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Rapporto annuale certificazione energetica degli edifici | ENEA 2021

Rapporto la certificazione energetica degli edifici ENEA 2021

Rapporto annuale certificazione energetica degli edifici | ENEA 2021

ID 15232 | 16 Dicembre 2021

La seconda edizione del Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, risultato della collaborazione tra ENEA e CTI (Comitato Termotecnico Italiano), fotografa l’evoluzione delle prestazioni energetiche del parco edilizio nazionale allo stato 2020, attraverso l’analisi di circa un milione di Attestati di Prestazione Energetica (APE) trasferiti dai catasti energetici di 17 Regioni e 2 Province Autonome nel Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica nazionale SIAPE).

Oltre all'arricchimento della base dati degli APE, un importante risultato di questo ultimo anno è stata la pubblicazione online del Portale SIAPE, ulteriore strumento di divulgazione sui temi della certificazione e dell’efficienza energetica del parco edilizio nazionale, a supporto di cittadini, professionisti, imprese e Pubbliche Amministrazioni.
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L’anno 2020 è stato un periodo di importanti novità per la riqualificazione energetica degli edifici a livello nazionale: è stata introdotta la misura di incentivazione del Superbonus 110%, è stata recepita la EPBD III (Energy Performance of Building Directive) attraverso del D.Lgs. 48/2020, che ha modificato il D.Lgs. 192/2005, ed è stata pubblicata la STREPIN (STrategia per la Riqualificazione Energetica del Parco Immobiliare Nazionale) all’inizio del 2021.

La spinta verso la riqualificazione energetica degli edifici è tra gli aspetti con il quale il governo è riuscito a contenere la crisi economica nel settore edile dovuta alla pandemia di Covid-19, che ha investito l’Italia nella prima metà del 2020, a causa della quale sono state interrotte le principali attività inerenti al settore immobiliare (compravendite, nuove costruzioni, ristrutturazioni, ecc.) per diversi mesi. Inoltre, la qualità della vita domestica è stato un tema fortemente sentito nell’ultimo anno alla luce del maggior tempo di permanenza nelle proprie abitazioni, evidenziando i vantaggi che comporta vivere in un immobile efficiente e maggiormente confortevole.

Tuttavia, queste novità nel panorama dell’efficienza energetica degli immobili non hanno comportato variazioni dei requisiti tecnici dei parametri energetici per immobili nuovi o riqualificati, nonché della metodologia di calcolo e della procedura di redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), come conferma anche l'osservatorio privilegiato del CTI.

Il rimanere invariato della regolamentazione dell’APE permette, dunque, di approfondire ulteriormente le analisi e le valutazioni delle caratteristiche del patrimonio immobiliare nazionale nel presente Rapporto Annuale 2021 sulla Certificazione Energetica degli Edifici (di seguito “Rapporto 2021”), basato sui dati riferiti al 2020, consentendo dei confronti più attendibili e coerenti con gli anni passati. In particolare, viste le peculiarità del 2020, sia per i nuovi contesti normativi, che per la pandemia di Covid-19, la quale ha colpito indistintamente tutta la società, è interessante analizzare l’evoluzione dei dati registrati nel periodo 2019-2020, anche in riferimento a quanto evidenziato sul campione dati inerente al periodo 2016-2019, trattato nel Rapporto 20201.

Il 2020 è risultato un anno di novità anche legate al Sistema Informativo degli Attestati di Prestazione Energetica nazionale, il SIAPE, tra cui il notevole incremento di adesione tra le Regioni e le Province Autonome, passando dal collegamento di 9 Enti Locali2 all’aprile 2019 a 13 Enti Locali ad aprile 2021. Inoltre, a novembre 2020, l’ENEA ha pubblicato online il portale SIAPE, uno strumento pubblico e interattivo che permette agli utenti di svolgere analisi sui dati aggregati degli APE contenuti nel database nazionale, con la possibilità di ricerche mirate a livello regionale e provinciale, sulle classi e prestazioni energetiche degli immobili. L’obiettivo primario è quello di fornire una conoscenza approfondita del parco immobiliare nazionale, così da sviluppare una maggiore attenzione e interesse sul tema dell’efficienza energetica, strategico per la ripresa economica e per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo.

Come nel Rapporto 2020, le valutazioni sull’anno 2020 fanno riferimento alle informazioni inoltrate direttamente da Regioni e Province Autonome, attraverso apposite schede e questionari, incrementate, ove possibile, con i dati del SIAPE. Nonostante le evidenti novità che hanno influenzato l’anno passato, il nuovo campione di dati non ha portato evidenti cambiamenti nella distribuzione delle classi energetiche, degli indici di prestazione e degli altri parametri analizzati (motivazione, anno di costruzione, destinazione d’uso, ecc.), evidenziando dunque una relativa omogeneità delle caratteristiche degli immobili tra le

Regioni e le Province Autonome, rispetto alle analisi presentate nel Rapporto 2020.

L’emissione di APE per passaggi di proprietà e locazioni continua a caratterizzare la maggior parte del campione dati, mentre rimangono marginali le riqualificazioni energetiche e ristrutturazioni importanti.
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