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XXII Rapporto sulla sicurezza delle scuole 2024

XXII Rapporto sulla sicurezza delle scuole   Cittadinanzattiva 2024

XXII Rapporto sulla sicurezza delle scuole 2024 / Cittadinanzaattiva (Dati 2022)

ID 22693 | 08.10.2024 / In allegato

Da settembre 2023 sono stati 69 i crolli che hanno interessato le scuole, numero mai raggiunto negli ultimi 7 anni: di questi 28 si sono verificati nelle regioni del Sud e nelle Isole, così come in quelle del Nord (40,5%), 13 nelle regioni del Centro (19%). In molti casi eventi preannunciati da segnali visibili ma sottovalutati.

Sempre elevato il numero degli edifici scolastici che non possiede il certificato di agibilità (59,16%) né quello di prevenzione incendi (57,68%); senza collaudo statico il 41,50% (i dati fanno riferimento al 2022, ultimi resi disponibili sull’Anagrafe dell’edilizia scolastica).

Piccoli passi in avanti - ma ancora insufficienti se si considera che, su 40.133 edifici scolastici, 2.876 sono collocati in zona a rischio 1 e 14.467 in zona a rischio 2 - si riscontrano rispetto agli interventi di adeguamento e miglioramento sismici: poco più del 3% ha avuto interventi di questo tipo, e l’11,4% è stato progettato secondo la normativa antisismica.

In merito allo stato manutentivo degli edifici, circa il 64% dei 361 docenti intervistati da Cittadinanzattiva rileva la presenza di fenomeni dovuti alla inadeguata o assente manutenzione, prime fra tutte infiltrazioni di acqua (40,1%), distacchi di intonaco (38,7%), tracce di umidità (38,2%). La metà degli intervistati (50,8%) ha segnalato situazioni di inadeguatezza rispetto alla sicurezza e ha riscontrato un intervento a seguito della propria segnalazione. Riguardo alle prove di emergenza ben il 92% dichiara di aver partecipato mentre l’8% sostiene che non siano state effettuate. In prevalenza le prove hanno riguardato l’incendio (79%) e il rischio sismico (70%), mentre l’alluvione ed il rischio vulcanico restano fanalino di coda (rispettivamente 5% e 1%), nonostante la frequenza crescente dei fenomeni disastrosi provocati dalle alluvioni e dal cambiamento climatico.

I dati emergono dal XXII Rapporto presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva. Il materiale integrale è disponibile sul sito www.cittadinanzattiva.it.

Cambiare il calendario scolastico? Si può se… si investe su palestre, mense, spazi verdi e sugli impianti di condizionamento e ventilazione. Ad oggi, questi ultimi sono troppo pochi, appena nel 6% (3.967) delle sedi scolastiche. La regione Marche è la più virtuosa (26,4%), seguita da Sardegna (15,7%) e Veneto (9,7%); in fondo il Lazio con appena l’1,6% di scuole che ne è dotato. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha subìto tagli rilevanti per quanto riguarda gli asili nido: il Piano prevedeva una spesa di 4,6 miliardi per 264.480 nuovi posti ma, dopo la revisione del Governo, la cifra è scesa a 3,245 miliardi per 150.480 posti; stessa cosa per la costruzione di nuove scuole, da 195 a 166. La causa principale di questa revisione è stata motivata con l’aumento dei costi di costruzione. Lo stesso è accaduto con la ristrutturazione, sostituzione/ricostruzione, messa in sicurezza, adeguamento o miglioramento sismico e riqualificazione energetica degli edifici; le risorse ammontano a 4,399 miliardi di euro, quasi 500 milioni in più rispetto ai 3,900 mld iniziali, ma che serviranno per sistemare meno edifici rispetto a quelle previsti inizialmente. Palestre e mense sono previste, ma molto al di sotto del fabbisogno effettivo. Siamo molto preoccupati per la riduzione degli interventi, soprattutto sui nidi, che non riusciranno a colmare i gap esistenti nei territori che più ne necessitano né a raggiungere gli obiettivi europei, ancora più lontani. È evidente che sin d’ora bisogna guardare al post PNRR, con l’utilizzo di fondi ordinari nazionali ed europei, per garantire il funzionamento delle nuove strutture (in particolare nidi e scuole dell’infanzia), per investimenti mirati (es. climatizzatori) e per assicurare continuità dei fondi all’edilizia scolastica”, commenta Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva.

Scuole inclusive: ancora tanto da fare per studenti con disabilità e di origine straniera

Nell’anno scolastico 2022/23 sono 311.201 gli alunni con disabilità (4,4%), in aumento rispetto al precedente in cui erano 290.089. Solo il 40%delle scuole risulta accessibile per gli studenti con disabilità motoria.La situazione è ancora più grave per gli alunni con disabilità sensoriali, per i quali le segnalazioni visive sono presenti nel 17% delle scuole mentre mappe a rilievo e percorsi tattili sono presenti nell’1,2%.

Aumentano gli studenti con cittadinanza non italiana, anche nei nidi: nell’anno scolastico 2023 – 2024 sono 869.336 gli studenti (su 7.194.400) con cittadinanza non italiana (12%), in aumento rispetto all’anno precedente.

