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Requisiti sicurezza/ambientali sistemi di refrigerazione e pompe di calore: norme serie UNI EN 378-X

Requisiti sicurezza ambientali sistemi refrigerazione e pompe di calore UNI EN 378 X

Requisiti sicurezza e ambientali dei sistemi di refrigerazione e pompe di calore: le norme della serie UNI EN 378-X

ID 14444 | 01.09.2021 / Documento completo allegato

Sono 4 le norme della Serie UNI EN 378-X, tra cui il recente aggiornamento della UNI EN 378-1:2021 (Aprile 2021), che riguarda i requisiti di sicurezza e ambientali dei sistemi di refrigerazione e pompe di calore.

Le norme sono di particolare interesse per il settore impiantistico FGAS di cui al Regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorati ad effetto serra attuato con il D.P.R. n. 146 del 16 novembre 2018.

1. EN 378-X

UNI EN 378-1:2021
Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 1: Requisiti di base, definizioni, criteri di classificazione e selezione

La norma specifica i requisiti per la sicurezza delle persone e dei beni, fornisce una guida per la tutela dell'ambiente e stabilisce procedure per il funzionamento, la manutenzione e la riparazione di impianti di refrigerazione e il recupero dei refrigeranti.
Il termine "sistema refrigerante" utilizzato nella presente norma europea comprende le pompe di calore.
La presente parte della EN 378 specifica i criteri di classificazione e di selezione applicabili ai sistemi di refrigerazione. Questi criteri di classificazione e di selezione sono utilizzati nelle parti 2, 3 e 4.
La presente norma si applica:
a) a sistemi di refrigerazione, fissi o mobili, di tutte le dimensioni salvo per i sistemi di climatizzazione per veicoli oggetto di specifiche norme di prodotto, per esempio la ISO 13043;
b) per sistemi di raffreddamento o riscaldamento secondari;
c) alla posizione dei sistemi di refrigerazione;
d) alle parti sostituite e alle componenti aggiunte dopo l'adozione di questa norma se non sono identiche nella funzione e nella capacità.
I sistemi che utilizzano refrigeranti diversi da quelli elencati nell'appendice E della presente norma europea non sono coperti dalla presente norma

UNI EN 378-2:2017
Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 2: Progettazione, costruzione, prova, marcatura e documentazione

La norma specifica i requisiti per la sicurezza delle persone e dei beni, fornisce una guida per la tutela dell'ambiente e stabilisce procedure per il funzionamento, la manutenzione e la riparazione di impianti di refrigerazione e il recupero dei refrigeranti.
Il termine "refrigerante del sistema" utilizzato nella presente norma europea comprende le pompe di calore.
La presente parte 2 della norma è applicabile alla progettazione, costruzione e installazione dei sistemi refrigeranti incluse le tubazioni, i componenti e i materiali. Include materiali supplementari non coperti dalle EN 378-1:2016, EN 378-3:2016 o EN 378-4:2016 che sono direttamente associati a questi sistemi. Specifica inoltre i requisiti per la prova, la messa in servizio, marcatura e documentazione. I requisiti per i circuiti secondari di trasferimento del calore sono esclusi ad eccezione dei requisiti di protezione associati ai sistemi di refrigerazione. I materiali supplementari includono, per esempio, ventole, motori, motori elettrici e insiemi di trasmissione per sistemi di compressione aperti.
La presente norma si applica:
a) a sistemi di refrigerazione, fissi o mobili, di tutte le dimensioni salvo per i sistemi di climatizzazione per veicoli oggetto di specifiche norme di prodotto, per esempio la ISO 13043;
b) per sistemi di raffreddamento o riscaldamento secondari;
c) alla posizione dei sistemi di refrigerazione;
d) alle parti sostituite e alle componenti aggiunte dopo l'adozione di questa norma se non sono identiche nella funzione e nella capacità;
I sistemi che utilizzano refrigeranti diversi da quelli elencati nell'appendice E della norma EN 378-1:2016 non sono coperti dalla presente norma.

