Ambiente

La contaminazione da nitrati nelle acque: applicazione

La contaminazione da nitrati nelle acque   Applicazione

La contaminazione da nitrati nelle acque:

applicazione di un modello isotopico nelle Regioni del Bacino del Po, della Pianura Veneta e del Friuli Venezia Giulia

Il presente rapporto sintetizza i risultati delle attività effettuate nell’ambito della convenzione tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Rete Rurale Nazionale 2007 - 2013 ed ISPRA, finalizzata a dare una risposta a quanto richiesto nell’accordo Stato-Regioni del 5 maggio 2011 e siglata nella primavera del 2012.

L’individuazione e la quantificazione dell’origine del contenuto di nitrati nelle acque sotterranee e superficiali è un operazione complessa, specialmente nel caso di sorgenti multiple e diversificate che possono avere un impatto su vaste aree.

Tali valutazioni richiedono la conoscenza delle potenziali sorgenti di nitrati di origine civile, agricolo e zootecnico incidenti su un determinato territorio, la disponibilità di informazioni dettagliate sull’uso del suolo e i risultati delle attività di monitoraggio, effettuate dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente, oltre alla conoscenza dei meccanismi di migrazione e/o trasformazione chimico-fisica dell’azoto nei diversi comparti ambientali.

Considerata la molteplicità di Amministrazioni competenti su tali argomenti, è stato necessario coinvolgere nelle attività oltre al Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, costituito da ISPRA con funzioni di coordinamento tecnico e dalle ARPA a cui competono le azioni di monitoraggio e controllo ambientale sui rispettivi territori regionali, gli Assessorati all’Ambiente e gli Assessorati all’Agricoltura delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, le Autorità di Bacino del Po e dell’Alto Adriatico ed il MIPAAF. Il coinvolgimento di questi soggetti è avvenuto tramite la costituzione di un tavolo di coordinamento, con ruolo di indirizzo delle attività nelle diverse fasi di attuazione della Convenzione, e di un Tavolo tecnico con funzioni di coordinamento operativo.

Le numerose riunioni del Tavolo tecnico hanno permesso di stabilire una sinergia tra Amministrazioni diverse per stabilire una base di informazioni comuni a tutto il territorio del bacino del Po e delle pianure Veneta e Friulana realizzando in modo omogeneo e armonizzato quanto previsto dal progetto. I risultati ottenuti nell’ambito di questa convenzione sono scaturiti da una forte sinergia tra tutte le Amministrazioni coinvolte a diverso titolo nella complessa tematica del destino ambientale dell’azoto rilasciato sotto diverse forme dalle attività antropiche.

ISPRA
Rapporti 217/2015

Collegati
Direttiva 91/676/CEE
Direttiva 91/271/CEE
D.Lgs. 11 maggio 1999 n. 152
TUA | Testo Unico Ambiente[/box-note]

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