Esposizione lavorativa a polveri di legno
L'opuscolo è rivolto ai Servizi di Prevenzione negli ambienti di lavoro e alle aziende che operano nel settore della lavorazione del legno.
Tale settore, costituito da oltre 50 mila aziende, rappresenta uno dei comparti a maggior rischio di infortuni: è collocato, infatti, al terzo posto delle attività più rischiose. Al rischio infortunistico occorre aggiungere il rischio di sviluppo di malattie professionali quali neoplasie delle cavità nasali, dovute all'inalazione di polveri generate durante la lavorazione.
Si può ridurre al minimo il livello di esposizione mediante la definizione e programmazione di idonei interventi di tipo tecnico, organizzativo e procedurale. La pubblicazione intende contribuire all'informazione e formazione di quanti operano nel settore allo scopo di rendere gli ambienti di lavoro sempre più salubri e sicuri. Gli argomenti trattati sono così suddivisi:
Tale settore, costituito da oltre 50 mila aziende, rappresenta uno dei comparti a maggior rischio di infortuni: è collocato, infatti, al terzo posto delle attività più rischiose. Al rischio infortunistico occorre aggiungere il rischio di sviluppo di malattie professionali quali neoplasie delle cavità nasali, dovute all'inalazione di polveri generate durante la lavorazione.
Si può ridurre al minimo il livello di esposizione mediante la definizione e programmazione di idonei interventi di tipo tecnico, organizzativo e procedurale. La pubblicazione intende contribuire all'informazione e formazione di quanti operano nel settore allo scopo di rendere gli ambienti di lavoro sempre più salubri e sicuri. Gli argomenti trattati sono così suddivisi:
- Cos'è la polvere di legno, quali sono i legni duri e quelli teneri
- Normativa di riferimento
- Modalità di campionamento della polvere
- Mansioni e lavorazioni a rischio
- Misure di prevenzione e protezione (DPI)
INAIL 2012