Quadro degli indicatori UE per le sostanze chimiche / 2024
ID 21697 | 17.04.2024
Report EEA 02/2024
Le politiche dell’UE in materia di sostanze chimiche mirano ad affrontare la sfida di produrre e utilizzare sostanze chimiche per soddisfare le esigenze della società, rispettando i confini del pianeta ed evitando danni agli esseri umani e all’ambiente. La strategia chimica per la sostenibilità (CSS) dell'UE mira a realizzare questa visione attraverso una serie di misure, tra cui azioni a sostegno dell'innovazione per sostanze chimiche sicure e sostenibili, rafforzando la protezione della salute umana e dell'ambiente, semplificando e rafforzando il quadro giuridico sulle sostanze chimiche e costruendo una base di conoscenze completa per sostenere l’elaborazione di politiche basate su dati concreti.
La transizione verso sostanze chimiche più sicure e sostenibili sta progredendo in alcune aree, mentre in altre è appena iniziata. Questo è il risultato di una prima valutazione congiunta a livello europeo delle cause e dell’impatto dell’inquinamento chimico da parte dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) e dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). Dall’analisi comparativa è emerso che è ancora necessario lavorare ulteriormente per ridurre l’impatto delle sostanze nocive sulla salute umana e sull’ambiente.
Secondo la relazione di sintesi congiunta EEA-ECHA sul quadro degli indicatori dell’UE per le sostanze chimiche, l’uso complessivo delle sostanze chimiche più dannose (in particolare quelle cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione) è ancora in crescita, ma più lentamente rispetto alla crescita complessiva del mercato delle sostanze chimiche. Cresce la pressione per evitare l’uso delle cosiddette sostanze problematiche e per attuare i principi del quadro sicuro e sostenibile fin dalla progettazione.
È necessario garantire in modo più efficace che i prodotti di consumo non contengano le sostanze più nocive, ad esempio sostanze chimiche che interferiscono con il sistema endocrino e che influiscono negativamente sul sistema ormonale, o sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche, che presentano un rischio per anni perdurare anche dopo la cessazione del loro utilizzo.
Sono necessari più dati e informazioni per comprendere meglio l’esposizione umana e ambientale alle sostanze chimiche più dannose e al loro impatto. Tuttavia, gli indicatori mostrano chiaramente che il passaggio a sostanze chimiche sicure e sostenibili deve continuare e addirittura essere accelerato.
Il rapporto si basa su una serie di 25 indicatori chiave, anch’essi pubblicati oggi, che monitorano le cause e gli impatti dell’inquinamento chimico in Europa.
Gli indicatori verranno aggiornati regolarmente per monitorare l'inquinamento chimico e misurare l'efficacia della legislazione europea sulle sostanze chimiche. Il rapporto fornisce una valutazione generale dei progressi compiuti nell'ambito della strategia chimica dell'UE per la sostenibilità verso un ambiente privo di sostanze tossiche (CSS).
L’azione delle autorità e dell’industria ha contribuito a ridurre al minimo e controllare i rischi derivanti da diversi gruppi di sostanze chimiche pericolose. Sono in corso sforzi per aumentare le conoscenze sui pericoli chimici e sostenere le azioni di gestione del rischio ove necessario.
I dati disponibili suggeriscono che ci sono poche prove di progressi verso l’eliminazione delle sostanze preoccupanti dai rifiuti e dai materiali secondari. Ciò costituisce un ostacolo alla transizione verso un’economia più circolare.
Le emissioni di alcune sostanze chimiche nell’acqua e nell’aria sono diminuite a seguito di specifiche normative UE (ad esempio, sulle emissioni industriali) e di azioni internazionali, ma sono necessarie ulteriori misure per raggiungere livelli di concentrazione che non siano dannosi per la salute umana e l’ambiente. Le emissioni dell’industria comportano ancora costi elevati in termini di danni alla salute umana e all’ecosistema.
Il biomonitoraggio umano offre l’opportunità di comprendere l’esposizione umana alle sostanze chimiche provenienti da molteplici fonti e quindi i rischi per la salute associati all’inquinamento chimico. In quanto tale, il biomonitoraggio costituisce uno strumento chiave per misurare l’efficacia della legislazione sulle sostanze chimiche nella protezione della salute umana e dell’ambiente.
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Fonte: ECHA