Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse
Bruxelles, 20.9.2011 - COM(2011) 571 definitivo
Sfide e opportunità per l’Europa
Per molti decenni l’Europa ha conosciuto una crescita di prosperità e benessere basata su un uso intensivo delle risorse. Oggi si trova però di fronte a una sfida duplice: favorire la crescita necessaria per creare occupazione e benessere per i cittadini e nel contempo garantire che sia di qualità tale da assicurare un futuro sostenibile. Per affrontare queste difficoltà e trasformarle in opportunità, la nostra economia dovrà subire una trasformazione profonda nell’arco di una generazione nei settori dell’energia, dell’industria, dell’agricoltura, della pesca e dei trasporti, ma anche nel comportamento di produttori e consumatori. Solo preparandoci tempestivamente a tale trasformazione e in modo prevedibile e controllato potremo accrescere ulteriormente la nostra prosperità e il nostro benessere, riducendo nel contempo i livelli di utilizzo delle risorse e il relativo impatto.
Nel corso del XX secolo l’impiego di combustibili fossili nel mondo è cresciuto di 12 volte e l’estrazione di risorse materiali di 34 volte. Oggi, nell’UE, ogni cittadino consuma ogni anno 16 tonnellate di materiali, 6 delle quali sono sprecate (la metà finisce in discarica). È però ormai evidente che l’epoca delle risorse abbondanti e a basso costo è finita, le imprese devono far fronte all’aumento dei prezzi di materie prime e minerali essenziali, la cui scarsità e instabilità sul fronte dei prezzi hanno ripercussioni negative sull’economia. Le fonti di minerali, metalli ed energia, così come gli stock ittici, il legno, l’acqua, i suoli fertili, l’aria pulita, la biomassa e la biodiversità stanno subendo pressioni, così come avviene per la stabilità del sistema climatico. Mentre la domanda di alimenti, mangimi e fibre potrebbe aumentare del 70% da qui al 2050, il 60% dei principali ecosistemi del pianeta in cui sono prodotte queste risorse è già degradato o sfruttato in modo non sostenibile. Se continuiamo ad utilizzare le risorse al ritmo attuale, entro il 2050 avremo bisogno complessivamente dell’equivalente di oltre due pianeti per sostentarci e le aspirazioni di molti di noi ad una migliore qualità di vita saranno disattese.
Il nostro sistema economico continua ad incoraggiare un uso inefficiente delle risorse attribuendo ad alcune di queste prezzi inferiori al loro costo effettivo. Il World Business Council for Sustainable Development ritiene che entro il 2050 occorrerà moltiplicare l’efficienza delle risorse da 4 a 10 volte, con miglioramenti importanti che dovranno essere conseguiti già entro il 2020. Alcune imprese dinamiche si sono rese conto dei vantaggi di un utilizzo più produttivo delle risorse, ma molte aziende e molti consumatori non hanno ancora acquisito la consapevolezza dell’ampiezza e dell’urgenza dei cambiamenti necessari. Promuovere l’uso efficiente delle risorse ha solide motivazioni di ordine economico e dovrebbe contribuire a migliorare la competitività e la redditività delle imprese, per questo è parte integrante della strategia dell’UE per la competitività a livello mondiale. Inoltre, contribuisce ad assicurare una ripresa sostenibile dalla crisi economica e può favorire la creazione di posti di lavoro.
Questa trasformazione presuppone un quadro strategico che premi l’innovazione e l’efficienza delle risorse e che crei le condizioni per nuove opportunità economiche per una maggiore sicurezza di approvvigionamento grazie alla riprogettazione dei prodotti, alla gestione sostenibile delle risorse ambientali, alla promozione del riciclaggio e del riuso, alla sostituzione di materiali e al risparmio di risorse. Per poter scindere la crescita dall’utilizzo delle risorse e liberare queste nuove fonti di crescita, le politiche che plasmano la nostra economia e il nostro stile di vita dovranno essere coerenti ed integrate. Le azioni per contrastare i cambiamenti climatici hanno già contribuito a dissociare la crescita dall’uso di carbonio.
