Direttiva (UE) 2016/798
Direttiva (UE) 2016/798 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'11 maggio 2016 sulla sicurezza delle ferrovie
(GU L 138/102 del 26.05.2016)
Entrata in vigore: 05.06.2016
Modificata da:
M1 - Direttiva (UE) 2020/700 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 maggio 2020 (GU L 165 27 27.5.2020
M2 - Regolamento (UE) 2020/1530 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2020 (GU L 352 1 22.10.2020) - Testo consolidato 10.2020
Rettificata da:
C1 - Rettifica, GU L 59 del 7.3.2017, pag. 41 (2016/798)
C2 - Rettifica, GU L 226 dell’1.9.2017, pag. 31 (2016/798)
C3 - Rettifica, GU L 317 del 9.12.2019, pag. 114 (2016/798)
Decreto Legislativo 14 maggio 2019 n. 50
Attuazione della direttiva 2016/798 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 maggio 2016, sulla sicurezza delle ferrovie.
(GU Serie Generale n.134 del 10-06-2019)
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Articolo 1 Oggetto
La presente direttiva stabilisce disposizioni volte a sviluppare e a migliorare la sicurezza del sistema ferroviario dell'Unione e a migliorare l'accesso al mercato per la prestazione di servizi ferroviari mediante:
a) l'armonizzazione della struttura normativa negli Stati membri;
b) la ripartizione delle responsabilità fra gli attori interessati nel sistema ferroviario dell'Unione;
c) lo sviluppo di obiettivi comuni di sicurezza (CST) e di metodi comuni di sicurezza (CSM) per eliminare gradualmente la necessità di norme nazionali;
d) la definizione dei principi per rilasciare, rinnovare, modificare e limitare o revocare i certificati di sicurezza e le autorizzazioni di sicurezza;
e) l'istituzione da parte di ciascuno Stato membro di un'autorità nazionale preposta alla sicurezza e di un organismo investigativo sugli incidenti e sugli inconvenienti; e
f) la definizione di principi comuni per la gestione, la regolamentazione e la supervisione della sicurezza ferroviaria.
Articolo 2 Ambito di applicazione
1. La presente direttiva si applica al sistema ferroviario degli Stati membri, che può essere suddiviso in sottosistemi di natura strutturale e funzionale. Riguarda i requisiti di sicurezza per l'intero sistema, compresa la sicurezza della gestione dell'infrastruttura e del traffico, e l'interazione fra le imprese ferroviarie, i gestori dell'infrastruttura e altri attori nel sistema ferroviario dell'Unione.
2. La presente direttiva non si applica:
a) alle metropolitane;
b) ai tram e ai veicoli leggeri su rotaia, e alle infrastrutture utilizzate soltanto da tali veicoli; o
c) alle reti che sono isolate, dal punto di vista funzionale, dal resto del sistema ferroviario dell'Unione e adibite unicamente a servizi passeggeri locali, urbani o suburbani, nonché le imprese che operano esclusivamente su tali reti.
3. Gli Stati membri possono escludere dall'ambito di applicazione delle misure che adottano in esecuzione della presente direttiva:
a) l'infrastruttura ferroviaria privata, ivi compresi i binari di raccordoi, utilizzata dal proprietario o da un operatore per le loro rispettive attività di trasporto merci o per il trasporto di persone per fini non commerciali, nonché i veicoli utilizzati esclusivamente su tale infrastruttura;
b) le infrastrutture e i veicoli destinati a un uso strettamente locale, storico o turistico;
c) le infrastrutture ferroviarie leggere utilizzate occasionalmente da veicoli ferroviari pesanti nelle condizioni operative del sistema di trasporto ferroviario leggero, soltanto ove è necessario a fini di connettività di quei veicoli soltanto; e
d) i veicoli utilizzati principalmente nelle infrastrutture ferroviarie leggere ma attrezzati con alcuni componenti pesanti necessari per consentire il transito su una sezione confinata e limitata delle infrastrutture ferroviarie pesanti soltanto a fini di connettività.
4. In deroga al paragrafo 2, gli Stati membri possono decidere di applicare, se del caso, le disposizioni della presente direttiva alle metropolitane e ad altri sistemi locali, conformemente al diritto nazionale.
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