Normazione

Ricerca in tema di amianto a oltre 20 anni dal bando

Convegno amianto 2016 INAIL

Il contributo della ricerca in tema di amianto a oltre vent’anni dal bando: Proposte e soluzioni

Nel maggio 2016 si è tenuto a Roma presso l’Inail il Convegno nazionale dal titolo “Il contributo della ricerca in tema di amianto a oltre vent’anni dal bando: proposte e soluzioni”.

Il convegno ha sviluppato i temi dell’epidemiologia delle malattie amianto correlate, della mappatura dei siti contaminati e presentato i risultati di uno specifico progetto sulla presenza dell’amianto nelle scuole. Sono state inoltre discusse le modalità per sviluppare una sinergia virtuosa fra i risultati delle attività di ricerca e i compiti istituzionali dell’Inail. Il volume riporta i contenuti e le proposte emerse in occasione del convegno.

Recentemente l’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato intorno a 125 milioni le persone che oggi sono esposte all’amianto nei luoghi di lavoro e in circa 90.000 i decessi nel mondo ogni anno per mesotelioma, tumore del polmone correlato con l’amianto e asbestosi, indicando come the most efficient way to eliminate asbestos related diseases is to stop the use of all types of asbestos.

Il nostro paese ha beneficiato dal 1992 degli effetti del bando di ogni attività di estrazione, lavorazione e commercio dell’amianto, ma sconta ancora oggi le conseguenza di consumi molto elevati di tale materiale fino alla fine degli anni ’80 in una grande varietà di contesti industriali e ambientali.

Per il suo ruolo istituzionale di Ente deputato alla tutela complessiva dei lavoratori a partire dalle funzioni di assicurazione dai rischi di infortunio e malattia professionale, di riabilitazione e di ricerca scientifica, l’Inail svolge sul tema della presenza di amianto e delle conseguenze per la salute attività di primaria rilevanza.

Sul versante della ricerca scientifica sono disponibili numerosi e significativi risultati relativi alla sorveglianza epidemiologica dei soggetti ammalati e degli esposti, al monitoraggio dei siti contaminati da amianto sia per attività antropica che naturale, alla mappatura della presenza del materiale nei luoghi di vita e di lavoro ed alle tecniche di misura e caratterizzazione delle fibre. Il convegno ha inteso fornire un quadro dei risultati di ricerca disponibili e promuovere una discussione orientata all’individuazione delle soluzioni più efficienti per i temi ancora critici e irrisolti. In particolare rimangono ancora aperti i nodi della definizione di protocolli omogenei di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti (attualmente assai diversificati nelle diverse aree del paese), all’identificazione e messa in sicurezza delle sorgenti di inquinamento naturale e alla corretta gestione delle attività di bonifica dei siti contaminati, di trasporto e smaltimento dei materiali contenenti amianto.

Nel corso delle prime due sessioni di lavoro del convegno, dedicate a temi di epidemiologia, sono stati discussi i principi che hanno guidato l’aggiornamento dei Criteri di Helsinki per la corretta definizione della diagnosi delle malattie amianto-correlate e dell’esposizione, sono stati presentati i risultati della Consensus conference per il trattamento del mesotelioma maligno ed i risultati della sorveglianza epidemiologica dei casi incidenti svolta dal Registro nazionale dei mesoteliomi (RenaM). La terza sessione dei lavori è stata dedicata alla mappatura dei siti contaminati, con l’illustrazione delle linee operative per la bonifica e la corretta gestione e classificazione dei rifiuti. nel corso del secondo giorno dei lavori sono stati presentati e discussi i risultati della mappatura dei materiali contenenti amianto in edilizia nella regione Lazio e i risultati di uno specifico progetto di indagine conoscitiva sulla presenza di amianto nelle scuole. È stato inoltre affrontato il tema della complessità della regolamentazione normativa della materia, suggerendo possibili strategie di semplificazione e di adeguamento.

