Valutazione del rischio e valore guida acque - Amianto
ID 18833 | 26.01.2023 / In allegato
Con il termine di amianto o asbesto1 , si indicano una serie di minerali naturali a morfologia fibrosa appartenenti alla classe mineralogica dei silicati. Nella composizione chimica dei silicati entra costantemente il silicio, che, associandosi ad elementi chimici quali ossigeno, alluminio, ferro, manganese, magnesio, calcio e molti altri, dà luogo a numerosissimi minerali, spesso di composizione complessa.
Il motivo strutturale di questa classe di minerali è rappresentato dal gruppo tetraedrico [SiO4] 4- . La normativa italiana (art.247 D.Lgs. 81/2008) considera e disciplina come amianto esclusivamente il crisotilo, appartenente al gruppo del serpentino ed i minerali crocidolite (riebeckite fibrosa), grunerite di amianto (amosite), tremolite di amianto, antofillite di amianto e actinolite di amianto appartenenti al gruppo degli anfiboli.
Col nome generico di serpentino si indica comunemente un fillosilicato di magnesio di cui si distinguono tre strutture polimorfe: la lizardite, l’antigorite e il crisotilo. Il crisotilo (nome che deriva dal greco e significa "fibra d'oro") viene chiamato anche amianto bianco ed è la varietà fibrosa del serpentino3,4. Nella struttura cristallina del crisotilo uno strato di ossidi-idrossidi di Mg, disposto a ottaedro, e ossidi di Si, disposti a tetraedro, sono combinati tra loro in modo da produrre una curvatura nella lamina. La lamina incurvandosi tende a formare una struttura tubulare o spirale stretta.
Queste strutture tubulari costituiscono l’unità fibrillare base del crisotilo ed il diametro medio della fibra è di circa 25 nanometri (nm). Dal punto di vista morfologico le fibre di crisotilo appaiono circonvolute e flessibili
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