UNI EN 378-3:2021
Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 3: Sito di installazione e protezione delle persone

La norma specifica i requisiti per la sicurezza delle persone e dei beni, fornisce una guida per la tutela dell'ambiente e stabilisce procedure per il funzionamento, la manutenzione e la riparazione di impianti di refrigerazione e il recupero dei refrigeranti.
Il termine "sistema di refrigerazione" utilizzato nella presente norma europea comprende le pompe di calore.
La presente parte 3 della norma è applicabile al sito di installazione (spazio dell'impianto e dei servizi). Specifica i requisiti del sito per la quanto riguarda la sicurezza, che potrebbe essere richiesta a causa di, ma non direttamente correlata con, il sistema di refrigerazione e i materiali accessori.
La presente norma si applica:
a) a sistemi di refrigerazione, fissi o mobili, di tutte le dimensioni salvo per i sistemi di climatizzazione per veicoli oggetto di specifiche norme di prodotto, per esempio la ISO 13043;
b) per sistemi di raffreddamento o riscaldamento secondari;
c) alla posizione dei sistemi di refrigerazione;
d) alle parti sostituite e alle componenti aggiunte dopo l'adozione di questa norma se non sono identiche nella funzione e nella capacità.
I sistemi che utilizzano refrigeranti diversi da quelli elencati nell'appendice E della norma EN 378 1:2016+A1:2020 non sono coperti dalla presente norma.

UNI EN 378-4:2020
Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali - Parte 4: Conduzione, manutenzione, riparazione e recupero

La norma specifica i requisiti per la sicurezza delle persone e dei beni, fornisce una guida per la tutela dell'ambiente e stabilisce procedure per il funzionamento, la manutenzione e la riparazione di impianti di refrigerazione e il recupero dei refrigeranti.
Il termine "refrigerante del sistema" utilizzato nella presente norma europea comprende le pompe di calore.
La norma non si applica ai "sistemi di refrigerazione per veicoli a motore" oggetto di specifiche norme di prodotto, per esempio la ISO 13043.
I sistemi che utilizzano refrigeranti diversi da quelli elencati nell'appendice E della norma EN 378-1:2016 non sono coperti dalla presente norma a meno che non sia stato loro assegnata una classe di sicurezza secondo la ISO 817.
La norma non si applica ai materiali in magazzino.

2. ISO 5149-X
...

3. Dalla ISO 5149 alla EN 378

La norma ISO 5149 “Refrigerating systems and heat pumps - Safety and environmental requirements” è una norma internazionale, e corrispode alla norma europea EN 378, che ha lo scopo di fornire i requisiti per la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente nella progettazione, la costruzione, l’installazione e il funzionamento degli impianti frigoriferi.

L’industria, in risposta ai problemi ambientali causati dai refrigeranti CFC - HCFC – HFC, ha accelerato l’introduzione di refrigeranti alternativi. L’ingresso nel mercato di nuovi refrigeranti e delle loro miscele e l’introduzione di nuove classificazioni di sicurezza ha causato la necessità di una revisione della norma esistente. La nuova norma intende minimizzare i possibili pericoli alle persone e alle proprietà nelle vicinanze dove è installato l’impianto frigorifero. Questi pericoli sono associati essenzialmente sia alle caratteristiche fisiche e chimiche dei refrigeranti che alle pressioni e alle temperature presenti durante il funzionamento del ciclo frigorifero.

I refrigeranti, le loro miscele e la combinazione con gli oli, l’acqua e altri materiali che sono presenti nell’impianto frigorifero interagiscono chimicamente e fisicamente con i materiali all’interno del circuito frigorifero, per esempio per la pressione e per la temperatura. Essi, se hanno proprietà distruttive, possono danneggiare persone, proprietà e l’ambiente, direttamente o indirettamente per gli effetti globali a lungo termine (ODP - Ozone Depletion Potential, GWP - Global Warming Potential) se incidentalmente fuoriescono dal circuito frigorifero.