La strategia “Europa 2020” e la sua iniziativa faro “Un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse”hanno avviato l’Europa verso questa trasformazione. L’iniziativa auspicava una tabella di marcia “per definire gli obiettivi di medio e lungo termine e i mezzi necessari per conseguirli”. La presente tabella di marcia si basa sulle altre azioni varate nell’ambito di questa iniziativa faro e le completa, in particolare per quanto riguarda i risultati ottenuti verso il raggiungimento di un’economia a basse emissioni di carbonio, e tiene conto dei progressi realizzati nella strategia tematica del 2005 sull’uso sostenibile delle risorse naturali[2] e nella strategia dell’UE sullo sviluppo sostenibile. La tabella di marcia deve essere considerata anche nell’ambito delle attività realizzate a livello mondiale per la transizione verso un’economia “verde”. Essa si basa in ampia misura su una serie di fonti menzionate nel documento di lavoro dei servizi della Commissione allegato, tra cui la relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente sullo stato e le prospettive dell’ambiente europeo.
Rendere l’Europa efficiente nell’impiego delle risorse
Concezione della tabella di marcia
Prospettive: entro il 2050 l’economia dell’UE sarà cresciuta in maniera da rispettare i vincoli imposti dalle risorse e i limiti del pianeta, contribuendo in questo modo ad una trasformazione economica globale. L'economia sarà competitiva, inclusiva e offrirà un elevato standard di vita, con impatti ambientali notevolmente ridotti. Tutte le risorse - materie prime, energia, acqua, aria, terra e suolo - saranno gestite in modo sostenibile. Saranno stati conseguiti importanti traguardi nella lotta contro i cambiamenti climatici, mentre la biodiversità e i relativi servizi ecosistemici saranno stati tutelati, valorizzati e in larga misura ripristinati.
Migliorare l’efficienza delle risorse è la strada da seguire per realizzare queste prospettive in quanto consente all’economia di creare di più con meno, generando un valore più elevato con meno input, utilizzando le risorse in modo sostenibile e minimizzando il loro impatto ambientale. In pratica ciò presuppone che le scorte di tutti i beni ambientali di cui l’UE dispone o che si procura siano sicure e gestite entro i limiti della loro resa sostenibile. Presuppone inoltre che i rifiuti residui siano quasi inesistenti, che gli ecosistemi siano stati ripristinati e che i rischi sistemici per l’economia legati all’ambiente siano stati capiti ed evitati. Occorrerà un’altra ondata di innovazioni.
La presente tabella di marcia definisce le tappe che indicano quali elementi saranno necessari per farci avanzare verso una crescita sostenibile ed efficiente sotto il profilo delle risorse. In ogni sezione sono poi descritte le azioni necessarie nel breve periodo per dare il via a questo processo.
La tabella di marcia offre un quadro di riferimento che illustra come le politiche interagiscono e si basano una sull’altra, quadro nel quale le azioni future possono essere elaborate e attuate in modo coerente. I collegamenti tra settori e risorse essenziali e le iniziative strategiche dell’UE associate sono descritti nella tabella in allegato. Prima della presentazione di proposte dettagliate[4] saranno preparate le valutazioni di impatto di tutte le azioni significative e dei possibili obiettivi.
Progredire e misurare i progressi ottenuti
Occorreranno indicatori solidi e facilmente comprensibili per dare indicazioni e misurare i progressi ottenuti nel migliorare l’efficienza delle risorse.
La presente tabella di marcia propone una nuova linea d’azione in materia di efficienza delle risorse che prevede un processo nel quale sono coinvolte tutte le principali parti interessate, per concordare indicatori e obiettivi entro la fine del 2013.
Tale processo è descritto dettagliatamente al capitolo 6.
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Fonte: CE