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Rifiuti: Parlamento UE approva risoluzioni economia circolare

Il Parlamento UE adotta la posizione sul Pacchetto Economia Circolare

Lo scorso 14 marzo, il Parlamento europeo ha adottato le quattro relazioni dell’On. Simona Bonafé (S&D, IT) sul Pacchetto legislativo sull’Economia Circolare, che la Commissione Europa ha presentato a dicembre 2015, contenente quattro proposte di revisione.

Nello specifico:

- Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la Direttiva Quadro Rifiuti 2008/98/CE;
- Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la Direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio;
- Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le Direttive 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche;
- Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti.

Le proposte emendative, approvate dal Parlmento UE, innalzano gli obiettivi fissati dalla Commissione nelle sue proposte di direttiva.

Le azioni sul recupero e riciclo entro il 2030, adottate dal Parlamento UE, individuano per i:

- Rifiuti urbani: almeno il 70% in peso dovrebbe essere ricilcato o preparato per il riutilizzo. Obiettivo fissato dalla Commissione UE nella proposta era il 65%.
- rifiuti alimentari: rispetto al 2014 l'obiettivo è ridurli dal 30% per il 2025 e del 50% entro il 2030.
- materiali diimballaggio, come carta e cartone, plastica, vetro, metallo e legno si propone l'80% (obiettivo fissato dalla Commissione Ue nella proposta era il 75%) come obiettivo per il 2030, con obiettivi intermedi per ogni materiale nel 2025.
- rifiuti in discarica: obiettivo è il 5% (la Commissione proponeva il 10%).

Secondo un emendamento approvato alla proposta di direttiva relativa ai rifiuti "sulla base delle notifiche degli Stati membri e dell'evoluzione della giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, la Commissione dovrebbe rivedere periodicamente le linee guida sull'interpretazione delle disposizioni chiave della direttiva 2008/98/CE, al fine di migliorare, allineare e armonizzare i concetti di rifiuti e sottoprodotti negli Stati membri". Sostanzialmente, per offrire agli operatori una maggiore certezza sulle sostanze o sugli oggetti considerati rifiuti e per promuovere pari condizioni di concorrenza,"è importante stabilire norme chiare in base alle quali le sostanze o gli oggetti sono considerati sottoprodotti e i rifiuti sottoposti a un'operazione di recupero cessano di essere considerati tali".
Inoltre, il Parlamento ha approvato l'inserimento di un nuovo articolo "Quadro per un'economia circolare" per il quale , a Commissione Ue entro il 31 dicembre 2018, dovrà redigere una serie di relazioni, corredate eventualmente da proposte legislative per:
- valutare l’esigenza di fissare obiettivi dell'Unione in materia di efficienza delle risorse e di adottare misure regolamentari orizzontali nel settore del consumo e della produzione sostenibile;
- analizzare la coerenza tra i quadri regolamentari dell'Ue relativi ai prodotti, ai rifiuti e ai prodotti chimici per identificare gli ostacoli che impediscono la transizione verso un'economia circolare;
- individuare gli ostacoli di tipo normativo che possono impedire l’uso dei sottoprodotti;
- presentare una revisione completa della normativa dell'Unione sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti per includere nel campo di applicazione i gruppi di prodotti non connessi all'energia e adeguare le disposizioni per il marchio di qualità ecologica.

Le quattro risoluzioni approvate rappresentano la posizione negoziale del Parlamento in vista dei negoziati con il Consiglio dei ministri UE in vista del varo di un testo condiviso.

Fonte: Parlamento UE

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