Impianti elettrici in ATEX
Nella stragrande maggioranza dei processi industriali è previsto l'utilizzo di sostanze infiammabili o combustibili, che vengono stoccate, manipolate o trasportate. Escludendo le sostanze esplosive, o quelle chimicamente instabili, per le quali il pericolo è riconosciuto, in natura, esiste un elevato numero di elementi "insospettabili" che presentano la peculiarità, in determinate condizioni, di poter generare un’ esplosione.
Infatti, mentre la pericolosità di alcuni settori come quello chimico o petrolchimico risulta nota, lo è meno quella di alcuni ambienti lavorativi che potremmo definire "ordinari", come ad esempio industrie agroalimentari, di lavorazione metalli, falegnamerie, distillerie, zuccherifici, zone di ricarica muletti, etc. Sono proprio questi, infatti, gli ambienti in cui si sono registrati i più gravi incidenti.
Le Direttive di riferimento per l'ATEX sono:
Direttiva 99/92/CE: ATEX Lavoro
Direttiva 2014/53/UE: ATEX Prodotti (Nuova)
Vedi articolo sulle Direttive e la loro interazione
Le norme di riferimento per l'ATEX luoghi sono:
CEI EN 60079-10-1: “Atmosfere esplosive. Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas".
CEI EN 60079-10-2: “Atmosfere esplosive. Parte 10- 2: Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili".
Le norme armonizzate per la Direttiva ATEX Prodotti sono al link:
Vedi le norme armonizzate per la Direttiva ATEX Prodotti
Palazzoli 2015/2016