Guida pratica stoccaggio di sostanze pericolose
ID 16503 | Edizione riveduta 2018 / Cantoni N-O / CH
La presente guida fornisce informazioni su aspetti rilevanti (giuridici, edilizi, tecnici nell’ambito della sicurezza e organizzativi) concernenti la struttura e la gestione di un deposito di sostanze e di preparati (miscele) pericolosi. Esamina inoltre lo stoccaggio di sostanze e preparati pericolosi (solidi, liquidi e gassosi) in imballaggi quali fusti, bombole e sacchi (cfr. anche il cap. 3.7)
Completa la guida un esempio di piano di stoccaggio.
Esistono singoli settori e piccoli depositi in cui spesso si trova solo una parte delle classi di stoccaggio (CS) elencate nella presente guida. Ciononostante, si raccomanda ai gestori di depositi di leggere attentamente l’intera guida dato che, a seconda del tipo e della quantità delle merci depositate, occorre adottare misure diverse.
2 Introduzione
2.1 Esempi di reazioni pericolose
Riepilogo delle reazioni pericolose frequenti
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3 Allestimento di un deposito
3.1 Piano di stoccaggio
L’elaborazione di un piano globale di stoccaggio richiede un attento esame di tutta la guida, mentre per le forme semplici di deposito (ad es. stoccaggio di un barile di petrolio) certi capitoli sono meno importanti. Tale piano contiene tutte le informazioni rilevanti per uno stoccaggio delle sostanze pericolose sicuro e conforme alle norme.
Inoltre fornisce al titolare una visione complessiva delle condizioni locali e dei provvedimenti pianificati.
L’elaborazione di un piano di stoccaggio consente di raggiungere i seguenti obiettivi:
- piena adeguatezza delle condizioni locali e dei provvedimenti alla pericolosità delle sostanze da stoccare;
- individuazione di provvedimenti contraddittori e loro eventuale modifica grazie alla visione complessiva offerta dalla procedura pianificata;
- osservanza delle disposizioni di legge;
- disponibilità di una buona base di valutazione da parte delle autorità cantonali per il rilascio di una licenza edilizia o di un’autorizzazione d’esercizio (cfr. cap. 3.2).
Per raggiungere i suddetti obiettivi, un piano di stoccaggio deve contenere le informazioni qui di seguito indicate (tra parentesi sono riportati i corrispondenti capitoli della presente guida):
- descrizione delle condizioni locali, come i dintorni, i locali di stoccaggio e il tipo di deposito, nonché definizione dei tipi di contenitore da stoccare (cap. 3);
- genere e quantità delle sostanze pericolose da stoccare (cap. 4, 5 e 6);
- provvedimenti edilizi, tecnici e organizzativi (cap. 7, 8 e 9).
L’elaborazione graduale di un piano di stoccaggio è descritta nel capitolo 12. La lista di controllo di cui al capitolo 13 serve da ausilio per la verifica di un piano di stoccaggio.
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3 Allestimento di un deposito
3.6 Tipo di stoccaggio
Le sostanze pericolose sono stoccate in modi molto diversi, per lo più su scaffalature o a blocchi. Fintanto che i depositi sono piccoli, le modalità non influiscono in misura sensibile sul pericolo di incendi e di incidenti rilevanti. Più sono grandi le quantità di sostanze depositate, più cresce l’importanza del tipo di stoccaggio rispetto al pericolo che si verifichi un evento. Il tipo di stoccaggio influisce direttamente sulla scelta delle misure di sicurezza. Nel seguente riepilogo sono presesentati provvedimenti speciali che dipendono dal tipo di stoccaggio.
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3 Allestimento di un deposito
3.7 Tipo e dimensione dei contenitori
Tipo di contenitori
I contenitori e gli imballaggi di sostanze pericolose devono avere una resistenza meccanica, termica e chimica sufficiente per sopportare le sollecitazioni cui sono sottoposti nell’azienda. Devono infatti garantire una conservazione e un trasporto sicuri delle sostanze all’interno dell’azienda. Per il trasporto al di fuori dell’area aziendale, sulle strade pubbliche o per ferrovia, possono essere utilizzati solo colli e contenitori esaminati e ammessi in conformità a ADR/RID. Inoltre va definita la loro compatibilità (resistenza chimica). I contenitori di plastica per il trasporto hanno una durata massima di utilizzo, che nella maggior parte dei casi è di cinque anni. Dimensione dei contenitori Il contenuto dei recipienti di sostanze solide, liquide e gassose può variare da alcuni millilitri a tre metri cubi. Secondo le prescrizioni per il trasporto di merci pericolose (ADR) i contenitori sono designati nel modo seguente:
Contenitori vuoti I fusti e le taniche contenenti quantità residue di sostanze pericolose celano grossi pericoli. Ad esempio nei liquidi facilmente infiammabili si formano miscele di vapori esplosivi a contatto con l’aria. Pertanto i contenitori vuoti contaminati o con residui vanno trattati come quelli pieni. È necessario tuttavia stoccarli separatamente da quelli non vuoti e designarli chiaramente come «vuoti». I contenitori vuoti e puliti conformemente alle prescrizioni devono essere privati delle etichettature e delle avvertenze o di qualsiasi segno di riconoscimento.
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12. elaborare il piano di stoccaggio
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segue in allegato
Vademecum stoccaggio di sostanze pericolose
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