Certificato collaudo impianto fotovoltaico
Il certificato di collaudo dell'impianto fotovoltaico è un documento obbligatorio per poter accedere alle tariffe incentivanti del conto energia. Il collaudo è un atto tecnico-amministrativo, che si colloca alla fine dell'installazione dell'impianto stesso. Serve innanzitutto a salvaguardare gli interessi del committente, perché una mancata produzione di energia a causa di un guasto significherebbe un minor resa dell’impianto stesso in termini economici. Il collaudo rappresenta una delle attività più importanti nella fase di realizzazione dell'impianto in quanto un accurata ispezione del lavoro svolto permette di rilevare eventuali difetti.
La fase di collaudo prevede verifiche tecniche funzionali da effettuarsi al termine dei lavori dei lavori di installazione e termina con il rilascio di una dichiarazione certificante l'esito delle verifiche effettuate.
Il Decreto
Decreto 19 febbraio 2007 (II° Conto energia)
Criteri e modalita' per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.
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Art. 5. Procedure per l'accesso alle tariffe incentivanti:
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4. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in esercizio dell'impianto il soggetto responsabile e' tenuto a far pervenire al soggetto attuatore richiesta di concessione della pertinente tariffa incentivante, unitamente alla documentazione finale di entrata in esercizio elencata nell'allegato 4...
Allegato 4: Documentazione da allegare alla richiesta di concessione della tariffa incentivante:
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4. Certificato di collaudo dell'impianto
I moduli fotovoltaici devono essere provati e verificati da laboratori accreditati, per le specifiche prove necessarie alla verifica dei moduli, in conformita' alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. Tali laboratori dovranno essere accreditati EA (European Accreditation Agreement) o dovranno aver stabilito con EA accordi di mutuo riconoscimento.
Gli impianti fotovoltaici devono essere realizzati con componenti che assicurino l’osservanza delle due seguenti condizioni:
a) Pcc > 0,85 * Pnom * I/Istc,
dove:
- Pcc e' la potenza in corrente continua misurata all’uscita del generatore fotovoltaico, con precisione migliore del ± 2%;
- Pnom e' la potenza nominale del generatore fotovoltaico;
- I e' l’irraggiamento [W/m2] misurato sul piano dei moduli, con precisione migliore del ± 3%;
- Istc, pari a 1000 W/m2, e' l’irraggiamento in condizioni di prova standard;
Tale condizione deve essere verificata per I > 600 W/m2.
b) Pca > 0,9 * Pcc
dove:
Pca e' la potenza attiva in corrente alternata misurata all’uscita del gruppo di conversione della corrente generata dai moduli fotovoltaici continua in corrente alternata, con precisione migliore del 2%.
La misura della potenza Pcc e della potenza Pca deve essere effettuata in condizioni di irraggiamento (I) sul piano dei moduli superiore a 600 W/m2.
Qualora nel corso di detta misura venga rilevata una temperatura di lavoro dei moduli, misurata sulla faccia posteriore dei medesimi, superiore a 40º C, e' ammessa la correzione in temperatura della potenza stessa. In questo caso la condizione a) precedente diventa:
a’) Pcc > (1 - Ptpv - 0,08) * Pnom * I/Istc
Ove Ptpv indica le perdite termiche del generatore fotovoltaico (desunte dai fogli di dati dei moduli), mentre tutte le altre perdite del generatore stesso (ottiche, resistive, caduta sui diodi, difetti di accoppiamento) sono tipicamente assunte pari all’8%.
Nota:
Le perdite termiche del generatore fotovoltaico Ptpv, nota la temperatura delle celle fotovoltaiche Tcel, possono essere determinate da:
Ptpv = (Tcel - 25) * /100
oppure, nota la temperatura ambiente Tamb da:
Ptpv = [Tamb - 25 + (NOCT - 20) * I / 800] * γ100
dove:
γ Coefficiente di temperatura di potenza (parametro, fornito dal costruttore, per moduli in silicio cristallino e' tipicamente pari a 0,4 ÷ 0,5%/ºC);
NOCT Temperatura nominale di lavoro della cella (parametro, fornito dal costruttore, e' tipicamente pari a 40 ÷ 50%/ºC, ma puo' arrivare a 60 °C per moduli in retrocamera).
Tamb Temperatura ambiente; nel caso di impianti in cui una faccia del modulo sia esposta all’esterno e l’altra faccia sia esposta all’interno di un edificio (come accade nei lucernai a tetto), la temperatura da considerare sara' la media tra le due temperature.
Tcel e' la temperatura delle celle di un modulo fotovoltaico; puo' essere misurata mediante un sensore termoresistivo (PT100) attaccato sul retro del modulo.
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Norma
CEI 82‐15 del 12‐2008 (seconda ediz.) Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media e Bassa Tensione
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