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Uso dei fanghi di depurazione in agricoltura

Uso dei fanghi di depurazione in agricoltura: attività di controllo e vigilanza sul territorio

Nell’ambito di un’iniziativa progettuale promossa da ISPRA è stato confrontato l’approccio alla gestione dei fanghi di depurazione destinati all’utilizzo agronomico di 3 regioni del nord Italia: Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.

Partendo dalle disposizioni normative vigenti nelle tre regioni, sono stati esaminati i criteri delle attività di controllo applicati nei diversi ambiti territoriali.

Lo scopo è di definire linee di indirizzo condivise, utili per migliorare l’efficacia dei controlli e contribuire alla revisione della normativa nazionale ed europea.

Il progetto “Uso dei fanghi di depurazione in agricoltura: attività di controllo e vigilanza nel territorio”, pur avendo preso avvio nel 2007, rientra a pieno nelle attività e negli scopi del Tavolo agricoltura, recentemente istituito in Ispra.

Alcuni argomenti trattati dal tavolo, come quelli dei Nitrati o della emergenza fitosanitaria dovuta all’epidemia di Xylella fastidiosa che ha colpito l’olivo, hanno in prima istanza un particolare interesse per alcuni specifici territori: le regioni del bacino padano nel primo caso e le provincie meridionali della regione Puglia nel secondo.

L’uso dei fanghi in agricoltura, sebbene con rilevanza e criticità molto diverse da regione a regione e da provincia a provincia, si può considerare un tema trasversale che interessa tutto l’asse nord-sud dell’Italia.

ISPRA 2015

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