Sicurezza lavoro
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UNI/PdR 83/2020 MOG micro e piccole imprese

Pdr 83 2020

UNI/PdR 83/2020 MOG micro e piccole imprese

ID 10576 | 12.05.2020 / Data entrata in vigore: 08 maggio 2020

UNI/PdR 83:2020 Modello semplificato di Organizzazione e Gestione della salute e sicurezza sul lavoro, di cui al D.lgs. 81/2008, per micro e piccole imprese

La prassi di riferimento fornisce gli indirizzi organizzativi ed operativi utili ai fini dell’adozione ed efficace attuazione del Modello di Organizzazione e gestione in materia di salute e sicurezza sul lavoro (MOG) da parte delle micro e piccole imprese che operano nei diversi settori produttivi.

Il documento si rivolge ai datori di lavoro che intendono adottare un MOG aziendale al fine di migliorare i livelli di sicurezza dei lavoratori, fornendo indicazioni semplificate che tengano conto della struttura e dell’organizzazione aziendale, delle modalità di lavoro e delle specifiche esigenze delle micro e piccole imprese.
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Più in generale, il "Progetto di razionalizzazione dei controlli sulle imprese" nasce con l'obiettivo di razionalizzare il sistema dei controlli sulle imprese operante nella Provincia ed intende farlo seguendo un approccio collaborativo e partecipativo con i diversi stakeholder del sistema Trentino. La finalità ultima del Progetto complessivo è quella di aumentare l'attrattività e la competitività del Trentino attraverso un miglioramento dell'efficienza della Pubblica Amministrazione, una riduzione degli oneri burocratici posti a carico delle imprese nonché una valorizzazione delle imprese che si dimostrano maggiormente attente alla compliance normativa.

In tal modo si intende supportare in modo concreto le imprese nell’implementazione di tali modelli e, più in generale, a rafforzare la diffusione di una cultura imprenditoriale ed organizzativa particolarmente attenta alla materia della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Questo anche in considerazione dell’importante ruolo svolto dalle imprese nell’ambito della stessa società.

D’altra parte anche la Provincia autonoma di Trento si impegna a tenere in adeguata considerazione tutti gli sforzi profusi dalle imprese che si impegnino a realizzare ed adottare virtuosamente tali modelli organizzativi, soprattutto nella fase di attuazione dei controlli sulle imprese. Attraverso la presente prassi di riferimento si punta ad un coinvolgimento che interessi tutte le imprese – soprattutto quelle di più piccola dimensione – al fine di valorizzare un percorso di sempre maggiore responsabilità, anche stimolando una sorta di autoresponsabilizzazione delle stesse.

È infatti noto che il classico approccio sanzionatorio ha ottenuto finora risultati assai modesti, ed in tal senso la Provincia autonoma di Trento intende concentrare i propri sforzi verso un approccio nuovo e collaborativo basato sia su una maggiore sensibilizzazione delle imprese alla tematica, sia sulla costruzione di una cultura della sicurezza. In quest’ottica la prassi di riferimento nasce proprio dalla collaborazione con i diversi soggetti presenti sul territorio, segnatamente, oltre alla Provincia: Confindustria, Associazione Artigiani, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, INAIL e le Associazioni Sindacali.

La realizzazione della presente prassi di riferimento da parte della Provincia autonoma di Trento si pone pertanto come un esempio virtuoso di collaborazione tra le diverse parti sociali del territorio con la finalità di incrementare il complessivo livello di competitività e di benessere del territorio.
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SOMMARIO
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI
3 TERMINI, DEFINIZIONI E ACRONIMI
3.1 TERMINI E DEFINIZIONI
3.2 ACRONIMI
4 PRINCIPIO
5 POLITICA AZIENDALE DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
6 ORGANIGRAMMA DELLE FIGURE PROFESSIONALI AZIENDALI SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO
7 ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE RISCHI E PREDISPOSIZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CONSEGUENTI (Art. 30, comma 1, lett. b), D.lgs. n. 81/2008)
7.1 VALUTAZIONE DEI RISCHI E REDAZIONE DEL DVR
8 ATTIVITÀ DI NATURA ORGANIZZATIVA: GESTIONE DELLE EMERGENZE E PRIMO SOCCORSO (art. 30, comma 1, lett. c), D.lgs. n. 81/2008)
9 GESTIONE DEGLI APPALTI (art. 30, comma 1, lett. c), secondo periodo, D.lgs. n. 81/2008)
10 ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA SANITARIA (art. 30, comma 1, lett. d),D.lgs. n. 81/2008)
11 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI (art. 30, comma 1, lett. e), D.lgs. n. 81/2008)
12 RISPETTO DEGLI STANDARD STRUTTURALI DI LEGGE RELATIVI AD ATTREZZATURE, IMPIANTI, LUOGHI DI LAVORO, AGENTI CHIMICI, FISICI, BIOLOGICI (Art. 30, comma 1, lett. a), D.lgs. n. 81/2008)
13 ACQUISIZIONE DI DOCUMENTAZIONI E CERTIFICAZIONI OBBLIGATORIE (art. 30, comma 1, lett. g), D.lgs. n. 81/2008)
14 ATTIVITÀ DI VIGILANZA SUL RISPETTO DELLE PROCEDURE E ISTRUZIONI SULLA SICUREZZA (art. 30, comma 1, lett. f), D.lgs. n. 81/2008)
15 VERIFICHE PERIODICHE DELL’APPLICAZIONE ED EFFICACIA DELLE PROCEDURE ADOTTATE (art. 30, comma 1, lett. h), D.lgs. n. 81/2008)
15.1 SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO DELLE PROCEDURE DI SICUREZZA. INDAGINE SU INFORTUNI E NON CONFORMITÀ
15.2 AZIONI CORRETTIVE E AZIONI PREVENTIVE
16 GESTIONE E CUSTODIA DELLA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AI MOG (art. 30, comma 2, D.lgs. n. 81/2008)
17 ARTICOLAZIONE DELLE FUNZIONI CHE COMPETONO A CIASCUNA FIGURA AZIENDALE NELL’AMBITO DEI MOG (art. 30, comma 3, D.lgs. n. 81/2008)
18 SISTEMA DISCIPLINARE IDONEO A SANZIONARE IL MANCATO RISPETTO DELLE MISURE INDICATE NEL MODELLO (art. 30, comma 3, seconda parte, D.lgs. n. 81/2008)
19 SISTEMA DI CONTROLLO SULL’ATTUAZIONE DEI MOG E SUO MANTENIMENTO NEL TEMPO (art. 30, comma 4, D.Lgs n. 81/2008)
20 RIUNIONI PERIODICHE DI SICUREZZA E CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (art. 30, comma 1, lett. c), terzo periodo, D.lgs. n. 81/2008)
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Fonte: UNI

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