Rapporto annuale di valutazione dei rischi di dispersione di gas / In accordo Specifica Tecnica UNI/TS 11297:2008
ID 15631 | 02.02.2022 / In allegato Estratto UNI/TS 11297 e modello Rapporto annuale di valutazione dei rischi di dispersione di gas.
In allegato, in accordo Specifica Tecnica UNI/TS 11297:2008
- Modello di Rapporto annuale di valutazione dei rischi di dispersione di gas (*)(**)
- Estratto Specifica Tecnica UNI/TS 11297:2008
11.9 A partire dall’1 gennaio 2007 il distributore è tenuto a predisporre per ogni impianto di distribuzione il “Rapporto annuale di valutazione dei rischi di dispersioni di gas” mediante l’applicazione della metodologia definita dal Cig di cui all’Articolo 29, comma 29.5.
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29.5 Ai fini dell’attuazione di quanto previsto dall’Articolo 11, comma 11.7, il Cig definisce una metodologia per la valutazione dei rischi di dispersioni di gas su tubazioni in ghisa, in acciaio non protetto catodicamente o in altro materiale non previsto dalle norme tecniche vigenti finalizzata all’individuazione delle priorità degli interventi di sostituzione o risanamento di tali tubazioni.
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Allegato A RQDG
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14.4 L’impresa distributrice è tenuta a predisporre per ogni impianto di distribuzione il “Rapporto annuale di valutazione dei rischi di dispersioni di gas” in conformità alle norme tecniche vigenti.
SPECIFICA TECNICA UNI/TS 11297:2008 - Metodologia di valutazione rischi di dispersione gas
La specifica tecnica fornisce i criteri per:
- la redazione del "Rapporto annuale di valutazione dei rischi di dispersione di gas (1) ";
- la definizione, con riferimento a ciascuna tipologia di materiale costituente la tubazione della priorità degli interventi di sostituzione o risanamento delle condotte (2).
Nel presente documento sono trattate le condotte di ghisa grigia congiunti canapa-piombo, di acciaio non protetto o di altro materiale non previsto dalle norme vigenti (3).
La presente specifica tecnica è stata elaborata sotto la competenza dell’ente federato all’UNI CIG -Comitato Italiano Gas
(1) Documento previsto dall’art. 11 comma 9 della deliberazione AEEG N° 168/04.
(2) Riferimento dall’art. 29 comma 5 della deliberazione AEEG N° 168/04.
(3) Per esempio PVC, fibrocemento.
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RAPPORTO ANNUALE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI DISPERSIONE GAS
Il distributore predispone il "Rapporto annuale sui rischi di dispersione gas ", per ciascun impianto di distribuzione, considerando la numerosità delle dispersioni segnalate da terzi nel corso dell’anno di riferimento (1) e nell’anno precedente all’anno di riferimento (1), specificando per ciascun impianto di distribuzione il tipo di materiale e la classe di pressione della tubazione stradale presente.
Sono escluse dalla valutazione le dispersioni verificatesi a seguito di danneggiamento della rete provocato da terzi.
Le tubazioni stradali devono essere pertanto suddivise in funzione:
a) della classe di pressione
- alta e media pressione (P > 40 mbar);
- bassa pressione (P ≤ 40 mbar).
b) del materiale costituente la tubazione
- polietilene;
- acciaio protetto catodicamente;
- acciaio non protetto catodicamente;
- ghisa grigia con giunti canapa-piombo (GP);
- ghisa con altri tipi di giunzione (GA);
- altri materiali (PVC, fibrocemento, ecc.).
(1) Anno precedente a quello di comunicazione dei dati previsti ad AEEG (ARERA).
