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Guida normativa quadri elettrici | CEI 121-5

Guida normativa CEI 121 5

Guida normativa quadri elettrici | CEI 121-5

ID 9668 | Rev. 1.0 del 20.04.2024

Il Documento, estratto dalla Guida CEI 121-5:2015 + V1:2019, fornisce una guida alla norme e alla legislazione applicabile ai quadri elettrici di bassa tensione, in relazione alle Figure che hanno la responsabilità dell'applicazione delle normative e alla definizione delle loro competenze. La Guida CEI 121-5 riporta vari esempi di procedure tecnico-amministrative per un quadro elettrico in relazione a quale soggetto competono gli obblighi di cui al DM 37/2008 e quelli delle Direttive BT, EMC, ATEX.

Guida CEI 121-5
Guida alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa tensione e riferimenti legislativi

Ed. 2015
EC1:2016
V1:2019

La presente Guida, preparata da un gruppo di esperti del CEI, fornisce i criteri per facilitare la corretta applicazione della normativa dei quadri di bassa tensione ed evidenzia gli aspetti principali e/o critici per l'applicazione delle Norme.

La Guida è rivolta a tutti gli operatori del settore: committenti, progettisti, costruttori, installatori, verificatori e utilizzatori. Essa non ha lo scopo o la pretesa di sostituire le norme considerate, che rimangono i documenti di riferimento fondamentali. Sono prese in considerazione le tematiche legislative riguardanti i quadri di bassa tensione, evidenziati i principali cambiamenti rispetto alle Norme CEI 17-13 ed inseriti due esempi di realizzazione di quadri di distribuzione con allegata tutta la documentazione necessaria per la progettazione, costruzione, realizzazione, verifica e messa in servizio dei quadri: fronte quadro, schemi, dati di ingresso, dichiarazioni di conformità, verifiche di progetto con i calcoli per la verifica delle sovratemperature ed il collaudo del quadro. Infine sono indicate le istruzioni per la messa in servizio e la manutenzione.

La Guida segue l'impostazione della serie di Norme CEI EN (IEC) 61439 e dedica spazio alle altre Norme del Sottocomitato 121B relative agli involucri vuoti, all'arco interno e alla prova di riscaldamento, oltre alla Norma nazionale CEI 23-51 sui quadri di distribuzione per impianti domestici e alla Norma CEI EN 60204-1 sull'equipaggiamento elettrico delle macchine per le prescrizioni che contiene sui quadri per macchina. Sono inoltre riportate informazioni relative al mercato nordamericano e una serie di quesiti con relativa risposta. La presente Guida sostituisce completamente la Norma CEI 17-70:1999-04.

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Conformità Impianti

Il DM 37/2008 impone all’installatore di sottoscrivere, per ogni impianto realizzato, una Dichiarazione di Conformità alla regola d’arte e di allegare una relazione con le tipologie dei materiali utilizzati. È quindi conveniente per l’installatore fare riferimento alle norme CEI, sia per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione dell’impianto, sia per quanto riguarda i componenti utilizzati.

L’installatore che ha scelto quadri di bassa tensione conformi alla Norma CEI EN IEC 61439-1e alla parte specifica, deve riportare nella relazione allegata alla dichiarazione di conformità dell’impianto:

- Modello, tipo o sigla, del quadro;
- Nome del costruttore del quadro;
- Copia della dichiarazione di conformità del quadro alla norma applicata.

L’installatore è responsabile della rispondenza dei prodotti componenti l’impianto alle norme che vi vengono citate.

Nel caso della Norma CEI EN IEC 61439-1 il “costruttore del quadro” si assume la responsabilità del prodotto finito e vi appone la targa con i propri dati e con le informazioni tecniche richieste dalla norma stessa. Lo stesso è responsabile della “certificazione” (verifica di conformità) del quadro secondo la norma applicabile, e può (e deve) avvalersi delle informazioni relative alle verifiche eseguite sul progetto del quadro (o sistema) originale da parte del costruttore originale. Il costruttore del quadro dovrà farsi carico anche dell’esecuzione delle prove individuali che, in ottemperanza alla norma, dovranno essere eseguite su ogni esemplare realizzato.

La Norma CEI EN IEC 61439-1, inoltre, ammette che alcune fasi del montaggio dei quadri vengano eseguite fuori dall’officina del costruttore, purché questo sia realizzato secondo le sue istruzioni.

Ciò è in accordo con lo spirito della norma che tende a conferire al quadro elettrico di bassa tensione le caratteristiche di prodotto industrializzato che si traducono poi in significativi vantaggi per l’utilizzatore finale, non ultimo quello della maggiore affidabilità e del conseguente aumento del livello di sicurezza ottenibile.

L’installatore, nel caso in cui sia anche il costruttore del quadro, è dunque autorizzato dalla norma ad utilizzare prodotti commercializzati in forma di pezzi sciolti da comporre correttamente per la costruzione del quadro adatto, volta per volta, allo specifico impianto.

