Valori limite Boro nelle acque consumo umano
ID 18792 | 26.01.2023 / In allegato
Il boro è un elemento relativamente scarso in natura, ma si trova concentrato in depositi superficiali soprattutto sotto forma di borati. Il boro elementare e i suoi composti e derivati trovano svariati impieghi industriali: nella produzione di saponi, detergenti, cosmetici; antisettici e batteriostatici per le mucose oculari e orali; vetro, leghe, acciaio; come catalizzatori, conservanti del legno e del cuoio, fertilizzanti per uso agricolo, alghicidi, erbicidi e insetticidi.
Fonti di contaminazione e vie di esposizione per l’uomo
La presenza del boro nell’aria è dovuta al rilascio dal mare (spray marini), all’attività vulcanica, all’accumulo nella polvere e all’inquinamento industriale. La concentrazione di boro nell’acqua di mare varia tra 4 e 5 mg/L sotto forma di acido borico. Nelle acque sotterranee il boro si può trovare naturalmente, proveniente da rocce e sedimenti contenenti borati e borosilicati. Nelle acque superficiali livelli più elevati sono attribuibili all’infiltrazione di fertilizzanti o come conseguenza della discarica di reflui trattati. Questo utilizzo, tuttavia è diminuito sensibilmente. Nei cibi il boro si trova soprattutto nei vegetali (i legumi ne contengono le maggiori concentrazioni), ma anche nella carne e nel latte. L’assunzione totale di boro giornaliero è stimato tra 1 e 5 mg: il contributo maggiore è dato dagli alimenti, secondariamente dall’acqua. Il contributo dell’aria è trascurabile.
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