La tavola rotonda conclusiva ha discusso di come sviluppare una sinergia virtuosa fra i risultati delle attività di ricerca e i compiti istituzionali dell’Inail in tema di prestazioni assicurative, attività di prevenzione dei rischi, analisi di verifica dei requisiti medico legali per l’assegnazione del nesso causale.

Malgrado gli appelli della comunità scientifica internazionale, oggi l’amianto è bandito in una minoranza di paesi. In molti paesi con un tasso di crescita dell’economia estremamente sostenuto, non vi sono limitazioni reali all’utilizzo di amianto e l’esposizione dei lavoratori e della popolazione generale a questo agente cancerogeno è scarsamente controllata e prevenuta. Dopo oltre mezzo secolo dagli studi che hanno dimostrato l’estrema pericolosità per la salute dell’inalazione di fibre aerodisperse di amianto, il tema del trasferimento dei risultati della ricerca attraverso tutti canali di informazione è ancora aperto.

È auspicabile che l’esperienza vissuta dai paesi come l’Italia, che hanno prima utilizzato massivamente l’amianto, poi percorso la strada dell’introduzione di misure di restrizione fino al bando integrale e infine sperimentano e sorvegliano oggi gli effetti sulla salute per il lavoratori e la popolazione esposta, possa rappresentare un paradigma di riferimento utile ai paesi attualmente ancora alle prese con le fasi embrionali di questo processo.  

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Introduzione

I SEZIONE

Lo sviluppo delle conoscenze e il quadro internazionale dell’attuale utilizzo dell’amianto
L’aggiornamento dei Criteri di Helsinki per la definizione dell’esposizione ad amianto e delle malattie correlate
Questioni di epidemiologia analitica in tema di malattie amiantocorrelate.
Il quadro definito dalla Consensus conference italiana sul mesotelioma maligno pleurico
La sorveglianza epidemiologica delle malattie amianto-correlate in Italia: il V rapporto del ReNam, risultati di ricerca e prospettive
Questioni critiche per la diagnosi di mesotelioma e la definizione dell’esposizione ad amianto nell’esperienza delle regioni e dei sistemi di registrazione
Epidemiologia per la prevenzione: l’esposizione ambientale all’anfibolo fibroso di fluoro-edenite di Biancavilla (Catania)
Identificazione degli ex esposti ad amianto e protocolli di sorveglianza sanitaria. Gli indirizzi delle Regioni
Il disagio psicologico negli ammalati di mesotelioma. Programmi di valutazione e intervento

II SEZIONE

Linee guida Inail per la mappatura dei siti contaminati da amianto in Italia
Linee guida Inail per la bonifica dei siti contaminati da amianto in Italia
Tecniche di bonifica e monitoraggio in aree contaminate da amianto di origine naturale e antropica
Studio sull’uso dei vetrini riposizionabili nei confronti interlaboratorio
Esperienze condotte in occasione di eventi accidentali
Caso di studio: le bonifiche del SIN di Mantova
Istruzioni operative Inail sulla classificazione e gestione dei rifiuti contenenti amianto in Italia
Rifiuti contenenti amianto in Italia (impianti di stoccaggio preliminare, definitivo e di inertizzazione)
Attività di bonifica e gestione dei rifiuti nel sito di bonifica di interesse nazionale di Casale Monferrato

III SEZIONE

L’amianto in edilizia: presenza dei materiali contenenti amianto nel Lazio
Indagine conoscitiva sulla presenza di materiali contenenti amianto nelle scuole della regione Lazio: risultati del progetto Inail
Il ruolo e i compiti del responsabile della gestione amianto nelle scuole
Strategie di monitoraggio in presenza di amianto negli ambienti di vita
I laboratori qualificati per effettuare attività analitiche sull’amianto - Accordo Stato-Regioni 7 maggio 2015
Le fibre artificiali vetrose: recenti novità e prospettive

Fonte: INAIL

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