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Procedura emergenza incendio bombole in pressione

Raccomandazione sicurezza emergenza incendio bombole in pressione

Procedura per interventi di emergenza incendio su bombole in pressione

ID 8513 | 06.06.2019

La presente Procedura di sicurezza è una traduzione, del documento EIGA (European Industrial Gases Association) “Handlingof gas cylinders at and after fire/heatexposure” (allegato) e rappresenta attualmente la migliore conoscenza in termini di sicurezza nel trattamento delle bombole di gas in generale e bombole di acetilene in particolare che vengano interessate da un incendio.

1. INTRODUZIONE

È essenziale che gli addetti agli interventi d’emergenza ricevano un’informazione adeguata e immediata sul trattamento, in condizioni di emergenza, delle bombole digas esposte al fuoco.

La presente Procedura di sicurezza è una traduzione, del documento EIGA (European Industrial Gases Association) “Handlingof gas cylinders at and after fire/heatexposure” (allegato) e rappresenta attualmente la migliore conoscenza in termini di sicurezza nel trattamento delle bombole di gas in generale e bombole di acetilene in particolare che vengano interessate da un incendio.

Obiettivo della prcocedura è di fornire istruzioni sul trattamento delle bombole di gas che sono state esposte al fuoco o al calore eccessivo.

Si precisa comunque che ogni singola situazione richiede un’attenta valutazione dei rischi collegati.

2. MESSA IN SICUREZZA DELLE BOMBOLE DOPO L’ESPOSIZIONE AL FUOCO O AL CALORE

Le bombole esposte a fuoco o al calore potrebbero riportare dei danni conconseguente diminuzione o perdita delle caratteristiche di sicurezza. Ciò vale per tutte le bombole, ed in particolar modo con le bombole in alluminio o in materiale composito.

Il personale incaricato di intervenire per la gestione delle bombole esposte al fuoco deve essere adeguatamente formato.

Qualora si verifichi un incendio, una persona competente deve effettuare un sopralluogo nell’area interessata per verificare se / quali bombole sono state interessate dal fuoco e con quali conseguenze.Tale persona, garantendo innanzitutto la propria sicurezza, deve:

- Ispezionare visivamente ogni bombola direttamente interessata dall’incendio o che può essere stata esposta al calore.
- Valutare l’intensità dell’esposizione al fuoco o al calore.
- Etichettare le bombole interessate con la dicitura: “Non riempire, esposta a fuoco/calore”, (l’etichetta deve essere attaccata saldamente e in posizione ben visibile).
- Mettere in sicurezza le bombole per il trasporto in un luogo dove verranno esaminate accuratamente prima di essere riutilizzate o distrutte.

3. TRATTAMENTO DELLE BOMBOLE DI GAS ESPOSTE A FUOCO O CALORE (ESCLUSO ACETILENE)

Qualsiasi bombola di gas esposta al fuoco o al calore può scoppiare a causa dell’aumento di temperatura e pressione, anche se la bombola è dotate di dispositivo per il controllo della pressione (disco di rottura) in quanto in circostanze estreme potrebbe non funzionare abbastanza rapidamente.
I rischi sono quindi legati all’incremento ed al rilascio di pressione, alla proiezione di frammenti della bombola (anche ad elevate distanze) ed al rilascio del gas contenuto nella bombola, che potrebbe essere di per sé essere un gas pericoloso oppure formare prodotti pericolosi per decomposizione termica o combustione.

3.1. Bombole contenenti gas inerti (nontossici e non corrosivi)

3.1.1. Incendio in un’area di stoccaggio
In caso di esposizione al fuoco, procedere come segue:
- Allertare il personale e evacuare l’area.
- Vietare l’ingresso all’area delimitandola zona con corde e cartelli di avviso.
- Chiamare i VVF ed il fornitore di gas.
- Annotare l’ora di inizio dell’incendio e il contenuto delle bombole;  fornire queste informazioni e tutte le raccomandazioni qui contenute ai VVF.
- Fornire queste informazioni e tutte le raccomandazioni qui contenute ai VVF.
- Lasciare agire solo i VVF

Le bombole contenenti gas liquefatti (es.anidride carbonica, GPL, protossido d’azoto) devono essere stoccate in posizione verticale, quindi riposizionare in posizione verticale le eventuali bombole cadute perevitare che il liquido fuoriesca dalla valvola o dalla valvola di sicurezza.

