Direttiva UE 2022/431: esposizione professionale a sostanze reprotossiche e farmaci pericolosi
ID 21854 | 14.05.2024 / In allegato
Direttiva UE 2022/431 e novità in tema di esposizione professionale a sostanze reprotossiche e farmaci pericolosi
La direttiva europea 2004/37/CE introduce nuove misure per la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni o a sostanze tossiche per la riproduzione durante il lavoro.
In particolare, vengono innalzate le attività di prevenzione dei rischi per la salute riproduttiva dei lavoratori con importanti ripercussioni anche per le attività di ricerca in igiene industriale, medicina del lavoro ed epidemiologia occupazionale.
Il volume presenta il nuovo quadro normativo e discute delle nuove sfide per la ricerca scientifica su questo tema.
La dir. (UE) 2022/431, che deve essere recepita entro il 5 aprile 2024 e che costituisce la sesta modifica della dir. 2004/37/CE sugli agenti cancerogeni o mutageni (CMD), rappresenta un importante traguardo nella protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori nell'Unione europea, in quanto prevede un significativo aumento delle tutele in tema di esposizione a sostanze pericolose.
L’implementazione della dir. 2004/37/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni o a sostanze tossiche per la riproduzione durante il lavoro, mira a garantire condizioni lavorative più sicure e a ridurre al minimo i rischi anche per la salute riproduttiva dei lavoratori, prendendo in considerazione soprattutto la questione cruciale dell'esposizione a sostanze tossiche per la riproduzione e gli effetti nocivi che queste sostanze chimiche possono avere sulla fertilità, sulla gravidanza e sul corretto sviluppo del feto.
La protezione dei lavoratori da queste sostanze diventa, quindi, una priorità fondamentale per prevenire potenziali danni alla salute e garantire il benessere sia delle persone coinvolte che delle future generazioni.
Attraverso questo provvedimento, l'Unione europea si impegna ad assicurare ambienti di lavoro più salubri e sicuri per tutti i lavoratori, tutelando anche la loro salute riproduttiva e contribuendo a prevenire potenziali conseguenze negative sia per gli individui che per la società nel suo complesso.
In recepimento della dir. (UE) 2022/431, sarà ampliato l’elenco dei composti con valori limite professionale, con l’inclusione di 10 sostanze e 3 gruppi di sostanze reprotossiche (composti del nichel, composti inorganici del piombo e composti divalenti del mercurio), inoltre viene proposto il limite per l’acrilonitrile, come cancerogeno e aggiornato il valore limite del benzene, ridotto progressivamente da quello attuale di 1 ppm fino a 0,2 ppm dopo il 5 aprile 2026, con l’aggiunta della notazione ‘pelle’.
La Commissione europea ha inoltre avviato un processo per valutare la necessità di modificare il valore limite per la polvere di silice cristallina respirabile, e proporre quindi, se del caso, le modifiche necessarie in una successiva revisione della direttiva.
L’obbligatorietà della misurazione dell’esposizione ai sensi del Capo II del Titolo IX e la possibilità di una revisione degli stessi valori limite, renderanno cogente la disponibilità di metodi analitici di adeguata sensibilità e validati per la determinazione dell’esposizione ambientale a queste sostanze ed eventualmente anche per il monitoraggio biologico dei lavoratori.
In particolare, il monitoraggio biologico è specificatamente suggerito per il benzene e l’acrilonitrile, per i quali saranno necessari metodi validati che prendano in considerazione la scelta dell’indicatore, della matrice biologica, del tempo di campionamento, il trattamento del campione e la tecnica analitica da utilizzare.
I valori limite biologici contenuti nell’Allegato III-bis della direttiva e quelli che si aggiungeranno in futuro andranno riportati nel d.lgs. 81/2008, in un allegato che attualmente non esiste, incluso il valore limite biologico per il piombo nel sangue, oggi contenuto nell’Allegato XXXIX, che quindi resterà per il momento completamente vuoto.
Le sostanze reprotossiche dovranno essere prese in considerazione anche nei registri di esposizione, che dovranno essere diversificati tra cancerogeni e tossici per la riproduzione, richiedendo un inevitabile adeguamento della piattaforma
informatica per l’invio dei dati e definendo i criteri di inclusione.
Per i lavoratori esposti a sostanze reprotossiche, ai sensi della nuova direttiva, come già per i cancerogeni e mutageni, è prevista la sorveglianza sanitaria che rimanda alla necessità di disporre di protocolli di indagine specifici, necessariamente differenziati per genere. Per questi aspetti, il medico competente potrà avvalersi, per gli accertamenti diagnostici, della collaborazione di medici specialisti.
Inoltre, è prevista la registrazione di eventi avversi in analogia con la registrazione dei tumori professionali. Sarà pertanto necessario definire quali siano questi eventi, legati alla salute riproduttiva, differenziati per genere ed i metodi di rilevazione.
Alla luce di questi adempimenti che le aziende si troveranno ad affrontare, e in primis alla luce dell’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, sarà anche importante valutare quali settori di attività economica siano maggiormente coinvolti nel rischio di esposizione occupazionale a sostanze reprotossiche.
Un altro tema affrontato riguarda l’esposizione occupazionale a farmaci pericolosi, per i quali dovranno essere forniti orientamenti in tema di formazione, protocolli, sorveglianza e monitoraggio, e in seguito anche una definizione e un elenco indicativo dei farmaci stessi o delle sostanze che li contengono.
Il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail, ha istituito un gruppo di lavoro per esplorare le molteplici conseguenze di questa direttiva sul Titolo IX del d.lgs. 81/2008, sugli adempimenti degli enti coinvolti e sui temi dell’igiene industriale, della medicina del lavoro e dell’epidemiologia occupazionale, con particolare riferimento alle novità introdotte per la protezione dell’esposizione professionale a sostanze reprotossiche e farmaci pericolosi, i cui approfondimenti sono contenute nella presente monografia.
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INDICE
Introduzione
1. Il monitoraggio ambientale e biologico come strumento per la valutazione dell’esposizione a sostanze reprotossiche e i valori limite di esposizione
2. La valutazione del rischio per la salute dell’esposizione a sostanze reprotossiche nei luoghi di lavoro e la sorveglianza sanitaria
3. Gli eventi avversi per la salute riproduttiva indotti dall’esposizione a sostanze reprotossiche
4. La sorveglianza epidemiologica degli esposti alle sostanze reprotossiche e degli eventi avversi per la salute
5. I settori di attività economica coinvolti nel rischio di esposizione occupazionale a sostanze reprotossiche
6. I farmaci pericolosi: i nuovi adempimenti previsti dalla direttiva e biomarcatori di effetto precoce per la prevenzione del rischio cancerogeno da esposizione a farmaci antineoplastici
7. L’impatto della direttiva (UE) 2022/431 sul sistema produttivo ed una stima dei costi correlati
Bibliografia
Sitografia
Riferimenti normativi
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Fonte: INAIL
Collegati
Direttiva (UE) 2022/431
Sostanze chimiche reprotossiche in ambiente di lavoro
Sostanze tossiche per la riproduzione (reprotossiche): inserimento nel TUSSL
Diritto dell'Unione Europea in materia di sicurezza: Direttive Sociali
Agenti cancerogeni TUS: Elenchi Sostanze/Processi
D.Lgs. 81/2008 Testo Unico Salute e Sicurezza Lavoro
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