Vademecum sulla nomina del Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD) e la costituzione dell’Ufficio Trasformazione Digitale (UTD) in forma associata
ID 22423 | 12.08.2024
Il Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82), prevede all’art. 17, comma 1 sexsies, la nomina del Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD) e la costituzione dell’Ufficio Trasformazione Digitale (UTD) in forma associata.
Le attività di governance della trasformazione digitale rappresentano azioni fondamentali della figura del RTD, soprattutto con riferimento al ruolo di raccordo e interfaccia con altre amministrazioni ed enti di livello locale e nazionale.
Le linee d’azione previste nelle varie edizioni del Piano triennale 2024-2026 con gli obiettivi di rafforzare le competenze digitali, di migliorare i processi digitali della PA e di consolidare il ruolo degli RTD hanno portato dal 2020 ad oggi alla realizzazione dei seguenti risultati:
1. indagine sui fabbisogni formativi del RTD e dell’Ufficio transizione digitale;
2. realizzazione di cicli di formazione per RTD sui temi della trasformazione digitale;
3. realizzazione di una piattaforma di community per RTD e personale dei relativi uffici (ReteDigitale.gov.it) e animazione della stessa;
4. attivazione e animazione di comunità digitali tematiche/territoriali all’interno della community degli RTD ReteDigitale.gov.it;
5. promozione e diffusione di modalità e modelli di consolidamento del ruolo dei RTD presso le PA attraverso l’avvio del Laboratorio “Nomina del Responsabile per la transizione digitale in forma associata”, del Laboratorio “Aggiornamento del profilo di e-leadership" e del Laboratorio “Modelli organizzativi/operativi degli Uffici per la transizione al digitale”.
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Premessa
Indice
Indice delle figure Introduzione
1. Introduzione
1.1 Il Vademecum nello scenario del Piano triennale per l’informatica nella PA
1.2 Il Laboratorio: organizzazione, attori coinvolti, output
1.3 Il Vademecum: obiettivi, contenuti e metodologia di redazione condivisa
2. Quadro normativo e modelli di cooperazione per la figura del RTD e dell’UTD in forma associata
2.1 L’evoluzione della figura del RTD
2.2 Soggetto interno/associato2.3 Modelli di cooperazione per il RTD e l’UTD associato
2.4 Attività dell’UTD associato
3. Il contesto di riferimento: stato dell’arte e fabbisogni delle Amministrazioni3.1 Stato dell’arte delle nomine degli RTD nelle PA e focus sulle nomine di RTD effettuate tramite l’opzione della forma associata
3.2 Fabbisogni per la nomina del RTD attraverso l’opzione della nomina in forma associata
3.3 Focus su fabbisogni/esigenze dei Comuni differenziati in base al loro dimensionamento
3.4 Focus sui fabbisogni/esigenze delle diverse tipologie di Unione di Comuni e del rapporto con la gestione associata
4. Percorso per l’individuazione dell’Ufficio per la transizione digitale e la nomina del suo Responsabile in forma associata tramite convenzione
4.1 Fase 1 - Analisi dei fattori positivi e negativi interni/esterni all’organizzazione
4.2 Fase 2 - Promozione dell’iniziativa di associazione
4.3 Fase 3 - Elaborazione partecipata e condivisa del modello di UTD associato e nomina RTD
5. Percorsi per l’individuazione dell’Ufficio per la transizione digitale (UTD) in forma associata e la nomina del suo Responsabile in forma associata tramite Unione di Comuni
5.1. Introduzione
5.2 Fattori abilitanti
5.3 Processo di costituzione dell’UTD associato
5.4 Il rapporto fra funzione ICT e UTD
5.5. Configurazioni organizzative e gestionali dell’UTD associato
6. Il ruolo e le attività del Difensore civico per il digitale rispetto alla figura del RTD
6.1 Il Difensore civico per il digitale: istituzione e relazione con la figura del RTD
6.2 L’attività del Difensore civico per il digitale in relazione alle violazioni per mancata nomina del RTD
7. Allegato: Quadro di sintesi delle Unioni di Comuni
8. Allegato: Format di convenzione tra enti per la nomina del RTD e dell’UTD in forma associata
Art. 17 Responsabile per la transizione digitale e difensore civico digitale
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1-sexies. Nel rispetto della propria autonomia organizzativa, le pubbliche amministrazioni diverse dalle amministrazioni dello Stato individuano l'ufficio per il digitale di cui al comma 1 tra quelli di livello dirigenziale oppure, ove ne siano privi, individuano un responsabile per il digitale tra le proprie posizioni apicali. In assenza del vertice politico, il responsabile dell'ufficio per il digitale di cui al comma 1 risponde direttamente a quello amministrativo dell'ente.
1-septies. I soggetti di cui al comma 1-sexies possono esercitare le funzioni di cui al medesimo comma anche in forma associata.
È fatta salva la facoltà di avvalersi, mediante apposite convenzioni e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, del supporto di società in house.
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