Studio dei sistemi per il recupero dei vapori rifornimento autoveicoli
Min Interno / CSE 2001
Studio dei sistemi per il recupero dei vapori emessi durante le fasi di rifornimento degli autoveicoli e riconvogliamento degli stessi nei serbatoi interrati, con particolare esame dei sistemi di blocco erogazione in caso di ripresa di liquido nel circuito vapore
Introduzione
Il recupero dei vapori emessi durante le fasi di rifornimento degli autoveicoli ed il loro riconvogliamento nei serbatoi interrati, investe, come noto, il rispetto delle problematiche antinquinamento atmosferico espresse nel Decreto del Ministero dell’Ambiente del 16 Maggio 1996 ed altrettanto sicuramente le problematiche di sicurezza antincendio la cui validità viene riconfermata con l’obbligo da parte dell’esercente di rispettare il Decreto del Ministero dell’Interno del 31 luglio 1934. Ma per quello che è emerso in modo chiaro nello sviluppo del presente elaborato, per il fatto che si può verificare il caso che il contalitri segni un numero che non corrisponde al quantitativo effettivamente erogato, intervengono problemi di tutela dell’utente nei sui rapporti con l’esercente. Proprio il problema della tutela dell’utente viene in questi giorni evidenziato anche dai mass-media, suscitando curiosiosità e perplessità sui diversi possibili comportamenti scorretti di alcuni esercenti a causa di manipolazioni durante le operazioni di erogazione. E se è pur vero che molte di queste manipolazioni potrebbero essere evitate da un attento controllo da parte dell’utente, non sempre il danno per l’utente interviene con manifestazioni visibili.
Rispetto delle norme antincendio
Nel caso di regolare funzionamento del sistema, come si è visto non si verificano spandimenti di liquido infiammabile verso l’esterno. Presupponendo vari possibili inconvenienti individuati nel capitolo 5, paragrafo 5.2, potrebbero insorgere situazioni di rischio, con il verificarsi di spandimenti procurati non tanto per aspirazione da parte della pompa R.V. quanto per la sovrappressione causata dalla pompa del liquido non ancora fermata dal riposizionamento della pistola nell’apposito alloggiamento (il liquido all’interno della tubazione dei vapori resta a pressione superiore a quella atmosferica).
Rispetto delle norme antinquinamento
Nel caso di regolare funzionamento del sistema, come si è visto, non solo non si verificano spandimenti di liquido infiammabile verso l’esterno, ma il circuito recupero vapori è regolarmente efficiente. Nel caso in cui si manifestino i vari possibili inconvenienti individuati nel capitolo 5, paragrafo 5.2., che determinano la presenza di liquido nella pompa del vuoto, non vengono mantenute le prestazioni previste e quindi viene meno l’efficienza del sistema che deve essere superiore all’80%. Inoltre il verificarsi di spandimenti procurati dalla sovrappressione causata dalla pompa del liquido non ancora fermata dal riposizionamento della pistola nell’apposito alloggiamento, provoca inquinamento dei piazzali di servizio ed inquinamento atmosferico.
Rispetto della tutela dell’utente
Nei casi di danno per l’utente, non riscontrabile visivamente, derivati dai possibili inconvenienti che procurano il travaso di liquido nel circuito vapore, di cui al capitolo 5 paragrafo 5.2. e che ad ogni buon fine di seguito si riportano:
- greep del tubo coassiale interno;
- greep del ripartitore coassiale;
- degrado degli O.R. di tenuta in prossimità dei ripartitori coassiali;
- affaticamento del tubo coassiale interno per sollecitazioni dovute a piegatura o calpestamento;
- errati montaggi negli accoppiamenti;
- foratura accidentale di forma anche regolare della superficie della tubazione coassiale interna; ma che permettono al contalitri di misurare e segnalare alla testata contometrica un numero di litri che non corrisponde al quantitativo effettivamente erogato, è necessario che autorità preposte prevedano un controllo sicuro dei sistemi. Per tutto quanto sopra esposto, a maggior ragione, sarebbe necessario che autorità preposte prevedano un controllo sicuro dei sistemi, nel caso in cui si dovesse supporre l’eventualità che l’inconveniente per rottura del sistema recupero vapori fosse procurato.
Conclusioni
Dal presente elaborato si evince che tecnologicamente è possibile controllare ogni tipo di anomalia durante le fasi di erogazione e procurarne il blocco salvaguardando sia la sicurezza antincendio, sia la sicurezza antinquinamento, sia la tutela dell’utente.