L’utilizzazione di questo tipo di prodotto pone, inoltre, il problema della suddivisione (condivisione) di responsabilità nel garantire la rispondenza alla norma del quadro realizzato. Infatti, né il costruttore dei pezzi sciolti (per la norma: costruttore originale), né l’assemblatore del quadro (per la norma: costruttore del quadro) hanno la possibilità di controllare completamente l’iter di realizzazione del quadro e di garantirne quindi la rispondenza alla norma.

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Procedure tecnico-amministrative

La Guida CEI 121-5 riporta vari esempi di procedure tecnico-amministrative per un quadro elettrico  in relazione a quale soggetto compete mettere la targa (con nome e matricola), apporre la marcatura CE, compilare la dichiarazione CE di conformità che allega e archivia col fascicolo tecnico del quadro, compilare la dichiarazione di conformità per il DM 37/2008  (ex Legge 46/90) che comprende il quadro da consegnare al committente, produrre la documentazione tecnica (schemi) e le informazioni relative all’apparecchiatura (dati di targa, uso e manutenzione, ecc.) (Vedi Tabella 4)

Figure giuridiche

Il committente: è il cliente che acquista ed utilizza il quadro richiesto e la relativa installazione. Il committente dovrà scegliere un’impresa installatrice tra quelle abilitate alla quale affiderà l’intervento e da questa riceverà a fine lavori la Dichiarazione di Conformità secondo il DM 37/2008 , oltre ai fascicoli d’uso e manutenzione. Il committente dovrà poi farsi carico di un corretto uso, dei controlli periodici funzionali e della manutenzione.

Il progettista: con il DM 37/2008 tutti i nuovi impianti devono essere progettati. Per gli impianti “semplici” il progetto coincide sostanzialmente con lo schema unifilare dell’impianto. Per gli impianti “complessi” il progetto dell’impianto è redatto, per esempio secondo la Guida CEI 0-2, con schemi topografici, uni-multipolari, funzionali, relazioni e ovviamente i calcoli di dimensionamento.

Ai nostri scopi, sono definibili due figure di progettista funzionalmente diverse, quella dell’impianto (è codificata dal DM 37/2008 ) e quella del quadro (è identificata nella figura del costruttore del quadro).

Il progettista dell’impianto, sulla base delle indicazioni del committente, conoscendo la destinazione d’uso del quadro, propone il generico schema elettrico, calcola le correnti impiantistiche (Ie, IN, Iz), comunica al quadrista la Icc e/o la Icp, decide la protezione dalle sovracorrenti, stima le dimensioni massime del quadro, fissa il grado IP, sceglie gli apparecchi e comunica le dimensioni indicative del quadro, avendo verificato la disponibilità dello spazio e la logistica riguardo al trasporto, movimentazione e fissaggio. In pratica, il progettista dell’impianto è responsabile della corretta integrazione del quadro, inteso come apparecchiatura chiusa, all’interno dell’ambiente e dell’impianto elettrico utilizzatore.

L’installatore: è il costruttore dell’impianto elettrico fisso (quadri, condutture, apparecchi utilizzatori, prese, lampade, ecc.). Come detto, l’installatore impiantista non ha un diretto coinvolgimento nel quadro, deve integrarlo nell’impianto alla stregua di un componente. Per inserirlo, dovrà attestare alle barre o alle morsettiere le linee di entrata, le linee di uscita e la circuiteria ausiliaria e di controllo prevista. Quindi verificherà la targa e la marcatura CE e, se del caso, riceverà dal costruttore-fornitore le documentazioni d’uso e manutenzione, che poi trasmetterà all’utilizzatore-gestore finale, insieme a tutte le altre in allegato alla Dichiarazione di Conformità (DM 37/2008 ).

Nella Dichiarazione, consegnata a fine lavori, il quadro sarà riportato sugli schemi elettrici o sul progetto “as-built” dell’impianto e nell’elenco dei materiali installati.

Nel caso di piccoli quadri e centralini, che l’installatore generalmente realizza direttamente in loco o nella sua officina, l’installatore diventa anche costruttore del quadro. Si tratta di allestimenti semplici ove per soddisfare la regola dell’arte è sufficiente la conformità alla Norma CEI 23-51, pensata proprio per semplificare il lavoro nel caso di tipologie di quadri di limitata complessità e potenza. Come noto, questa Norma ha valenza tecnica e giuridica sull’intero territorio nazionale e arriva a coprire utenze di media taglia, anche trifasi, fino a 125 A e a 400 V.

Sintesi normativa

Nelle Tabelle 1 e 2 le norme e principali Leggi e Direttive che interessano i quadri elettrici, inoltre in Tabella 3 riporta importanti definizioni e suddivisioni di competenze previste dalla Norma CEI EN 61439-1. Nella Tabella 4 sono riportati Esempi di procedure tecnico-amministrative per un quadro elettrico con le competenze dei vari soggetti.

Tabella 1 - Norme e tipologie di quadri

Tabella 1 guida normativa

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Tabella 3 - Definizione e suddivisione delle competenze

Tabella 3 guida normativa

(*) NOTA Il costruttore del quadro può anche essere il Quadrista o l’Assemblatore.
 
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Tabella 4 - Esempi di procedure tecnico-amministrative per un quadro elettrico con le competenze dei vari soggetti (tabella modificata da Variante V1;2019)
 
Tabella 4 guida normativa

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