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Sentenza CEDU del 09.04.2024: mancata attuazione misure a contrasto cambiamento climatico - violazione diritti umani

Sentenza CEDU del 09 04 2024   mancata attuazione di misure a contrasto cambiamento climatico   violazione diritti umani

Sentenza CEDU del 09.04.2024: mancata attuazione di misure sufficienti per contrastare il cambiamento climatico - violazione diritti umani

ID 21665 | 09.04.2024 / In allegato

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), con sede a Strasburgo, ha connesso, per la prima volta, la crisi climatica alla tutela dei diritti umani. La CEDU con la sentenza Verein KlimaSeniorinnen Schweiz e altri c. Svizzera, ha ritenuto, che quest'ultima, ha violato la Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo con la mancata attuazione di misure sufficienti per contrastare il cambiamento climatico.

Comunicato stampa 09.04.2024
Sentenza CEDU 09.04.2024
Guida Art. 8 CEDU
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La Sentenza della Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 09.04.2024 nella causa Verein KlimaSeniorinnen Schweiz e a c. Svizzera (ricorso n. 53600/20) la ha ritenuto, a maggioranza sedici voti contro uno, che è stato:

- violato l'articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo;

e, all'unanimità, che è stato:

- violato dell'articolo 6 § 1 (accesso al tribunale).

Il caso riguardava la denuncia di quattro donne e di un'associazione svizzera, Verein KlimaSeniorinnen Schweiz, i cui membri sono tutte donne anziane preoccupate per le conseguenze della crisi globale riscaldamento sulle loro condizioni di vita e sulla salute. Ritengono che le autorità svizzere non stiano prendendo azioni sufficienti, nonostante i loro obblighi ai sensi della Convenzione, per mitigare gli effetti del clima modifica.

La Corte EDU ha interpretato l’art. 8 CEDU chiarendo che ricomprende il diritto a una protezione effettiva da parte degli Stati contro i gravi effetti negativi del cambiamento climatico sulla vita, la salute, il benessere e la qualità della vita.

Per questo, la Corte ha rilevato che la Confederazione Svizzera non ha adempiuto ai suoi doveri (“positive obligations”) ai sensi della CEDU, facendo leva sull’incapacità delle autorità svizzere di quantificare i limiti delle emissioni nazionali di gas a effetto serra, non raggiungendo neanche gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati in passato. Di conseguenza, pur riconoscendo che le autorità nazionali godono di un ampio potere discrezionale in relazione all’adozione di leggi e misure, la Corte ha ritenuto che le autorità svizzere non abbiano agito in tempo e in modo appropriato per concepire, sviluppare e attuare le leggi e le misure opportune nel caso di specie. Elemento, questo, che viola i diritti umani.

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