“La presenza di studenti con cittadinanza non italiana è ormai un fatto strutturale che impone la revisione della legge sulla cittadinanza per dare pieno riconoscimento a bambini/e, ragazzi/e che nascono o arrivano da piccoli nel nostro Paese. È straordinario il numero di firme che in pochi giorni si è riusciti a raggiungere per il referendum abrogativo, che Cittadinanzattiva sostiene sin dall’inizio per proseguire un impegno che nasce con la nostra campagna Obiettivo cittadinanza.. Invitiamo i cittadini che ancora non hanno firmato, a farlo in queste ore per superare il traguardo delle 500 mila firme entro il 30 settembre. Ce lo chiedono gli italiani giovani e meno giovani che da anni sono nel nostro Paese e studiano e vivono accanto ai nostri ragazzi e ragazze”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.

DUE FOCUS SU ASILI NIDO E UNIVERSITA’

Asili nido: meglio manutenuti rispetto alle altre scuole, peccano sul fronte dell’adeguamento sismico. Attraverso l’invio di una istanza di accesso civico ai 110 Comuni capoluogo di provincia, ai 15 Municipi di Roma e alle 10 Municipalità di Napoli, Cittadinanzattiva ha promosso una indagine civica per valutare le condizioni strutturali degli asili nido, Hanno risposto 51 Amministrazioni comunali su 110. I dati riguardano 887 asili nido.

Certificazioni e manutenzione. I dati descrivono una situazione migliore rispetto a quella degli edifici scolastici per la prevenzione incendi (75% dei nidi ne è in possesso), la conformità degli impianti (81%) e la certificazione igienico-sanitaria (74%). Così pure per l’agibilità/abitabilità, presente nel 66% dei nidi ed il collaudo statico, effettuato per il 51%.

Elevata la percentuale di nidi nei quali sono stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria, 81%, indice di una costante attenzione da parte dei Comuni; più bassa ma significativa la percentuale di quelli oggetto di manutenzione straordinaria: 39%.

Rischio sismico. Su questo fronte i nidi presentano una situazione meno rosea rispetto alle altre tipologie di scuole: fra strutture che hanno realizzato interventi di miglioramento e adeguamento e strutture che sono state costruite secondo la normativa sismica, si arriva al 13% di nidi “a prova di rischio sismico”, contro il 17% degli edifici scolastici statali pubblici.

Mensa e spazi verdi. La mensa è interna in quasi tutti i nidi (93%); il servizio è appaltato all’esterno nel 59% dei casi. Sono previste diete speciali ovunque. La gran parte dei nidi dispone di un cortile o di uno spazio verde attrezzato (80%) che, nell’87% dei casi risulta dotato di recinzione esterna.

Sistemi di video sorveglianza. Il 5% dei nidi ha sistemi di video sorveglianza interni e il 10% sistemi di videosorveglianza esterni. Tali provvedimenti sono messi in atto per scoraggiare le numerose incursioni notturne vandaliche ma anche a seguito degli episodi per fortuna occasionali di maltrattamenti o violenze nei confronti dei piccoli utenti.

Università: sedi accessibili in larga misura agli studenti con disabilità. Mancano aule

Cittadinanzattiva ha avviato un secondo monitoraggio civico sperimentale in 22 sedi universitarie di 7 città: Bologna, Cagliari, Pisa, Napoli, Salerno, Campobasso, Isernia.

Accessibilità. Il percorso di ingresso risulta praticabile alle persone con disabilità motoria in quasi tutte le strutture esaminate (19), mentre posti auto riservati nel cortile o nel parcheggio, sono assenti in 5 di esse. L’ascensore è presente in 21 sedi monitorate e risulta funzionante, adatto al trasporto di una carrozzina e con pulsantiere alla portata di una persona in carrozzina.

Sicurezza e igiene. Distacchi di intonaco, presenza di umidità e altri segni di fatiscenza sono presenti soprattutto su pareti e soffitti dei corridoi e dei bagni di 8 sedi monitorate, e, in misura minore, in alcune aule. All’interno dei bagni sono presenti quasi ovunque il sapone per le mani, gli asciugamani, la carta igienica e gli scopini dei WC.

Aule, cortili ed altri spazi per gli studenti. Le aule non sempre sono adeguate al numero degli studenti, così come le sedute che, in alcune aule di 13 facoltà, non sono neanche in buone condizioni. Al contrario di quanto avviene negli istituti scolastici, 18 delle 22 sedi monitorate dispongono, in quasi tutte le aule, di sistemi di aerazione o ventilazione e, in 16, di sistemi antincendio. Ben 17 dispongono di un cortile, quasi sempre dotato di buona pavimentazione (16 casi) o di recinzione (13 casi), in 14 sono presenti spazi verdi ben curati. In 5 sedi il cortile risulta ingombro di materiali. Oltre alle aule e ai cortili, gli studenti delle sedi monitorate hanno a disposizione altri spazi: l’aula magna in 17 sedi universitarie, biblioteche in 14 sedi, sale studio in 19, aree relax in 6, aree pasti in 11.

Il contest fotografico. Da oggi è possibile partecipare a SCATTI DI SICUREZZA, un contest fotografico promosso da Cittadinanzattiva e rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Il tema è la sicurezza strutturale ed interna degli edifici scolastici e tutto ciò che è legato alla prevenzione e alla gestione dei rischi naturali presenti sui propri territori. L’obiettivo: coinvolgere direttamente gli studenti, in piccoli gruppi o classi, sul tema rappresentandolo attraverso foto di denuncia, corredate da slogan - messaggio, di situazioni di insicurezza mai risolte o anche di situazioni positive che evidenzino una buona pratica messa in atto, o attività di prevenzione, realizzate a scuola o sul territorio circostante.

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