Ambiente

Rapporto ISPRA sulla sismicità indotta

Rapporto ISPRA sulla sismicit  indotta

Rapporto ISPRA sulla sismicità indotta

27 giugno 2014

Rapporto sullo stato delle conoscenze riguardo alle possibili relazioni tra attività antropiche e sismicità indotta/innescata in Italia

A seguito della Nota del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Prot. 0042579/GAB dell’8 agosto 2013, nella quale si chiedeva a ISPRA “sulla base delle conoscenze e dell’esperienza possedute nell’ambito anche della geologia della tettonica attiva e della fagliazione superficiale, nonché degli impatti ambientali conseguenti” di procedere “ad una raccolta organica e ragionata delle informazioni consolidate e disponibili" sullo stato delle conoscenze sulle “possibili relazioni tra le attività di esplorazione ai fini della ricerca e coltivazione di campi di idrocarburi, sia sulla terraferma che in mare, anche condotte con tecniche nuove, ma non completamente conosciute, come quella dell’idrofrantumazione, e l’aumento, se non l’innesco, di una ulteriore attività sismica”, è stata promossa da ISPRA la creazione di un Tavolo di Lavoro (Prot. 0045349 del 12 novembre 2013) che vede coinvolti, oltre a l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia INGV, il Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale OGS, il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dello sviluppo economico – Direzione Generale per le risorse minerarie ed energetiche.

Il Tavolo di Lavoro si è riunito, a partire dal mese di febbraio 2014, successivamente alla nomina dei rappresentanti, per avviare una raccolta preliminare di informazioni riguardanti le attività già svolte, o attualmente in corso, o in sviluppo da parte degli enti partecipanti, "nel campo della geologia, della tettonica attiva, della fagliazione sismogenetica e del monitoraggio sismico come contributo alla conoscenza delle relazioni che possono esistere tra le attività antropiche (dighe e grandi invasi, attività di estrazione e reiniezione di acqua per usi alimentari, irrigui, geotermici, estrazione di idrocarburi, stoccaggio sotterraneo di gas naturale e CO2, attività sotterranea di miniera e di cava) e l'aumento e/o l'innesco di attività sismica, anche al fine della valutazione dei conseguenti impatti ambientali".

Il Tavolo di Lavoro si è posto come obiettivo prioritario la redazione di questo Rapporto informativo, in grado di fornire una fotografia aggiornata, completa e coordinata delle competenze e conoscenze delle istituzioni italiane coinvolte relativamente alla relazione tra attività antropiche e attività sismica, nonché delle banche dati, infrastrutture e reti di monitoraggio esistenti. Inoltre, viene fornita una breve sintesi di pubblicazioni relative a studi condotti in passato anche da altri enti pubblici o privati. I contenuti di questo Rapporto sono volti a fornire al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nonché agli altri Ministeri competenti e alla Presidenza del Consiglio, ove richiesto, informazioni sullo stato attuale e sullo sviluppo futuro delle attività poste in essere dagli enti partecipanti al tavolo di Lavoro e delle conoscenze connesse.

Il tema della conoscenza delle relazioni che possono esistere tra le attività antropiche e l'aumento e/o l'innesco di attività sismica è stato affrontato in modo ampio, tenendo conto anche delle attività poste in essere da soggetti istituzionali e giunte a conclusione o avviate durante i lavori del Tavolo (Dipartimento della Protezione Civile: Commissione ICHESE; Ministero dello sviluppo economico: Gruppo di Lavoro per la definizione di indirizzi e linee guida per il monitoraggio della microsismicità, delle deformazioni del suolo e della pressione di poro nell'ambito delle attività antropiche).

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