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Lavori su impianti elettrici: Procedura organizzativa CEI 11-27

CEI 11 27 2021 Procedura

Lavori su impianti elettrici: Procedura organizzativa CEI 11-27

ID 2841 | Rev. 2.0 del 25.10.2021 / Documento di lavoro in allegato

La procedura è stata redatta basandosi su quanto prescritto dalla norma tecnica CEI 11-27:2021 al fine di ottemperare agli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08 Testo Unico Sicurezza CAPO III - Impianti ed apparecchiature elettriche.

La procedura, pertanto, si applica alle operazioni ed alle attività di lavoro sugli impianti elettrici, ad essi connessi e vicino ad essi.

Non si applica ai lavori eseguiti a distanza maggiore o uguale di DA9 da parti attive in tensione non protette o non sufficientemente protette, come nei capitoli seguenti viene rappresentato.

Zone di lavoro elettrico

Indice

1. Premessa
2. Definizioni
3. Requisiti formativi per PES e PAV
4. Tipologie procedure
5. Procedure di esercizio
5.1 Manovre di esercizio
5.2 Controlli funzionali
5.3 Prove
5.4 Ispezione
6. Procedure di lavoro
6.1 Pianificazione
6.2 Prescrizioni specifiche riguardo alle condizioni atmosferiche
6.3 Prescrizioni in caso di induzione o trasferimento del potenziale di terra
6.4 Prescrizioni in caso di lavori all’aperto
6.5 Prescrizioni in caso di lavori all’interno
6.6 Lavori fuori tensione
6.7 Lavori sotto tensione in bassa tensione (categorie 0 e I)
6.8 Metodi di lavoro in bassa tensione
6.9 Modalità operative
6.10 Organizzazione del lavoro
6.11 Lavori in prossimità di parti attive
7. Procedure di manutenzione
7.1 Sostituzione Fusibili
7.2 Sostituzione lampade ed accessori
7.3 Interruzioni temporanee
7.4 Termine dei lavori di manutenzione
9. Ulteriori informazioni per il lavoro in sicurezza
9.1 Esempio dei livelli di responsabilità
9.1.1 Schema generale
9.1.2 Abitazione
9.1.3 Piccola azienda o artigiano
9.1.4 Grande azienda industriale
10. Moduli
10.1 Delega del ruolo operativo di responsabile dell’impianto da URI a RI ai sensi della norma CEI 11-27 art. 4.11 24
10.2 Piano di lavoro
10.3 Piano di intervento
10.4 Consegna e restituzione impianto
10.5 Restituzione impianto
10.6 Scheda per interventi ripetitivi che può sostituire il piano d’intervento

[...]

3. Requisiti formativi per PES e PAV

Livello 1A – Conoscenze teoriche

- Conoscenza delle principali disposizioni legislative in materia di sicurezza elettrica con particolare riguardo ai principi ispiratori del Decreto Legislativo 81/08 e s.m.i. come chiave d’interpretazione della cultura della sicurezza;

- conoscenza delle prescrizioni:

- - della Norma CEI EN 50110-1 e della presente Norma per gli aspetti comportamentali;
- -di base delle Norme CEI EN 61936-1 (CEI 99-2) e CEI EN 50522 (CEI 99-3) per impianti AT e MT, e CEI 64-8 per gli aspetti costruttivi dell’impianto utilizzatore in BT;
- - di eventuali norme pertinenti alla tipologia impiantistica su cui dovrà operare;
- - nozioni circa gli effetti dell’elettricità (compreso l’arco elettrico) sul corpo umano e cenni di primo intervento di soccorso;

- attrezzatura e DPI: impiego, verifica e conservazione;

- le procedure di lavoro generali e/o aziendali; le responsabilità ed i compiti del RI e del PL; la preparazione del lavoro; la documentazione; le sequenze operative di sicurezza; le comunicazioni; il cantiere;

Il livello 1A deve prevedere anche gli aspetti teorici di cui al livello 1B.

Livello 1B – Conoscenze e capacità per l’operatività

Oltre alle metodologie di lavoro richieste per l’attività, specifiche di ogni azienda, la formazione pratica deve riguardare almeno i seguenti aspetti:

- definizione, individuazione, delimitazione della zona di lavoro;
- apposizione di blocchi ad apparecchiature o a macchinari;
- messa a terra e in cortocircuito;
- verifica dell’assenza di tensione;
- valutazione delle condizioni ambientali;
- modalità di scambio delle informazioni;
- uso e verifica dei DPI previsti nelle disposizioni aziendali;
- apposizione di barriere e protezioni;
- valutazione delle distanze;
- predisposizione e corretta comprensione dei documenti specifici aziendali, equivalenti ad es. al Piano di lavoro, ai documenti di consegna e restituzione impianto, ecc.

L’azione formativa si sviluppa comprendendo

- corsi frontali o a distanza per le parti teoriche;
- addestramento operativo, simulazioni, affiancamento e/o altre iniziative utili al raggiungimento dello scopo.

Tutte le attività formative svolte devono essere documentate e devono prevedere momenti di valutazione dei risultati raggiunti.

