Strage di Viareggio del 29 Giugno 2009: 10 anni dopo
Update 08.01.2021
Cassazione
Processo d'appello bis soltanto per il capo di imputazione relativo al disastro colposo. È quando ha disposto la quarta sezione penale della Cassazione nel processo sulla strage di Viareggio. Per Mauro Moretti, ex ad di Fs e Rfi, condannato in appello a 7 anni, e Michele Mario Elia, ex ad di Rfi condannato in secondo grado a 6 anni.
Cade l'aggravante relativa alla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e, per questo, il reato di omicidio colposo contestato agli imputati nel processo sulla strage è stato dichiarato prescritto.
I giudici della quarta sezione penale sono stati in camera di consiglio, dopo i 4 giorni di udienze celebrate lo scorso dicembre, per esaminare le decine di ricorsi presentati contro la sentenza d'appello pronunciata dai magistrati di Firenze nel giugno del 2019.
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Update 20.06.2019
Processo di Appello
La Corte di appello di Firenze ha condannato a 7 anni Mauro Moretti ex ad di Fs e di Rfi, imputato al processo per la strage di Viareggio avvenuta il 29 giugno 2009, quando il treno merci Trecate-Gricignano costituito da 14 carri cisterna contenenti gpl deragliò alla stazione della città toscana provocando 32 morti. Per Moretti, che in primo grado era stato condannato a 7 anni, la procura generale aveva chiesto 15 anni e 6 mesi. L'ex ad, che non era in aula al momento della lettura della sentenza, è stato condannato non solo come ex amministratore delegato di Rfi, ma anche come ex ad di Fs. Diversamente da quanto deciso in primo grado, quando il tribunale di Lucca aveva considerato la condanna solo rispetto alla sua funzione di amministratore delegato di Rfi.
Condannati a 6 anni Michele Mario Elia (ex ad di Rfi) e Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia). Per Elia la procura generale aveva chiesto in requisitoria 14 anni e 6 mesi (in primo grado era stato condannato a 7 anni e 6 mesi), mentre per Soprano 7 anni e 6 mesi. Assolto, invece, Giulio Margarita (ex dirigente della direzione tecnica di Rfi e oggi dirigente di Ansf, l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria) che in primo grado era stato condannato a 6 anni e sei mesi. Per lui il pg aveva chiesto 12 anni e sei mesi ma per i giudici "il fatto non sussiste". La sentenza di secondo grado è arrivata a nove giorni dal decimo anniversario della strage.
I giudici della corte di appello di Firenze in camera di consiglio hanno dovuto tener conto della prescrizione scattata nel maggio 2018 per i reati di incendio e lesioni plurime colpose contestati a numerosi imputati. La prescrizione in questo processo vale 6 mesi di sconto di pena. La stessa procura generale, nella requisitoria, aveva evidenziato l'obbligo legale di applicare la prescrizione in modo lineare a tutte le posizioni in caso di riforma della sentenza di primo grado. Mauro Moretti, ex ad di Fs ed Rfi, era intervenuto durante una delle udienze a cui ha assistito - quella dell'11 febbraio scorso - annunciando alla corte di volervi rinunciare. Confermata, poi, anche la sentenza di primo grado, emessa dal tribunale di Lucca, riguardo ai risarcimenti alle parti civili e le relative provvisionali, fra cui quelle per i familiari delle vittime. Anche Moretti, in solido con gli altri imputati dovrà risarcire le parti.
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Update 31 Gennaio 2017
Processo di 1° grado
Sentenza disastro ferroviario di Viareggio
Sette anni e mezzo dopo il disastro ferroviario costato la vita a 32 persone la decisione dei giudici di Lucca. Trentatrè gli imputati, condannati a 7 anni di carcere l’ex ad delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e quello di Rfi Michele Mario Elia.
Il tribunale di Lucca, dopo cinque ore di camera di consiglio e sette anni, ha condannato in primo grado 23 persone per reati diversi ma tutti legati a quella strage, anche se ha dimezzato le richieste dell’accusa. Condannati a 7 anni e 6 mesi i super manager Mauro Moretti e Michele Mario Elia, rispettivamente all’epoca dei fatti ex amministratore delegato di Ferrovie ed di Rfi.
L’accusa aveva chiesto per Moretti 16 anni e per Elia 15. Condannati i vertici delle reti ferroviarie italiani ma anche i manager delle Gatx, la società tedesca proprietaria del carro deragliato azienda responsabile della manutenzione dei carri cisterna. Mauro Moretti, secondo quanto hanno spiegato dopo la sentenza i suoi avvocati, è stato assolto come ad di Ferrovie, ma condannato come ex amministratore delegato di Rfi. Diversi i reati contestati tra i quali disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, incendio colposo, nonché violazione delle normative sulla sicurezza. Alla lettura della sentenza si è alzato un tiepido applauso anche se i familiari delle vittime, a caldo, hanno sottolineato il «dimezzamento delle pene che la procura aveva chiesto portando prove provate».
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