La tutela della gravidanza nei luoghi di lavoro
Fact sheet Inail - 2018
Nella scheda viene rappresentata la promozione delle iniziative di educazione alla salute della donna con particolare riferimento ai fattori di rischio professionali. Negli anni il numero delle donne presente negli ambienti di lavoro è aumentato.
Questo fenomeno ha permesso di riconoscere e studiare quei fattori di rischio presenti in diverse attività lavorative che potrebbero avere effetti negativi sulla salute delle lavoratrici e/o dei loro bambini. Il datore di lavoro deve identificare tutte le mansioni a rischio e adottare le misure di prevenzione e protezione necessarie.
Nel contesto della definizione che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dà della salute come stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non come la semplice assenza di malattia o infermità, la ‘salute riproduttiva’ è volta al sistema, ai processi e alle funzioni riproduttive in tutti gli stadi della vita umana.
Non bisogna dimenticare che in gravidanza si passa da uno zigote ad un bambino: è una fase delicatissima perché nel totale divenire del nuovo essere questo è esposto, soprattutto nei primi tre-quattro mesi di vita intrauterina, a possibili danni da parte di un gran numero di agenti chimici, fisici e biologici. Promuovere le iniziative di educazione alla salute della donna con particolare riferimento ai fattori di rischio professionale, nasce dal cambiamento del mondo del lavoro in termini di forza lavoro e nuove tipologie contrattuali.
Fonte: INAIL
Collegati:
D.Lgs. 26 marzo 2001 n. 151
D.Lgs. 81/2008 Testo Unico Salute e Sicurezza Lavoro
Linee di indirizzo lavoratrici madri