Arsenico nell’aria di Murano
SNPA, 26 Novembre 2020
L’isola di Murano a Venezia è famosa in tutto il mondo per la produzione artistica del vetro. Il triossido di arsenico era uno degli ingredienti principali della miscela da vetrificare fino al 2015, anno in cui il processo di autorizzazione REACH è entrato in vigore vietando di fatto l’uso di arsenico. Un’intensa attività di analisi e studio è stata svolta in questo ambito da ARPA Veneto, AULSS Serenissima e Autorità Competente Regionale REACH e i risultati sono stati pubblicati nel Journal of hazardous materials. Nel dettaglio: nell’area di Venezia tra il 2013 e il 2017 sono stati raccolti 3077 campioni di PM10.
Prima del maggio 2015, data in cui è stato vietato l’uso di arsenico, sono state registrate a Murano concentrazioni elevate di arsenico nell’aria: media 383 ng / m3 contro un limite di 6 ng / m3, costituendo una seria preoccupazione per la salute pubblica.
Mediante l’uso di modelli di dispersione si è valutata l’area di contaminazione di arsenico, in modo da orientare i campionamenti e verificare i sistemi di abbattimento messi in atto dalle aziende. In seguito la concentrazione di arsenico è diminuita in modo significativo con l’attuazione del bando da regolamento REACH, facendo registrare valori di arsenico in linea con gli obiettivi europei. Tuttavia, sono stati ancora rilevati picchi elevati di arsenico, si sono perciò intrapresi ulteriori controlli con strumentazione portatile per la verifica della presenza di arsenico sulla miscela grezza e sul prodotto finito. Tali controlli hanno confermato che alcune fabbriche stavano ancora utilizzando l’arsenico.
Questo lavoro rappresenta un interessante caso di studio sull’efficacia dell’attuazione del regolamento europeo REACH (CE 1907/2006) in ambito locale.
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