3.1.2. Incendio di una bombola singola
In caso di esposizione al fuoco, procedere come segue:
- Allertare il personale e evacuare l’area.
- Vietare l’ingresso all’area delimitandola zona con corde e cartelli di avviso.
- Chiamare i VVF ed il fornitore di gas.
- Se è possibile farlo in sicurezza, in base all’ora di esposizione al fuoco e al calore, chiudere le valvole delle bombole (se aperte) e rimuovere tuttele bombole nelle vicinanze.
- Definire l’ora di inizio dell’incendio e il contenuto della bombola;  fornire queste informazioni e tutte le raccomandazioni qui contenute ai VVF.
- Iniziare subito il raffreddamento delle bombole irrorandole con acqua da unposto sicuro - es. da dietro un macchinario pesante o un muro solido.
- Dopo che il fuoco è stato spento, interrompere il raffreddamento per un breve tempo: se le bombole si asciugano rapidamente o si forma del vapore sulla superficie delle bombole, proseguire immediatamente con il raffreddamento.
- Terminare il raffreddamento se le bombole restano bagnate per 10 minuti, senza essere spruzzate di acqua.

3.2. Bombole in uso contenenti un gas infiammabile, con perdita di gas efiamma dalla valvola
Se è possibile farlo in sicurezza, chiudere la valvola della bombola: così facendo, si arresta il flusso di gas e di conseguenza l’incendio.

Se invece non fosse possibile chiudere la valvola, si deve lasciare continuare la combustione del gas, fino a suo esaurimento, raffreddando la bombola con acqua. Spegnere la fiamma mentre il gas continua a fluire potrebbe causare un’esplosione.

La fiamma può essere spenta solo se:
- può dare origine ad una situazione di pericolo: in questo caso, seguire quanto indicato al par. 3.1.2;
- il flusso di gas è molto basso e la bombola può essere rapidamente e con sicurezza essere portata all’aria aperta, in un luogo sicuro.

3.3. Bombole contenenti gas tossici o corrosivi
La pericolosità dipende non sono dall’intensità e dall’estensione dell’incendio, ma anche dalle proprietà e quantità di gas coinvolto e dalle condizioni di stoccaggio. Per questo motivo, tutte le operazioni devono essere decise e dirette da una persona adeguatamente addestrata, capace di adottare rapidamente le misure atte a ridurre i rischi. Valutare se far intervenire i VVF.

Prima di intervenire:
- Allertare il personale e evacuare l’area.
- Vietare l’ingresso all’area delimitando la zona con corde e cartelli di avviso.
- Chiamare la squadra antincendio e il fornitore di gas.
- Annotare l’ora di inizio dell’incendio e il contenuto della bombola; fornire queste informazioni e tutte le raccomandazioni qui contenute alla squadra antincendio.

4. TRATTAMENTO DELLE BOMBOLE DI ACETILENE ESPOSTE A FUOCO O CALORE

Il sistema di sicurezza di una bombola di acetilene (massa porosa e solvente) impedisce normalmente qualsiasi pericolosa reazione di decomposizione dell’acetilene.

Se però le bombole di acetilene sono esposte al fuoco o al calore intenso o si verifica un ritorno di fiamma di un bruciatore all’interno della bombola, si può sviluppare una reazione di decomposizione che potrà essere a sua volta alimentata in caso di un’ulteriore fuoriuscita di acetilene dalla bombola calda.

A causa della reazione di decomposizione, la temperatura e la pressione aumentano e la bombola può esplodere.
I rischi sono quindi legati all’incremento ed al rilascio di pressione, alla proiezione di frammenti della bombola (anche ad elevate distanze) ed all’incendio.

4.1. Bombole in aree di stoccaggio
- Allertare il personale e evacuare l’area.
- Vietare l’ingresso all’area delimitando la zona con corde e cartelli di avviso
- Chiamare i VVF e il fornitore di gas
- Annoatre la quantità e la posizione delle bombole di acetilene interessate, e l’ora d’inizio dell’incendio. Fornire queste informazioni e tutte le raccomandazioni qui contenute alla squadra antincendio.

4.2. Singole bombole di acetilene in uso
- Applicare le raccomandazioni come per il punto  4.1
- Se è possibile farlo in sicurezza, in base all’ora di esposizione al fuoco e al calore, chiudere le valvole delle bombole (se aperte).
- Allertare il personale e evacuare l’area
- Vietare l’ingresso all’area delimitando la zona con corde e cartelli di avviso
- Chiamare i VVF e il fornitore di gas
- Annoare l’ora di inizio dell’incendio e fornire queste informazioni e tutte le raccomandazioni qui contenute alla squadra antincendio.

