Nota DCPREV prot. n. 9102 del 14 luglio 2014
OGGETTO: Utilizzo di piscine come riserva idrica antincendio. Riscontro
In riferimento al quesito pervenuto con la nota indicata a margine ed inerente l’argomento in oggetto, l’organo competente dell’UNI, interessato al riguardo dallo scrivente Ufficio, ha rappresentato che la norma UNI 10779 non prevede l’utilizzo dell’acqua di una piscina natatoria per uso antincendio; ogni eventuale utilizzo dovrà avvenire in conformità ai requisiti tecnici e legislativi di sicurezza ed affidabilità.
Parere della Direzione Regionale
Pervengono a questa Direzione quesiti intesi a conoscere se è consentito alimentare le reti idriche antincendio con l’acqua presente nelle piscine natatorie ad uso dell’attività per la quale è prevista l’installazione di detta rete idrica. Tale soluzione è auspicata soprattutto dai titolari delle attività turistico ricettive in quanto consente di abbattere il costo dell’impianto antincendio.
Il dubbio sulla possibilità di adottare tale modalità di alimentazione sorge leggendo la norma UNI 10779/2007 che al punto 5.2.3. 1^ capoverso stabilisce che “Le reti di idranti devono avere alimentazione idriche adibite a loro esclusivo servizio con eccezione per gli acquedotti e le riserve virtualmente inesauribili.”
Questa Direzione ritiene che la norma UNI, per “esclusivo servizio” della riserva idrica, intenda che non debbano essere presenti altre utenze che, emungendo acqua dalla riserva idrica, potrebbero rendere non efficiente la rete antincendio. Tale considerazione deriva anche dalla lettura del secondo capoverso del citalo punto 5.2.3.
Conseguentemente si considera praticabile l’ipotesi dell’alimentazione di una rete idrica antincendio con l’acqua contenuta in una piscina a servizio dell’attività nella quale deve essere installata detta rete idrica.
Tanto si comunica ai fini dell’acquisizione del parere di codesta Direzione Centrale.
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Fonte: VVF
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