Pronto soccorso - via libera della Conferenza Stato-Regioni alle nuove linee di indirizzo
Nel triage, introdotti codici numerici da 1 (il più grave) a 5, a cui le Regioni potranno associare un codice colore, per la definizione delle priorità, con tempi che vanno dall’accesso immediato per le emergenze a un tempo massimo di 240 minuti per le non urgenze; tempo massimo di 8 ore dalla presa in carico al triage alla conclusione della prestazione di pronto soccorso; nuovi standard strutturali e tempi massimi per l’osservazione breve intensiva (OBI); azioni per ridurre il sovraffollamento in pronto soccorso, tra cui il blocco dei ricoveri programmati; implementazione del "bed management", ossia l’utilizzo della risorsa "posto letto" mediante un puntuale e metodico governo delle fasi di ricovero e di dimissione.
Sono queste le novità principali introdotte dalle linee di indirizzo elaborate dal Tavolo di lavoro istituito presso il Ministero della Salute e approvate il 1° agosto 2019 dalla Conferenza Stato-Regioni.
I documenti hanno come obiettivi fondamentali:
- evitare i ricoveri inappropriati
- ridurre i tempi di attesa
- aumentare la sicurezza delle dimissioni
In allegato:
- linee di indirizzo nazionali sull’osservazione breve intensiva - OBI
- linee di indirizzo nazionali sul triage intraospedaliero
- linee di indirizzo nazionali per lo sviluppo del piano di gestione del sovraffollamento in pronto soccorso
Il Triage, quale primo momento d’accoglienza delle persone che giungono in PS, è una funzione infermieristica volta alla identificazione delle priorità assistenziali attraverso la valutazione della condizione clinica dei pazienti e del loro rischio evolutivo, in grado di garantire la presa in carico degli utenti e definire l’ordine d’accesso al trattamento. Generalmente la funzione di Triage non riduce i tempi d’attesa dei pazienti, ma li ridistribuisce a favore di chi ha necessità d’interventi in emergenza e urgenza.
La funzione di Triage deve essere garantita in modo continuativo nelle 24 ore. I servizi di Pronto Soccorso sviluppano uno specifico progetto per ottimizzare l’attività di Triage garantendo il rispetto dei criteri nazionali e il miglior adattamento possibile alle esigenze della realtà locale. A tal fine, è necessaria l’attivazione di gruppi multi-disciplinari (medici ed infermieri esperti) che definiscono metodi di monitoraggio del proprio sistema di Triage, elaborando ed implementando strategie di miglioramento.
TABELLA N. 1 – Nuova codifica di priorità e tempi di attesa
Rivalutazione del codice di priorità
L’inizio del Triage, ovvero la valutazione sulla porta, deve esser garantito di norma entro 5 minuti a tutti coloro che accedono al Pronto Soccorso.
La rivalutazione rappresenta una fase imprescindibile del processo di Triage e si definisce come l’attività professionale mirata a consentire il monitoraggio clinico dei pazienti in attesa, mediante il rilievo periodico dei parametri soggettivi e/o oggettivi che consentiranno di cogliere tempestivamente eventuali variazioni dello stato di salute (v. Tabella n. 2: Modalità e tempi di rivalutazione).
Nella tabella che segue sono riportati, per ognuno dei 5 codici numerici/colore e dei relativi tempi di attesa, le modalità di rivalutazione che comprendono il monitoraggio costante delle condizioni con osservazione diretta o video mediata per i casi di urgenza, la ripetizione di parte o tutte le fasi di valutazione nel caso di urgenze differibili, urgenze minori o non urgenze.
Qualunque modifica dei parametri rilevata durante la fase di rivalutazione potrà determinare una variazione anche dei relativi tempi di attesa. A seguito della fase di accoglienza, in sede di Triage è possibile l’attivazione di percorsi di cura predefiniti come i percorsi brevi e i percorsi a gestione infermieristica, sulla base di appositi protocolli.
TABELLA N. 2 - Modalità e tempi di rivalutazione
Fonte: Ministero della salute
Collegati: