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Criteri metodologici analisi assoluta di rischio siti contaminati

Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati

Criteri metodologici per l'applicazione dell'analisi assoluta di rischio ai siti contaminati

ID 16583 | Update 14.01.2023 / Manuale ed Appendici in allegato

APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici) Revisione 2 - Marzo 2008

In allegato:
Rev. 2 Marzo 2008
Rev. 1 Agosto 2006
Rev. 0 Giugno 2005 - Ritirato SNPA

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Rev. 2 Marzo 2008

Il documento “Criteri metodologici per l'applicazione dell'analisi assoluta di rischio ai siti contaminati” è stato approntato dall’Università di Roma “Tor Vergata” sulla base delle indicazioni di un gruppo di lavoro istituito e coordinato dall’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT) e costituito da rappresentanti degli istituti scientifici nazionali (ISS e ISPESL) e delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA).

Tale documento è finalizzato a fornire un punto di riferimento teorico ed applicativo per tecnici delle Pubbliche Amministrazioni, ricercatori, professionisti ed operatori del settore che si trovino a dover redigere e/o valutare progetti di bonifica dei siti contaminati contenenti elaborazioni di analisi di rischio sanitario-ambientale. In particolare vengono fornite indicazioni tecniche per l’applicazione dell’analisi di rischio di Livello 2, così come definito dalla procedura RBCA (“Risk Based Corrective Action”) descritta negli standard ASTM E-1739-95, PS-104-98 . E 2081- 00, sia in modalità diretta (forward), ovvero per il calcolo del rischio per l’uomo associato alla presenza di contaminanti nelle matrici ambientali, sia in modalità inversa (backward), ovvero per il calcolo degli obiettivi di bonifica sito-specifici.

Si sottolinea che la procedura descritta nel presente manuale non è tecnicamente applicabile alle seguenti situazioni:

In merito al contesto normativo di applicazione dell’analisi di rischio sanitario- ambientale ai siti contaminati, si rimanda alle indicazioni del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

E’ di fondamentale importanza osservare che, per la complessità e la multidisciplinarietà della materia, la redazione e/o la valutazione di elaborati contenenti analisi di rischio sanitario-ambientale, dovrebbe essere sempre eseguita da operatori che abbiano sufficienti conoscenze di base di chimica, idrogeologia, ecotossicologia, modellistica in genere, in quanto l’utilizzo di modelli di analisi di rischio richiede un impegno tecnico rilevante e la mancanza di formazione specifica può facilmente portare a valutazioni errate.

Occorre inoltre sottolineare che la rappresentatività dei risultati derivanti dall’utilizzo dei modelli di analisi di rischio è fortemente correlata alla rappresentatività dei dati utilizzati come input (come per qualsiasi applicazione informatica vale l’aforisma anglosassone“GIGO” ovvero Garbage In. Garbage Out). Pertanto prima di valutare e/o implementare un’analisi di rischio sarebbe necessario eseguire un attento esame della qualità e della numerosità dei dati di caratterizzazione disponibili e, nel caso in cui tali dati risultassero, ad occhi esperti, poco attendibili e/o scarsi, sarebbe opportuno desistere dall’utilizzo dei modelli di analisi di rischio sanitario-ambientale come strumento di supporto alle decisioni nella gestione dei siti contaminati.

Il documento “Criteri metodologici per l'applicazione dell'analisi assoluta di rischio ai siti contaminati”, nella sua revisione 1, si propone quindi come obiettivo primario quello di ridurre, quanto più possibile, le numerose aleatorietà ad oggi presenti nell’applicazione di tale procedura e si concretizza essenzialmente nella analisi dello stato dell’arte in materia, nella indicazione delle equazioni da utilizzare in ogni fase della procedura e nella definizione di criteri guida per la scelta del valore corrispondente ad ogni parametro richiesto quale input, facendo sempre riferimento al principio del “reasonable worst case”.

In particolare, il documento è strutturato in modo tale da fornire un quadro generale delle nozioni bibliografiche di base (Cap.1 e 2), gli elementi per la costruzione del modello concettuale (Cap.3), le modalità di calcolo del rischio e delle concentrazioni residuali accettabili (Cap.4), l’analisi critica dei principali software in uso in Italia ed i loro criteri di validazione (Cap.5). In appendice al documento sono descritte e giustificate le scelte operate per alcuni parametri fondamentali quali i fattori di trasporto (Appendice A, B, C, D, E, F) e di esposizione (Appendice I), per il calcolo della concentrazione rappresentativa della sorgente (Appendice H) e del rischio (Appendice L), per la valutazione delle proprietà chimico-fisiche e tossicologiche dei contaminanti (Appendice O). E’ inoltre descritto l’approccio probabilistico all’analisi di rischio mediante il metodo Monte Carlo (Appendice M), sono riportati i risultati di un’analisi di sensibilità condotta su ciascuno dei parametri caratteristici del sito utili per l’applicazione della procedura (Appendice N) ed alcune valutazioni sulla presenza di prodotto libero (Appendice P).

