CEI EN IEC 60079-10-1:2021 (Ed. 2023 in IT) - In vigore pieno dal 23.01.2024
ID 15220 | Update news 05.06.2024 / Preview IT ed EN allegato
CEI EN IEC 60079-10-1:2021/2023
Atmosfere esplosive - Parte 10-1: Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la presenza di gas
Data pubblicazione: 09.2021 (EN) / 10.2023 (IT)
Classificazione CEI: 31-87
La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN 60079-10-1:2016, che rimane applicabile fino al 22.01.2024.
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Questa edizione della Norma CEI EN 60079-10-1 tratta la classificazione dei luoghi ove possono manifestarsi pericoli associati alla presenza di gas o vapori infiammabili e può essere utilizzata come base per effettuare la corretta progettazione, costruzione scelta e manutenzione delle apparecchiature per l'uso in un aree pericolose.
Essa si applica ai luoghi in cui vi può essere il pericolo di accensione dovuto alla presenza di gas o vapori infiammabili, miscelati in aria in condizioni atmosferiche normali, ma non si applica a:
a) miniere con possibile presenza di grisou;
b) luoghi di trattamento e produzione di esplosivi;
c) guasti catastrofici o rari malfunzionamenti non compresi nel concetto di normalità trattato in questa Norma;
d) locali adibiti ad uso medico;
e) ambienti domestici.
f) luoghi dove il pericolo può manifestarsi per la presenza di polveri o fibre combustibili, ma i principi della Norma possono essere usati per valutazioni con presenza di miscele ibride (si veda inoltre la Norma CEI EN 60079-10-2);
Rispetto alla precedente edizione, oltre a modifiche e aggiornamenti di carattere editoriale e integrazioni di minore importanza, sono state introdotte le seguenti modifiche significative:
1 - eliminazione dall’esclusione del campo di applicazione delle applicazioni commerciali ed industriali per utilizzo di gas a bassa pressione (art. 1);
2 - eliminazione del fattore di sicurezza k nella fig. C.1 “Grafico per la valutazione del grado di diluizione” (art. C.3.5);
3 - revisione delle equazioni C.2 e C.3 per il calcolo della portata dell’aria dovuta al vento (art. C.5.2);
4 - revisione delle equazioni C.4 e C.5 per il calcolo della portata dell’aria in caso di ventilazione dovuta al galleggiamento termico e revisione del grafico di figura C.6 (art. C.5.3);
5 - revisione dell’ equazione C.6 ed eliminazione dell’equazione C.7 (art. C.5.4);
6 - eliminazione del fattore di sicurezza k nella fig. D.1 “Diagramma per la stima delle distanze delle aree pericolose” (art. D.3).
Nell’introduzione della Norma vengono inoltre inserite considerazioni aggiuntive riguardanti l’applicazione delle modifiche citate.
La presente Norma rappresenta una revisione tecnica dell'edizione precedente.
La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN 60079-10-1:2016-11, che rimane applicabile fino al 22-01-2024.
Questa Norma viene pubblicata dal CEI in una prima fase nella sola lingua inglese, per consentirne l'immediato utilizzo da parte degli utenti interessati, nel rispetto della data di pubblicazione fissata dagli Enti Normatori internazionali.
Successivamente il CEI pubblicherà, in un nuovo fascicolo, la versione solo italiana; tale versione avrà la stessa validità della presente.
La presente Norma riporta la traduzione completa della EN IEC 60079-10-1; la versione inglese è riportata nel fascicolo 18233E di settembre 2021.
In alcuni casi può formarsi una zona di estensione trascurabile (NE) che può essere trattata come non pericolosa. Una zona di estensione trascurabile implicherebbe anche una portata di emissione trascurabile o una quantità per l’emissione trascurabile, in relazione al volume per la dispersione.
Tale zona implica che un'esplosione, se avviene, avrà conseguenze trascurabili. Per determinare l'EPL, il concetto di Zona NE può essere applicato indipendentemente da qualsiasi altro parametro considerato per la valutazione del rischio.
Il criterio per una classificazione di Zona NE dovrebbe essere basato sui seguenti fattori:
i) l'innesco non darebbe origine a una pressione sufficiente a causare danni dovuti all'onda di pressione oppure a danni causati da oggetti o particelle volanti, per esempio vetri rotti lanciati a distanza dalle finestre;
ii) l'innesco non produrrebbe calore sufficiente a causare danni o un incendio dai materiali circostanti;
iii) per il gas distribuito a pressioni superiori a 1 000 kPag (10 barg), si deve prendere in considerazione una specifica valutazione del rischio;
iv) una Zona NE non deve essere applicata al gas distribuito a pressioni superiori a 2 000 kPag (20 barg) a meno che una specifica e dettagliata valutazione del rischio possa documentare diversamente.
Un esempio di Zona NE è una nube di gas naturale con una concentrazione media del 50% del LFL in volume e che sia inferiore a 0,1 m3 oppure all’1,0% dello spazio chiuso in cui può formarsi (valore più piccolo tra i due).
Per altri gas può essere considerata una Zona NE basata sul rapporto tra il calore di combustione, la pressione massima di esplosione e la velocità massima di aumento della pressione del gas rispetto al metano moltiplicato per i parametri utilizzati per il metano.
NOTA 1: In questo ambito, il gas naturale è il gas utilizzato per le reti di distribuzione del gas convenzionale che è prevalentemente metano.
NOTA 2: Le applicazioni per la refrigerazione e con pompa di calore non sono considerate sistemi di distribuzione del gas. Le valutazioni del rischio per questa tipologia di apparecchiature hanno dimostrato che il valore di 2 000 kPag (20 barg) potrebbe non essere un riferimento adatto per queste applicazioni.
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