Emendamento di Doha del Protocollo di Kyoto / Allegato
ID 17324 | 11.08.2022 / In allegato
- Doha amendament to the Kyoto Protocol EN
- Emendamento DOHA al Protocollo di Kyoto IT
Le Parti del Protocollo di Kyoto hanno adottato un emendamento al Protocollo di Kyoto con la decisione 1/CMP.8 in conformità con gli articoli 20 e 21 del Protocollo di Kyoto, nell'ottava sessione della Conferenza delle Parti che funge da riunione delle Parti al Protocollo di Kyoto (CMP) tenutosi a Doha, in Qatar, l' 8 dicembre 2012.
Il 21 dicembre 2012, questo "Emendamento di Doha" è stato diffuso dal Segretario Generale delle Nazioni Unite in qualità di depositario di tutte le Parti del Protocollo di Kyoto. È possibile trovare la notifica del depositario qui.
Ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 7, e dell'articolo 20, paragrafo 4, del Protocollo di Kyoto, l'emendamento è subordinato all'accettazione delle Parti del Protocollo di Kyoto.
Conformemente all'articolo 20, paragrafo 4, del Protocollo di Kyoto, l'emendamento entra in vigore per le Parti che lo abbiano accettato il novantesimo giorno successivo alla data di ricezione da parte del Depositario di uno strumento di accettazione da parte di almeno tre quarti delle Parti del Protocollo di Kyoto. Ciò significa che per l'entrata in vigore dell'emendamento sono necessari un totale di 144 strumenti di accettazione (esclusa l'Unione Europea).
Note
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Ratifica EU / IT
L’UE ha approvato l’emendamento di Doha con la Decisione 2015/1339/UE (GU L 207 del 4.8.2015).
L’Italia ha ratificato l’emendamento di Doha con la Legge 3 maggio 2016, n.79 (GU 121 del 25.05.2016).
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Sintesi obiettivi
Trattato | Periodo d’impegno | Riduzione emissioni UE |
Protocollo di Kyoto (COP3) | 2008-2012 | UE_15 dell’8% (1990) |
Emendamento di Doha (COP18) | 2013-2020 | UE_27 del 20% (1990) |
Il Protocollo di Kyoto: il secondo periodo d’impegno 2013-2020
Nel 2012, è stato raggiunto un accordo tra le Parti circa la prosecuzione del protocollo di Kyoto attraverso l’emendamento di Doha, che fissa impegni di riduzione dei Paesi industrializzati per il periodo 2013-2020. L’Italia ha depositato il proprio strumento di ratifica il 18 luglio 2016.
L’Emendamento di Doha è entrato in vigore il 31 dicembre 2020, con 147 Paesi che lo hanno ratificato. Gli Stati Membri dell’Unione Europea hanno informato6 il segretariato UNFCCC di voler adempiere ai propri impegni relativi al secondo periodo d’impegno del Protocollo di Kyoto congiuntamente. Il Consiglio Europeo nella primavera del 2007 aveva sancito la necessità che l’Unione avviasse una transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio attraverso un approccio integrato tra le politiche attuate per la riduzione dei gas a effetto serra e le politiche energetiche.
Il Consiglio si è, pertanto, impegnato a raggiungere, entro il 2020, i seguenti obiettivi:
- riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra del 20% rispetto ai livelli del 1990;
- riduzione dei consumi energetici del 20% rispetto allo scenario business as usual;
- produzione di energia da fonti rinnovabili pari al 20% dei consumi energetici dell’Unione europea;
- uso dei biocombustibili per il 10% della quantità di combustibile utilizzato nel settore dei trasporti.
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Per approfondimenti si veda news: Il protocollo di Kyoto
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