CEI 81-29:2020 / Linee Guida per l'applicazione delle Norme CEI EN 62305
ID 19540 | 02.05.2023 / In allegato Preview
CEI 81-29:2020
Linee Guida per l'applicazione delle Norme CEI EN 62305
Data pubblicazione: 11.2020
Questa Guida Tecnica fornisce informazioni supplementari per il corretto utilizzo in ambito nazionale delle
Norme CEI EN 62305 con l’ausilio di note esplicative ai corrispondenti articoli della Norma Europea,
precisazioni e informazioni supplementari su specifici argomenti.
La presente Guida sostituisce la Guida CEI 81-29:2014-02 e può essere utilizzata solo congiuntamente alla serie di Norme CEI EN 62305:2013.
Il presente fascicolo è la ristampa della Guida CEI 81-29:2020-05, comprensivo delle correzioni introdotte dal successivo Errata Corrige di novembre 2020, Fasc. 17776.
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La presente Guida Tecnica fornisce informazioni supplementari per il corretto utilizzo in ambito nazionale delle Norme CEI EN 62305 con l’ausilio di:
1) note esplicative ai corrispondenti articoli della Norma Europea; in particolare si segnalano i punti: "Nodo", "Densità di fulmini a terra", “Perdita di vite umane” e “Punto caldo”;
2) precisazioni e informazioni supplementari su specifici argomenti che non erano stati completamente sviluppati in precedenza, quali:
- le influenze ambientali e di posizionamento della spira negli effetti induttivi sulle linee e sui circuiti. In particolare sono stati introdotti il coefficiente ambientale CE nel calcolo di NM; il coefficiente ambientale CE e il coefficiente 0,7, che tiene conto dell’orientamento casuale della spira indotta rispetto al campo magnetico inducente, nel calcolo della tensione indotta Ui. È stato altresì notato che i valori delle correnti dovute alla sorgente S4 sono in genere minori di 1 kA.
- la valutazione della frequenza di danno F, che è lo strumento più appropriato per accertare se e quali misure di protezione siano necessarie per ridurre entro limiti prefissati il numero annuo delle avarie che il fulmine causa per sovratensioni alle apparecchiature dell’impianto.
NOTA Le sovratensioni di origine atmosferica sono un fenomeno di natura probabilistica. In questo caso, il modo più appropriato per accertare se un impianto è protetto contro le sovratensioni è quello di calcolare il valore della frequenza annua F dei danni sofferti da quell’impianto e confrontarlo con il valore massimo FT che si ritiene accettabile non solo per gli aspetti di sicurezza e funzionalità dell’impianto, ma anche per i risvolti economici connessi ai danni diretti (alle apparecchiature) e indiretti (sul servizio svolto) dovuti alle sovratensioni
- la protezione contro le sovratensioni, necessaria per ridurre la frequenza F di danno alle apparecchiature al di sotto del limite accettabile FT, a tutela del buon funzionamento degli impianti interni e della loro realizzazione a regola d’arte;
- la probabilità PSPD che un Sistema di SPD fallisca la sua missione di protezione delle apparecchiature;
- un metodo semplificato per la scelta e il dimensionamento, con l’aiuto di grafici e di esempi, di un Sistema di SPD che riduca la frequenza di danno F e il rischio R al di sotto dei limiti tollerabili.
Come gli altri documenti normativi CEI, l’uso, totale o parziale, della presente Guida è facoltativo.
La presente Guida può essere utilizzata solo congiuntamente alla serie di Norme CEI EN 62305:2013.
Nel seguito sono indicate fra parentesi () le specifiche parti e i paragrafi della serie di Norme CEI EN 62305:2013 a cui si riferiscono le raccomandazioni.
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Fig. 1 - La CEI 81-29 Linee Guida per l'applicazione delle Norme CEI EN 62305,deve essere utilizzata congiuntamente alla serie di norme CEI EN 62305
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