La ISO 5149 specifica i limiti della quantità di refrigerante permessa nei sistemi nelle varie ubicazioni e classi di occupazione. Inoltre definisce i criteri per la sicurezza e le considerazioni di protezione dell’ambiente dei differenti refrigeranti usati nella refrigerazione, nel condizionamento dell’aria e nelle pompe di calore.
Le specifiche di tali refrigeranti, miscele e combinazioni sono però fornite in altre norme (come ad esempio la ISO 817) e non sono quindi incluse nella 5149.

Le ISO 5149ISO 817 sono state revisionate anche per essere integrate con i requisiti di impiego di nuovi refrigeranti aventi basso GWP. Rivestono quindi un importante interesse per tutta l’industria della refrigerazione e del condizionamento dell’aria, alla luce del nuovo regolamento europeo sui gas fluorurati Regolamento (UE) n. 517/2014.

Poiché questi nuovi refrigeranti a basso GWP sono leggermente infiammabili, la norma ISO 5149 ha introdotto una nuova classificazione A2L per distinguerli da quelli altamente infiammabili classificati A3 (ad esempio propano). I refrigeranti R-32, 143a,1234yf sono classificati A2L, l’ammoniaca B2L.

La norma ISO 5149 rappresenta la base su cui è stata revisionata la EN 378.

Il Regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati attuato con il D.P.R. n. 146 del 16 novembre 2018, ha introdotto un meccanismo di riduzione degli HFC immessi sul mercato con un blocco nel 2015, una prima riduzione nel 2016-2017 fino a raggiungere il 21% del livello venduto nel 2009-2012 entro il 2030.

Una serie di divieti caratterizzerà l’immissione sul mercato di nuovi apparecchi: in generale si tende a vietare l’immissione sul mercato di apparecchi aventi HFC con elevato GWP.

- Dal 1° gennaio 2015: Frigoriferi e congelatori domestici contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale GWP pari o superiore a 150;
- Dal 1° gennaio 2020: Frigoriferi e congelatori per uso commerciale (apparecchiature ermeticamente sigillate) contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale GWP pari o superiore a 2 500;
- Dal 1° gennaio 2022: Frigoriferi e congelatori per uso commerciale (apparecchiature ermeticamente sigillate) contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale GWP pari o superiore a 150;
- Dal 1° gennaio 2020: Apparecchiature fisse di refrigerazione contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 2 500, o il cui funzionamento dipende dai suddetti HFC, a eccezione delle apparecchiature concepite per raffreddare prodotti a temperature inferiori a – 50 °C;
- Dal 1° gennaio 2022: Sistemi di refrigerazione centralizzati multipack per uso commerciale di capacità nominale pari o superiore a 40 kW contenenti o il cui funzionamento dipende da gas fluorurati a effetto serra con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 150, tranne nel circuito refrigerante primario di sistemi a cascata in cui possono essere usati gas fluorurati a effetto serra con potenziale di riscaldamento globale inferiore a 1 500;
- Dal 1° gennaio 2020: Apparecchiature movibili di climatizzazione (sistemi ermeticamente sigillati che l’utilizzatore finale può spostare da una stanza all’altra) contenenti HFC con un potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 150;
- Dal 1° gennaio 2025: Sistemi di condizionamento d’aria monosplit contenenti meno di 3 chilogrammi di gas fluorurati a effetto serra, che contengono o il cui funzionamento dipende da gas fluorurati a effetto serra con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 750.

Queste nuove regole sono uno strumento importante per combattere il cambiamento climatico. I nuovi refrigeranti a basso GWP, con la nuova classificazione secondo la ISO 5149, potranno essere una opzione assieme ai refrigeranti naturali per sostituire quelli ad alto GWP.
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