L’Etichetta Energetica 2021
ENEA 2021
L’Unione Europea ha affrontato concretamente la questione a partire dal 1992, quando la direttiva 92/75/CEE ha stabilito la necessità di applicare una etichetta energetica ai principali elettrodomestici: si è partiti nel 1998 con i frigoriferi e congelatori, a cui sono seguiti lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, lavasciugatrice, lampade ad uso domestico, forni elettrici e infine condizionatori d’aria nel 2003. L’etichetta contiene una a scala colorata dal verde al rosso con sette classi – dette classi di efficienza energetica - dalla A alla G. Nel 2003 sono state introdotte, solo per gli elettrodomestici per la refrigerazione domestica, due nuove classi di efficienza energetica (A+ e A++) per rispondere ad una crescente domanda da parte dei consumatori di prodotti sempre più eco-efficienti.
Nel 2010 la direttiva 2010/30/UE ha esteso la possibilità di applicare l’etichetta a tutti i “prodotti connessi all’energia”, cioè a qualsiasi bene che consumi energia nella fase d’uso (impatto diretto) o che – pur non consumando direttamente energia – contribuisca alla sua conservazione durante l’uso (impatto indiretto). L’etichetta prevede tre nuove classi di efficienza energetica per tutti i prodotti: A+, A++ e A+++. Inoltre, il materiale promozionale di ciascun prodotto coperto deve necessariamente riportare il riferimento alla classe di efficienza energetica in aggiunta al prezzo di vendita e alle caratteristiche tecniche dello specifico modello. A partire dal settembre 2010 sono state quindi riviste le etichette per i grandi elettrodomestici, i condizionatori d’aria e le sorgenti luminose, mentre lo schema di etichettatura è stato introdotto per nuovi apparecchi. In totale i prodotti etichettati alla fine del 2020 erano:
- frigoriferi, frigocongelatori, congelatori, cantinette per il vino
- lavatrici e lavasciugatrici
- asciugatrici (elettriche e a gas)
- lavastoviglie
- sorgenti luminose e apparecchi per l’illuminazione
- televisori/monitor
- forni (elettrici e a gas)
- cappe da cucina
- condizionatori d’aria
- caldaie (elettriche, a gas, a fonti rinnovabili)
- scaldaacqua (elettrici, a gas, a fonti rinnovabili)
- stufe e caminetti (a combustibile solido e liquido)
- unità di ventilazione residenziali
- armadi refrigerati professionali (detti anche frigoriferi professionali). Il significato pratico dei segni “+”, in termini di maggiore efficienza energetica, varia da prodotto a prodotto: per esempio per frigoriferi e congelatori: i modelli in classe A+++ sono il 60% più efficienti dei modelli in classe A, per le lavatrici: i modelli in classe A+++ sono il 32% più efficienti dei modelli in classe A, per le lavastoviglie: i modelli in classe A+++ sono il 30% più efficienti dei modelli in classe A. Nel 2017 il Regolamento 2017/1369 ha sostituito la Direttiva 2010/30/UE introducendo alcune novità: rimane la scala colorata dal rosso al verde ma si ritorna alla tradizionale classificazione iniziale da A a G, che può essere “accorciata” nel caso la definizione di sette classi non sia possibile.
A partire dal marzo 2021 ancora una volta sono state riviste le etichette per i grandi elettrodomestici e le sorgenti luminose ma non l’etichetta per gli apparecchi di illuminazione che quindi non hanno più l’obbligo di essere etichettati. Lo schema di etichettatura per la prima volta è stato introdotto per un prodotto commerciale: gli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta. Per gli altri apparecchi oggi etichettati la nuova etichetta sarà implementata al momento della revisione della relativa legislazione. Le date da ricordare per l’applicazione delle etichette energetiche ai diversi prodotti sono indicate di seguito.
...
segue in allegato
Collegati