La determinazione dell’indice di rischio relativo a ciascun impianto di distribuzione si ottiene dall’applicazione della seguente formula:
dove:
f i è il coefficiente da applicare alla lunghezza della tubazione in bassa pressione in funzione dello specifico materiale;
L i è la lunghezza in metri della tubazione in bassa pressione per tipologia di materiale;
f j è il coefficiente da applicare alla lunghezza della tubazione in alta e media pressione in funzione dello specifico materiale;
L j è la lunghezza in metri della tubazione in alta e media pressione per tipologia di materiale;
D t è il numero delle dispersioni segnalate da terzi riscontrate nei tratti di tubazione stradale per l’anno di riferimento;
D t-1 è il numero delle dispersioni segnalate da terzi riscontrate nei tratti di tubazione stradale per l’anno precedente all’anno di riferimento;
LR S3 è il livello di riferimento relativo al numero annuo di dispersioni per chilometro di rete su segnalazioni di terzi (0,1).
Nel seguente prospetto sono riportati i valori dei coefficienti f i e f j da utilizzare in funzione della classe di pressione e tipologia di materiale.
Prospetto 1 - Parametri f i e f j "Coefficienti correttivi della dispersione"
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE TUBAZIONI
Con l’obiettivo di individuare e selezionare le tratte di tubazioni stradali con carattere prioritario d’intervento (sostituzione e/o il risanamento delle tubazioni stradali) è effettuata una classificazione delle stesse in funzione dei parametri fisici che concorrono a determinare il rischio associato ad una dispersione gas, inteso come prodotto tra la probabilità che si manifesti una dispersione e le conseguenze che da essa possono derivare.
La metodologia individuata viene applicata pertanto per tipologia di materiale costituente la tubazione, in questo caso solo per le tubazioni di ghisa grigia con giunti in canapa e piombo, di acciaio non protetto e di altri materiali non previsti dalla normativa vigente, con il solo obiettivo di determinare, con riferimento ad uno specifico impianto di distribuzione, le tratte/zone di rete aventi carattere prioritario d’intervento.
Le fasi operative attraverso le quali viene elaborato il programma di sostituzione/risanamento delle tubazioni stradali sono:
- zonizzazione della rete di distribuzione;
- determinazione del punteggio di demerito;
- classificazione delle zone/tratte di rete.
Fig. 1 - Fasi operative per l’elaborazione del programma di sostituzione/risanamento delle tubazioni stradali
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METODOLOGIA DEL "PUNTEGGIO DI DEMERITO"
Generalità
La metodologia adottata per determinare la classificazione delle condotte in oggetto è quella cosiddetta del "punteggio di demerito ". Tale metodologia può essere eseguita sia sulla singola tratta o, più efficacemente, su "zone" di rete costituite da un’aggregazione di singole tratte contigue dello stesso materiale al fine di rendere, come già anticipato, tecnicamente e/o economicamente più favorevole l’attuazione dei piani specifici di sostituzione e/o risanamento delle stesse.
La presente specifica tecnica non si applica ai piani di sostituzione delle condotte derivati da:
1) necessità di carattere strettamente tecnico-operativo connesse a occasioni o previsioni di notevole sviluppo dei consumi;
2) richiesta di spostamento delle tubazioni gas da parte di Enti terzi interessati per il collocamento o la modifica di altri sottoservizi;
3) rifacimenti integrali delle pavimentazioni da parte delle Amministrazioni Comunali.
Può accadere che per una determinata rete di distribuzione non siano facilmente disponibili in maniera completa ed aggiornata alcune delle informazioni previste dalla metodologia di calcolo; anche in questi casi è possibile procedere alla determinazione del punteggio di demerito delle tratte/zone di tubazioni in esercizio, escludendo dalla metodologia di calcolo e per l’intera rete, l’influenza dello specifico parametro.
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Nel rispetto del criterio di calcolo stabilito le singole tratte o, nel caso di raggruppamento, le zone d’intervento, devono essere ordinate per valori decrescenti di punteggio di demerito.
Le zone d’intervento, devono essere ordinate per valori decrescenti di punteggio di demerito.
La sostituzione delle tubazioni deve avvenire secondo l’ordine definito.
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segue in allegato
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