Chiarimento VVF n. P1565 032101 01 4107 014 003 del 12 Dicembre 2008
OGGETTO: Quesito ascrivibilità impianti biogas alle attività elencate nell’allegato al D.M. 16.02.1982.
Si riscontra la nota, a margine indicata, di codesta Direzione Regionale inerente l’individuazione delle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco, relativamente al caso prospettato di un impianto di produzione ed utilizzazione di biogas.
In particolare si ritiene che, in linea di massima, le attività presenti nel suddetto impianto, soggette al controllo dei Vigili del Fuoco siano le seguenti:
- (attività n. 4a): Depositi di gas combustibili in serbatoi fissi compressi di capacità complessiva superiore a 0,75 m3;
- (attività n. 17): Depositi e/o rivendite di oli lubrificanti, di oli diatermici e simili per capacità superiore ad 1 m3 qualora il serbatoio non sia incorporato al cogeneratore;
- (attività n. 64): Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici di potenza complessiva superiore a 25 kW
Infine si rappresenta che, qualora la quantità globale di gas in ciclo o in deposito sia superiore a 50 Nm3 /h, dovrà essere considerata l’attività n. 1: “Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili, gas comburenti (compressi, disciolti, liquefatti) con quantità globali in ciclo o in deposito superiori a 50 Nm3 /h” in sostituzione della citata attività n. 4a.
Parere della Direzione Regionale
Si trasmette il quesito formulato dal Comando VV.F. di Cremona volto a chiarire la corretta individuazione delle attività soggette ai controlli VVF nel caso di un impianto di produzione ed utilizzazione di biogas.
Facendo riferimento alla descrizione dell’impianto riportata nella nota del Comando si ritiene che nella richiesta di parere di conformità antincendio siano state correttamente individuate le attività soggette al controllo VVF tra quelle di cui all’elenco allegato al DM 16.02.1982, condividendo inoltre le considerazioni espresse dal Comando in relazione al deposito di olio lubrificante a servizio del cogeneratore qualora il serbatoio non sia di tipo incorporato.
Si resta in attesa delle determinazioni di codesto Ministero.
Parere del Comando
Gli impianti di biogas a fermentazione anaerobica sono costituiti da un digestore anaerobico da cui esala il biogas (composto in varie percentuali da CO2, CH4 e piccole quantità di H2S), da un feltro facente funzione di filtro per l’H2S, un accumulo pressostatico con membrana in “Biolene” da cui si aspira tale gas con una soffiante e si invia, previa deumidificazione, ai gruppi di cogenerazione e/o caldaie.
Facendo seguito all’istanza per la richiesta di parere di conformità antincendio dell’Azienda XXXX XXXXX di YYYYY (CR), preparata dal tecnico dott. ing. ZZZZ ZZZZZ, si evince che l’attività di produzione di biogas da fermentazione anaerobica di liquami viene ascritta dallo stesso all’attività di cui al punto n° 1 del D.M. 16/02/1982. Si ascrivono inoltre, l’accumulo pressostatico all’attività di cui al punto n° 4/a, la soffiante per la pressurizzazione del gas nella rete di tubazioni al punto n° 2, ed i gruppi di cogenerazione all’attività n° 64.
La tipologia impiantistica in questione è frequente tra le istanze rivolte a questo Comando, e le attività individuate sono spesso difformi tra i vari progetti di analoga conformazione. È pertanto necessario chiarire quali siano effettivamente le attività cui ascrivere tale tipologia di impianto.
È opinione di questo Comando che la produzione di biogas da fermentazione anaerobica tramite digestore associato ad accumulo pressostatico, soffiante di pressurizzazione, rete di tubazioni si configura eminentemente quale quella riportata al punto n° l del D.M. 16/02/1982:
Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili, gas comburenti (compressi, disciolti, liquefatti) con quantità globali in ciclo o in deposito superiori a 50 Nm3/h.
Mentre l’accumulo pressostatico si configura quale attività di cui al punto 4/a:
Depositi di gas combustibili in serbatoi fissi:
a) compressi:
- per capacita complessiva superiore a 2 m3
Spesso i cogeneratori sono provvisti di impianto autonomo di ricambio dell’olio lubrificante con serbatoi di contenimento di capacita superiore a 1 m3, tale attività, se considerata come dissociata dal cogeneratore, potrebbe essere ascritta al punto n° 17:
Depositi e/o rivendite di oli lubrificanti, di olii diatermici e simili per capacita superiore ad 1 m3
Si chiede conferma dell’interpretazione suesposta ai fini dell’attribuzione delle corrette attività.
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Fonte: VVF