La durata e l’ampiezza dell’attività formativa dipendono da vari fattori, tra cui si evidenziano la preparazione scolastica, l’esperienza pregressa e la complessità dei lavori che dovranno essere svolti. In particolare, la complessità dovrà essere definita dal datore di lavoro e indicata al soggetto formatore per la preparazione dei contenuti e della durata dei corsi

Si raccomanda, comunque, una durata minima per la preparazione teorica (livello 1A) non inferiore alle 10 h.

La formazione, o parte di essa, può essere svolta sia all’interno sia al di fuori dell’azienda di appartenenza, purché il soggetto formatore sia in possesso delle necessarie conoscenze professionali.

La formazione deve essere aggiornata con cadenza almeno quinquennale per un numero di ore non inferiore a quattro, trattando argomenti relativi l’ambito specifico del lavoro elettrico dei discenti.

Per l’esecuzione di lavori sotto tensione in BT è richiesta una formazione specifica trattata nella parte dedicata a tali lavori.

[...]

4. Tipologie procedure

Come indicato nella norma tecnica CEI 11-27 le procedure vengono distinte in 3 tipologie principali:

a. PROCEDURE DI ESERCIZIO
b. PROCEDURE DI LAVORO
c. PROCEDURE DI MANUTENZIONE

[...]

5.2 Controlli funzionali

I controlli funzionali devono essere eseguiti mediante “misure” dei dati fisici all’interno di impianti elettrici.

Le misure in presenza di rischio elettrico devono essere eseguite solo da PES o PAV o, escluse le misure nei lavori sotto tensione, da PEC solo se sorvegliate da PES o PAV.

Quando si effettuano misure su impianti elettrici, si devono usare strumenti di misura adeguati e sicuri, costruiti in conformità alle Norme di prodotto specifiche. Tali strumenti devono essere controllati prima dell’uso e, se necessario, dopo l’uso.

Tipo misura 1

- Il quadro aperto presenta un grado di protezione verso le parti attive ≥ IPXXB.
- Tenendo conto del tipo di puntali impiegati (dimensioni e forma della punta di contatto nuda) e della distanza delle parti attive tra di loro e verso le masse, non c’è rischio di contatto accidentale, né di cortocircuito accidentale.

Tipo di misura 1

[...]

D. Esclusioni dai lavori sotto tensione

Le seguenti operazioni eseguite sugli impianti elettrici o apparecchiature in tensione anche superiori a 1000  V  in  c.a. e 1500  V  in  c.c., realizzati  nel  rispetto  delle  relative  norme  tecniche,  purché  si  usino  attrezzature  e  procedure  conformi  alle  norme  tecniche  ed  il  personale  sia  adeguatamente  formato  e  addestrato non costituiscono lavori sotto tensione regolati nella norma CEI 11-15:

- manovra degli apparecchi di sezionamento, di interruzione e di regolazione e dei dispositivi fissi di messa a terra ed in cortocircuito, nelle normali condizioni di esercizio;
- manovra mediante fioretti isolanti degli apparecchi sopraelencati, nelle normali condizioni di esercizio;•uso di rivelatori e comparatori di tensione, costruiti ed impiegati nelle condizioni specificate dal costruttore o dalle stesse norme di prodotto;
- uso di rilevatori di distanze isolanti nelle condizioni previste di impiego;
- lavaggio di isolatori effettuato da impianti fissi automatici o telecomandati; •utilizzo di dispositivi mobili di messa a terra ed in cortocircuito;
- lavori nei quali si opera su componenti che fanno parte di macchine o apparecchi alimentati a tensione non superiore a 1000 V in c.a. anche se funzionanti a tensione superiore.

Non costituisce altresì lavoro sotto tensione l'uso di apparecchi ed attrezzi durante le operazioni attinenti a prove, ricerca guasti, ecc., tecnicamente eseguibili soltanto in assenza di messa a terra e in cortocircuito di parti attive messe fuori tensione,  a condizione che vengano adottate, a seguito di un'analisi del rischio, procedure (o metodi) di prova,  finalizzate a prevenire che le predette parti attive siano rimesse in tensione da ogni possibile sorgente di alimentazione (vedi anche par. 5.3.2).

[...]

9.1.4 Grande azienda industriale

Classificazione URI): datore di lavoro o staff esecutivo o incaricati della responsabilità complessiva degli impianti elettrici

Classificazione RI): persona designata a svolgere il ruolo di responsabile di un impianto elettrico durante le attività lavorative

Classificazione PL): capo di una squadra della propria azienda o di una società terza

Classificazione Addetti al lavoro): componenti la squadra di lavoro

[...]

10.4 Consegna e restituzione impianto

Modulo consegna e restituzione impianto

[...] Segue in allegato

Formato: pdf/doc
Pagine: 32

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Copiabile/stampabile: SI

Fonti
D.Lgs. 81/08
CEI 11-27:2021

Certifico Srl - IT | Rev. 2.0 2021
©Copia autorizzata Abbonati 

Matrice Revisioni

Rev.  Data Oggetto Autore
2.0 25.10.2021 Aggiornamento CEI 11-27:2021 Certifico Srl
1.0 30.03.2021 Aggiornamento formato grafico Certifico Srl
0.0 03.03.2017 --- Certifico Srl

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