4.3. Bombole di acetilene interessate da ritorno di fiamma, perdite di gas e fiamma in corrispondenza della valvola
Il ritorno di fiamma all’interno della bombola o la combustione di acetilene in corrispondenza della valvola rappresentano situazioni di pericolo.
Se è possibile farlo in sicurezza ed immediatamente dopo l’ignizione, chiudere la valvola della bombola per interrompere il flusso di gas. Controllare la temperatura della bombola con le mani, verificano che non ci siano aumenti di temperatura.

Se:
- la bombola diventa calda
- la fiamma o il flusso di gas non si interrompono
- ci sono dubbi per altre ragioni applicare le raccomandazioni di cui al paragrafo 4.2.

Se non fosse possibile chiudere la valvola, si deve lasciare continuare la combustione del gas, fino a suo esaurimento, raffreddando la bombola con acqua.
Spegnere la fiamma mentre il gas continua a fluire potrebbe causare un’esplosione.
La fiamma può essere spenta solo se:
- può dare origine ad una situazione di pericolo: in questo caso, seguire quanto indicato al par. 4.2;
- il flusso di gas è molto basso e la bombola può essere rapidamente e con sicurezza essere portata all’aria aperta, in un luogo sicuro.

4.4. Pacco bombole di acetilene
Se è possibile farlo in sicurezza ed immediatamente dopo l’ignizione, in caso di ritorno di fiamma chiudere la valvola centrale del pacco - non le valvole delle singole bombole. Applicare le procedure di controllo e le raccomandazioni come descritto ai punti 4.2 e 4.3.

Poichè le bombole in un pacco sono vicine l’una all’altra, non può essere garantito un efficace raffreddamento con acqua. Per tale ragione, un pacco di bomole per il quale vi sia un sospetto di possibile reazione di decomposizione, dovrà essere irrorato con acqua per almeno 24 ore, dopo che la fonte di combustione o di calore è stata rimossa e dopo che si è verificato che le bombole rimangono fredde e bagnate per almeno 30 minuti. Non avvicinarsi a questi pacchi di bombole durante questo lasso di tempo e vietare l’accesso all’area delimitando la zona con corde e cartelli di avviso.

4.5. Come e quando far brillare le bombole di acetilene (nota per VVF)
L’esplosione di una bombola di acetilene calda può essere evitato praticando alla bombola almeno due fori, sparando con un fucile.

Tale metodo è autorizzato e occasionalmente utilizzato in alcuni Paesi dai servizi di emergenza, tenuto conto dei seguenti aspetti:
- il brillamento della bombola deve essere proposto e dovutamente autorizzato dall’Ente di competenza 
- il brillamento potrà essere effettuato solo da un esperto tiratore dei servizi di emergenza
- il brillamento deve essere eseguito soltanto per singole bombole, in zona aperta
- il brillamento deve essere eseguito ad una distanza di almeno 100 metri per non mettere in pericolo il tiratore.

Al termine dell’operazione, la bombola potrà essere considerata sicura.

4.5. Segnale ISO Pericolo bombola sotto pressione - W029

Pericolo bombola sotto pressione

Fig. Pittogramma ISO 7010 - Pericolo bombola sotto pressione - W029

5. COLORAZIONE DELLE OGIVE DELLE BOMBOLE DI GAS PIÙ COMUNI

Con i Decreti del 7 gennaio 1999 (Codificazione del colore per l’identificazione delle bombole per gas trasportabili) e del 14 ottobre 1999 (Nuova colorazione delle bombole destinate a contenere gas per uso medicale elencati nella Farmacopea ufficiale italiana) il Ministero dei Trasporti e della Navigazione, ravvisata l’opportunità di armonizzare le colorazioni distintive per l’identificazione delle bombole tra i vari Paesi della Comunita’ europea, sia ai fini della sicurezza sia allo scopo di agevolare la libera circolazione delle merci, ha disposto l’applicazione della norma UNI EN 1089-3.
Tale norma non viene applicata agli estintori e alle bombole GPL

Vedi il Documento: Colorazione bombole UNI EN 1089-3

Fonte:
Lindle/EIGA

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