stato dell’arte della tecnica o dei metodi di calcolo e progettazione in essere al momento della sua prima installazione. Tale validazione deve essere prodotta dal fornitore della scaffalatura o da un esperto validatore, mediante il rilascio di opportuna documentazione.
5.3 Validazione di montaggio
La validazione di montaggio è il processo che permette di stabilire che la scaffalatura nello stato in cui si trova è stata installata conformemente alle specifiche di progetto, alle istruzioni di montaggio del fornitore e alle disposizioni per l’uso sicuro delle scaffalature. In conformità alla UNI EN 15635, la scaffalatura deve essere corredata di un “Documento di corretta installazione” rilasciato da un esperto validatore.
In assenza di “Documento di corretta installazione” lo stesso deve essere ottenuto a seguito di un rapporto di ispezione, stilato da un esperto validatore, in cui non emergano situazioni di rischio o di danno grave alla struttura.
5.4 Validazione documentale
La validazione documentale è la verifica della esistenza e congruenza di tutti i documenti richiesti dalle norme per l’uso sicuro della scaffalatura.
Tali documenti sono:
- la relazione di calcolo o un documento con validità contrattuale, con la chiara identificazione delle configurazioni ammesse e delle relative portate;
- i disegni di progetto o un documento con validità contrattuale, che illustrano e identificano le configurazioni della scaffalatura come installate;
- l’identificazione dei componenti;
- le targhe di portata correttamente installate e coerenti con le configurazioni in essere; - il manuale di montaggio, uso e manutenzione;
- l’attestazione di corretto montaggio o documento equivalente;
- il registro delle ispezioni e degli interventi di manutenzione.
La validazione documentale è condotta da un esperto validatore.
5.5 Validazione di uso della scaffalatura
La validazione d’uso della scaffalatura è il processo che stabilisce l’utilizzo sicuro della stessa; a tale scopo è necessario che risulti verificata l’integrità funzionale della scaffalatura a fronte di:
- il controllo degli elementi strutturali e degli accessori secondo le indicazioni del punto 8;
- la conformità della validazione statica;
- la conformità della validazione di montaggio;
- la conformità della validazione documentale;
- la verifica dell’esistenza di condizioni di uso sicuro della scaffalatura, ovvero le condizioni operative previste dalle UNI EN 15512, UNI EN 15620, UNI EN 15629, UNI EN 15635.
La validazione di uso della scaffalatura è rilasciata dal fornitore della stessa o da una persona competente
[...]
8 ISPEZIONE DELLA ATTREZZATURA DI IMMAGAZZINAGGIO
8.1 Generalità I criteri generali per la conduzione delle ispezioni sono indicati nella UNI EN 15635.
L’ispezione riguarda tutti i componenti della scaffalatura esistente. Essa può essere eventualmente suddivisa in fasi distinte con frequenza adatta all’operatività e alla gestione del magazzino. In generale, per qualsiasi tipo di scaffalatura, l’ispezione deve essere condotta sistematicamente, partendo dall’analisi dello stato dei componenti nelle parti più basse, dove è maggiore la tendenza ad avere danni significativi, e osservando nei livelli più alti tutto ciò che sia raggiungibile a vista e interpretabile restando al suolo. Nel caso in cui si debba condurre un’ispezione a livelli non direttamente verificabili da terra, si devono utilizzare metodi sicuri per andare in quota e osservare i componenti. Non deve essere permesso a nessuno di arrampicarsi sulla scaffalatura.
La frequenza e l’estensione dell‘ispezione dipendono dalle specificità di ciascuna installazione ed è compito del PRSES stabilire la frequenza e le modalità di conduzione delle ispezioni affinché queste avvengano in modo compatibile con l’operatività del magazzino. L’ispezione deve sempre riguardare tutti i componenti e gli accessori della scaffalatura; il PRSES, d’accordo con l’esperto validatore, ha la responsabilità di organizzarla eventualmente suddividendola in più fasi, registrando preventivamente il programma e dando evidenza dello stato di avanzamento di questo fino al completamento.
Il PRSES decide come procedere avendo preso in esame:
- il tipo di prodotto da immagazzinare,
- la frequenza delle operazioni di movimentazione e la metodologia operativa,
- l’estensione del magazzino, - le attrezzature di movimentazione utilizzate,
- il personale coinvolto, ovvero tutto ciò che interagisce con la scaffalatura.
