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D.lgs 31 marzo 2023 n. 36 | Codice Contratti pubblici 2023

Codice dei contratti pubblici 2023 small

D.lgs 31 marzo 2023 n. 36 | Codice Contratti pubblici 2023 / Consolidato 11.2023

ID 19372 | 29.11.2023 / Ed. 5.0 Novembre 2023

Codice Contratti pubblici 2023 - Consolidato

Il testo consolidato "Codice Contratti pubblici 2023" tiene conto della modifica ad opera della Legge 3 luglio 2023 n. 87 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarieta' sociale (in GU  n.155 del 05.07.2023), in vigore dal 06 Luglio 2023.

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Disponibile il D.lgs 31 marzo 2023 n. 36 in formato PDF stampabile/copiabile riservato Abbonati Costruzioni

Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36
Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici

(GU n.77 del 31.03.2023 - S.O. n. 12)

Entrata in vigore del provvedimento: 01.04.2023

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Testo nativo

Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36
Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici

(GU n.77 del 31.03.2023 - S.O. n. 12)

Ed. 5.0 del 29.11.2023

Legge 27 novembre 2023 n. 170 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali. (GU n.278 del 28.11.2023). Entrata in vigore del provvedimento: 29/11/2023

Modifiche:

- Art. 16 comma 1. Inserita nota (N)
- Art. 73 comma 4. Inserita nota (N)

Decreto-Legge 19 settembre 2023 n. 124 Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonche' in materia di immigrazione (in G.U. 19/09/2023 n.219)

Modifica:

Allegato V.3 art.1 comma 1. Inserita nota (N)

Ed. 4.0 del 04.08.2023

Legge 3 luglio 2023 n. 87 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarieta' sociale (in GU  n.155 del 05.07.2023). Entrata in vigore del provvedimento: 06/07/2023

Ed. 3.0 del 01.08.2023

Legge 3 luglio 2023 n. 87 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarieta' sociale (in GU  n.155 del 05.07.2023). Entrata in vigore del provvedimento: 06/07/2023

Ed. 2.0 del 30.05.2023

Decreto-Legge 29 maggio 2023 n. 57 Misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico.(GU n.124 del 29.05.2023). Entrata in vigore del provvedimento: 30/05/2023
...

Ed. 1.0 del 05.04.2023

Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36
Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici (GU n.77 del 31.03.2023 - S.O. n. 12)  Entrata in vigore del provvedimento: 01/04/2023

Il testo è suddiviso in 5 LIBRI (art. 229) e ALLEGATI:

LIBRO I DEI PRINCIPI, DELLA DIGITALIZZAZIONE, DELLA PROGRAMMAZIONE, DELLA PROGETTAZIONE
- LIBRO II DELL’APPALTO
LIBRO III DELL’APPALTO NEI SETTORI SPECIALI
- LIBRO IV DEL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO E DELLE CONCESSIONI
LIBRO V DEL CONTENZIOSO E DELL’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE. DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
ALLEGATI

... 

Il codice degli appalti, rivisto e integrato alla luce delle osservazioni delle commissioni parlamentari, ha il pregio di procedere nella direzione della semplificazione, sburocratizzazione delle procedure e liberalizzazione. Uno strumento che mette in grado istituzioni e imprese di lavorare con celerità per fornire beni e servizi ai cittadini.

Per fare una gara si risparmieranno dai sei mesi ad un anno, grazie innanzitutto alla digitalizzazione delle procedure (in vigore dal 1°gennaio 2024). Una banca dati degli appalti conterrà le informazioni relative alle imprese, una sorta di carta d’identità digitale, consultabile sempre, senza che sia necessario per chi partecipa alle gare presentare di volta in volta plichi di documentazione, con notevoli risparmi di costi e soprattutto di carta. Una norma apprezzabile anche sotto il profilo ambientale. Soggetti appaltanti, ma anche imprese e cittadini avranno disponibili on line i dati per garantire trasparenza.

Con la liberalizzazione degli appalti sottosoglia e cioè fino a 5,3 milioni di euro le stazioni appaltanti potranno decidere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti, rispettando il principio della rotazione. Per gli appalti fino a 500 mila euro, allo stesso modo, le piccole stazioni appaltanti potranno procedere direttamente senza passare per le stazioni appaltanti qualificate. Taglio dei tempi notevole soprattutto per quei piccoli comuni che debbano procedere a lavori di lieve entità che hanno tanta importanza per la vivibilità dei luoghi e il benessere delle proprie comunità.

Rivive l’appalto integrato: il contratto potrà quindi avere come oggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato. Inoltre, per garantire la conclusione dei lavori, si potrà procedere anche al subappalto cosiddetto a cascata, senza limiti.

Nessuna paura per la “firma”: niente colpa grave per i funzionari e i dirigenti degli enti pubblici se avranno agito sulla base della giurisprudenza o dei pareri dell’autorità.

Tutele simili per la delicata questione dell’illecito professionale. Nella riformulazione del codice si è proceduto ad una razionalizzazione e semplificazione delle cause di esclusione, anche attraverso una maggiore tipizzazione delle fattispecie. In particolare, per alcuni tipi di reato, l’illecito professionale può essere fatto valere solo a seguito di condanna definitiva, condanna di primo grado o in presenza di misure cautelari.

Una importante innovazione riguarda poi l’introduzione della figura del dissenso costruttivo per superare gli stop degli appalti quando è coinvolta una pluralità di soggetti. In sede di conferenza di servizi l’ente che esprime il proprio no, non solo dovrà motivare, ma soprattutto fornire una soluzione alternativa. Anche la valutazione dell’interesse archeologico, il cui iter, spesso lungo e articolato, rischia di frenare gli appalti, dovrà essere svolta contestualmente alle procedure di approvazione del progetto, in modo da non incidere sul cronoprogramma dell’opera.

Infine, ma non ultima, la salvaguardia del “made in Italy”: tra i criteri di valutazione dell’offerta è previsto come premiale il valore percentuale dei prodotti originari italiani o dei paesi UE, rispetto al totale. Una tutela per le forniture italiane ed europee dalla concorrenza sleale di Paesi terzi. Le stazioni appaltanti possono indicare anche i criteri di approvvigionamento dei materiali per rispondere ai più elevati standard di qualità. Tra i criteri premiali la valorizzazione delle imprese, che abbiano sede nel territorio interessato dall’opera.

Il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, è abrogato dal 1° luglio 2023.

Formato: pdf
Pagine: +380
Ed.: 5.0 2023
Pubblicato: 29/11/2023
Autore: Ing. Marco Maccarelli
Editore: Certifico s.r.l.
Lingue: Italiano
ISBN:  978-88-98550-09-8
Abbonati: Costruzioni/2X/3X/4X/Full/Full Plus

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