Incendio negli impianti elettrici: innesco e propagazione
Messa in sicurezza
L'approccio “europeo” al problema dell’incendio, così impostato:
a) identificare tutte le possibili cause d’incendio interne al prodotto e prendere i provvedimenti necessari per impedire che l’incendio abbia origine;
b) nel caso non si abbia la certezza di aver evitato tutte le possibilisorgenti interne di accensione, prendere provvedimenti perché l’eventuale incendio rimanga confinato nelle immediate vicinanze della sorgente, senza propagarsi ad altre parti combustibili all’interno dell’apparecchio;
c) nel caso che non si possibile né evitare con certezza l’accensione dell’incendio, né confinarlo nelle immediate vicinanze della sorgente, prendere i provvedimenti necessari affinché in nessun modo possa propagarsi all’esterno del prodotto. Ovviamente la filosofia della prevenzione impone la soluzione a), mentre le soluzioni b) e c) devono essere verificate anche in relazione ai danneggiamenti che può subire il prodotto tali da inficiare la prevenzione del rischio elettrico (contatti diretti, indiretti, ecc.).
Il confinamento dell’incendio all’interno dell’apparecchiatura può essere realizzato per mezzo dell’involucro, che deve essere realizzato con materiale non combustibile (ad esempio metallo) oppure in materiale combustibile ma “autoestinguente”, con caratteristiche determinate e con spessore adeguato (la velocità di propagazione della fiamma dipende dalla densità del materiale e dallo spessore: elevate densità e spessori conferiscono inerzia termica elevata).
Alcune delle prove sui materiali previste dalle Norme Europee saranno descritte più avanti in un paragrafo dedicato.
L’approccio "americano" si basa sull’impiego sistematico di materiali non combustibili oppure autoestinguenti per la costruzione di tutte le parti dell’apparecchiatura elettrica (interne e involucro), adottando il metodo della “preselezione dei materiali”.
La preselezione dei materiali, da parte del costruttore dell’apparecchiatura, consiste nella scelta di materiali classificati sulla base di prove eseguite in modo convenzionale su provini di dimensioni normalizzate. Per la preselezione il costruttore fa riferimento alla vasta banca dati realizzata da UL (Underwriters Laboratories – laboratorio indipendente presente sul territorio nord americano), che consiste nella raccolta dei vari dati caratteristici dei materiali plastici di maggior utilizzo nel mondo. In particolare i materiali vengono classificati in base alla Norma UL94, a seconda del tipo di materiale e spessore del provino, come a lenta combustione (HB), oppure autoestinguenti (V2, V1, V0, 5V), come vedremo in seguito.
Un apparecchiatura elettrica marchiata UL è realizzata con materiali appartenenti a tale banca dati e il materiale è caratterizzato dalla cosiddetta “carta gialla” che ne stabilisce le caratteristiche.
Palazzoli 2015