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Mappatura del rischio industriale Ed. 2007

Mappatura del rischio industriale Ed  2007

Mappatura del rischio industriale Ed. 2007

Tra i principali compiti istituzionali dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente e dei Servizi Tecnici (APAT) vi sono la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati e di informazioni di interesse ambientale.

Strumento per conseguire questo obiettivo è il sistema conoscitivo in campo ambientale che l’APAT sta realizzando in collaborazione con le Agenzie Regionali e Provinciali e con il contributo delle migliori energie scientifiche e tecniche del settore. Per quanto attiene, in particolare, la conoscenza dei fattori di rischio per il territorio connessi alla presenza di attività a rischio di incidente rilevante, l’APAT ed il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con il Sistema delle Agenzie ambientali, hanno organizzato ed elaborato le informazioni fornite dai gestori in adempimento al D.Lgs. 334/99 e al successivo decreto di modifica D.Lgs. 238/05, in costante collegamento con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Le informazioni e le elaborazioni presentate in questo documento costituiscono quindi il risultato delle attività svolte, presso il Servizio “Rischio Industriale” dell’APAT e presso la Direzione “Salvaguardia Ambientale”del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per la creazione e l’aggiornamento di una mappa del rischio d’incidenti rilevanti associato alle attività industriali presenti sul territorio nazionale. Per l’acquisizione delle informazioni necessarie alla predisposizione della mappa del rischio industriale in Italia, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e l’APAT hanno predisposto, aggiornato ed utilizzato uno strumento che soddisfa le necessità di un Inventario Nazionale delle attività soggette a notifica ai sensi dell’articolo 6 del D.Lgs. 334/99, fondato sulle informazioni tratte dalle notifiche stesse, dalle schede di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori pervenute presso il Ministero, nonché delle informazioni scambiate e confrontate con alcune Regioni, Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente e Comitati Tecnici regionali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco come previsto anche dall’accordo stipulato nell’ottobre 2004 tra APAT-CNVVF.

L’inventario è in grado di fornire insiemi di dati integrabili nel più ampio e complesso ambito del Sistema Informativo Nazionale Ambientale, permettendo così di accedere direttamente e in termini operativi ad una lettura sovrapposta (multi-layer) dei fattori di pressione concomitanti agenti sul territorio e permettere quindi di supportare efficacemente decisioni strategiche integrate.

Il presente documento costituisce il dovuto aggiornamento e la naturale evoluzione dei rapporti “Mappatura del rischio industriale in Italia” del giugno 2000 e di novembre 2002 e come il precedente è integrato da una sintetica presentazione dell’attuale normativa di riferimento: il decreto legislativo del 17 agosto 1999, n. 334 e successivo decreto di modifica del 21 settembre 2005, n. 238 e relativi decreti attuativi finora emanati. Sebbene informazioni aggiornate sulla presenza di stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante in Italia siano state nel corso del tempo raccolte e presentate, sia pure in sintesi, nelle edizioni dell’Annuario dei dati ambientali APAT (vedi Sezione Rischio Antropogenico delle edizioni 2003, 2004 e 2005-2006) successive all’ultimo rapporto del novembre 2002, è stato ritenuto opportuno e necessario offrire agli operatori del settore, interessati a conoscere le tendenze evolutive di questo importante fattore di pressione per la popolazione e l’ambiente, una nuova edizione aggiornata al 2007 del rapporto APAT integralmente dedicato alla mappatura del rischio industriale, anche in relazione al 4 modificarsi del numero, della distribuzione e della tipologia delle industrie a rischio conseguente alla entrata in vigore del recepimento nazionale della direttiva comunitaria 2003/105/CE, il D.Lgs.238/05.

I principali destinatari del documento sono pertanto i decisori a livello centrale e locale, gli addetti ai lavori e chiunque interessato ad acquisire una visione d’insieme sulle caratteristiche e la distribuzione degli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante nel nostro Paese.

APAT 2007

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