La revisione 1 dei “Criteri metodologici per l’applicazione dell’analisi di rischio ai siti contaminati” è stata integrata da due nuove appendici:

- Appendice Q: “Criteri per il calcolo degli obiettivi di bonifica sito-specifici”
- Appendice R: “Modelli analitici e numerici per il trasporto dei contaminanti in zona insatura”

Nella revisione 2 del manuale sono state inserite:

- l’Appendice S: “Intrusione di vapori”
- l’Appendice T “Modelli analitici e numerici per il trasporto dei contaminanti in falda”

Nel presente documento sono stati inoltre apportati numerosi aggiornamenti sulla base dell’evoluzione della letteratura tecnico-scientifica di riferimento.

Le scelte riportate nel testo rappresentano il prodotto del confronto tra i vari componenti del gruppo di lavoro e sono state da questi condivise.

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INDICE

PRESENTAZIONE

PREMESSA

1 INTRODUZIONE
1.1 L’analisi di rischio sanitario-ambientale
1.2 Livelli di analisi previsti dalla procedura RBCA

2 MATERIALE DI RIFERIMENTO
2.1 ASTM E-1739 del 1995 e ASTM PS 104 del 1998
2.2 Manuale UNICHIM n. 196/1 del 2002
2.3 Documenti EPA relative alla determinazione dei SSG
2.4 CONCAWE: Report n. 2/1997 e Report n. 3/2003
2.5 Risk Assessment Guidance for Superfunds (RAGS), Volume 1

3 COSTRUZIONE DEL MODELLO CONCETTUALE
3.1 Sorgente di contaminazione
3.1.1 Geometria della zona satura, insatura e criteri per la definizione della sorgente di contaminazione
3.1.2 Geometria della sorgente di contaminazione in zona insatura
3.1.3 Geometria della sorgente di contaminazione in zona satura
3.1.4 Definizione della concentrazione rappresentativa in sorgente
3.1.5 Proprietà chimico-fisiche e tossicologiche dei contaminanti
3.1.6 Selezione degli inquinanti indicatori
3.2 Vie di migrazione: criteri di stima relativi ai comparti ambientali
3.2.1 Criterio per la stima dei parametri caratteristici del sito
3.2.2 Parametri del terreno in zona insatura
3.2.3 Parametri del terreno in zona satura
3.2.4 Parametri degli ambienti aperti
3.2.5 Parametri degli ambienti confinati
3.2.6 Parametri delle acque superficiali
3.3 Vie di migrazione: Criteri di stima dei fattori di trasporto
3.3.1 Lisciviazione e dispersione in falda
3.3.2 Volatilizzazione in aria outdoor (ambienti aperti)
3.3.3 Volatilizzazione in aria indoor (ambienti chiusi)
3.3.4 Emissione di particolato da suolo superficiale
3.3.5 Migrazione dall’acqua di falda alle acque superficiali
3.3.6 Analisi comparata di standard e software
3.4 Modalità di esposizione e bersagli: criteri di stima dei fattori di esposizione
3.4.1 Calcolo della portata effettiva di esposizione
3.4.2 Stima dei fattori di esposizione

4 CALCOLO DEL RISCHIO E DEGLI OBIETTIVI DI BONIFICA SITO- SPECIFICI
4.1 Calcolo del Rischio individuale e cumulativo
4.2 Criterio di calcolo del rischio dovuto a più vie di esposizione
4.3 Rischio per la risorsa idrica sotterranea
4.4 Criterio di tollerabilità del rischio
4.5 Calcolo degli obiettivi di bonifica sito-specifici
4.5.1 1° STEP: Calcolo dell’esposizione accettabile
4.5.2 2° STEP: Calcolo della concentrazione nel punto d’esposizione
4.5.3 3° STEP: Calcolo degli obiettivi di bonifica sito-specifici
4.5.4 CSR per più vie di esposizione
4.5.5 Calcolo degli obiettivi per additività di sostanze

5 ANALISI CRITICA DEI SOFTWARE E CRITERI DI VALUTAZIONE
5.1 Analisi critica dei Software
5.2 Criteri di valutazione dei software

6 NOMENCLATURA

7 BIBLIOGRAFIA

APPENDICI
Appendice A: Dispersività longitudinale in falda
Appendice B: Fattore di lisciviazione
Appendice C: Fattore di attenuazione laterale in falda
Appendice D: Fattore di volatilizzazione e di emissione di particolato in ambienti aperti
Appendice E: Fattore di dispersione del contaminante in atmosfera
Appendice F: Fattore di volatilizzazione in ambienti confinati
Appendice H: Concentrazione rappresentativa della sorgente
Appendice I: Stima dei fattori di esposizione
Appendice L: Calcolo del rischio e dell’indice di pericolo
Appendice M: Approccio probabilistico all’analisi di rischio: il metodo Monte Carlo
Appendice N: Analisi di Sensibilità
Appendice O: Proprietà chimico-fisiche e tossicologiche dei contaminanti
Appendice P: Presenza di prodotto libero (NAPL)
Appendice Q: Criteri per il calcolo degli obiettivi di bonifica sito-specifici
Appendice R: Modelli analitici e numerici per il trasporto dei contaminanti in zona insatura
Appendice S: Intrusione di vapori negli ambienti di lavoro
Appendice T: Modelli analitici e numerici per il trasporto dei contaminanti in zona satura

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Fonte: ISPRA

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