L’ispezione deve essere organizzata tenendo convenientemente conto di zone differenti con diverse tipologie di rischio.
Le annotazioni comunque registrate dal PRSES durante la normale operatività dell’impianto e i precedenti verbali di ispezione, sono utili per individuare zone o attività specifiche che richiedono maggiore attenzione in fase di ispezione. In conformità alla UNI EN15635, al fine di assicurare l’utilizzo sicuro di una scaffalatura per lo stoccaggio, oltre all’attività di controllo giornaliero da parte degli operatori, devono essere condotti due tipi di ispezioni:
- l’ispezione a vista,
- l’ispezione dell’esperto validatore.
Nota 1 Per eseguire un’ispezione di una scaffalatura non è richiesta la rimozione delle unità di carico. Ciò potrebbe essere necessario in caso di fondati dubbi da parte dell’esperto validatore sullo stato di efficienza di una certa parte di scaffalatura. E’ ammissibile che vi siano parti della scaffalatura non visibili durante una ispezione, perché occupate dalle merci. Il PRSES dovrebbe rendere accessibili tali parti nel corso di ispezioni successive.
Nota 2 In base al grado di riempimento dell’impianto, il PRSES dovrebbe eseguire controlli più frequenti laddove la scaffalatura è normalmente molto caricata oppure dove sono più frequenti le operazioni di prelievo e deposito.
8.2 Ispezioni a vista
Il PRSES è responsabile che le ispezioni visive siano eseguite da personale istruito a svolgere tale attività, secondo un programma e con una frequenza prefissata. Il PRSES deve mantenere la registrazione di queste ispezioni, come richiesto dalla UNI EN 15635.
Le ispezioni visive devono essere eseguite settimanalmente o ad intervalli regolari definiti dal datore di lavoro sulla base dell’analisi dei rischi del magazzino, come previsto dalle norme per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le ispezioni visive prevedono una serie di controlli che servono a:
- comprovare lo stato di mantenimento della scaffalatura nelle condizioni di sicurezza richieste,
- controllare la presenza e l’efficacia della segnaletica e dei dispositivi di protezione,
- individuare danni non segnalati nel corso dell’attività giornaliera.
Il datore di lavoro ha la responsabilità di individuare il PRSES ovvero la persona o l’ente che esegue le ispezioni visive, conferendogli l’autorità, l’autonomia e le responsabilità come richiesto da UNI EN15635. Il PRSES solitamente fa parte del personale dell’azienda e riceve una formazione adeguata per ricoprire il suo ruolo con competenza.
Non è preclusa la possibilità di assegnare il ruolo di PRSES ad una parte terza ovvero al fornitore delle scaffalature, purché in possesso dei requisiti di “persona competente” specificati dalla UNI EN 15635. Il PRSES deve essere capace di anteporre la sicurezza degli operatori e delle merci, o comunque di persone che accedono in prossimità agli scaffali, a qualsiasi altra mansione affidatagli, potendosi trovare nella necessità di prendere decisioni che possono influire sullo svolgimento delle attività aziendali.
8.3 Ispezione di un esperto validatore
Le ispezioni di un esperto validatore sono eseguite per valutare la sicurezza globale della scaffalatura e dell’ambiente circostante. Le ispezioni si devono svolgere almeno ogni 12 mesi e si deve tenere un registro delle ispezioni effettuate, secondo quanto richiesto dalla UNI EN 15635. La competenza dell’esperto validatore deve essere accertata dall’utilizzatore della scaffalatura e deve essere adeguatamente comprovata e documentata. Il programma dell’ispezione deve prevedere le fasi seguenti:
1) controllo documentale della scaffalatura da magazzino
2) verifica della conformità delle unità di carico
3) verifica della adeguatezza dei mezzi di movimentazione
4) verifica dell’idoneità della scaffalatura per l’impiego richiesto
5) ispezione visiva delle condizioni generali del magazzino
6) ispezione visiva delle scaffalature
7) identificazione e registrazione dei danni rilevati
8) valutazione del rischio conseguente al danno osservato
9) ricerca delle cause del danno osservato
10) proposta di azioni correttive
11) trasmissione di tutte le informazioni ai responsabili del magazzino e dell’azienda, in forma efficace per la messa in atto delle azioni correttive
[...]
APPENDICE A (informativa)
CONTENUTI DEI RAPPORTI DI ISPEZIONE E DEI DOCUMENTI DI VALIDAZIONE
[...]
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