L’inserimento paesaggistico delle infrastrutture stradali: strumenti metodologici e buone pratiche di progetto
ID 22301 | 21.07.2024 / In allegato Guida ISPRA 65.5/2010
Il presente documento è stato redatto al fine di supportare progettisti, valutatori e tecnici responsabili del governo del territorio nelle molteplici attività legate alla progettazione e pianificazione delle infrastrutture viabilistiche con riferimento ai vari disposti di legge. In primo luogo il documento fornisce un ausilio ai progettisti d’infrastrutture nelle diverse fasi di progettazione, dal preliminare all’esecutivo (cfr. L. n. 109/1994 e s.m. e i. / provvedimento abrogato da: D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 / ndr).
Nello specifico, durante la fase di progettazione preliminare è necessario predisporre indagini conoscitive più approfondite in merito alle componenti naturali e antropiche del territorio interessato dall’intervento quali la morfologia, la geologia e la pedologia, l’idrologia, la vegetazione, le unità ecosistemiche, la fauna, l’evoluzione storica, l’uso del suolo, le destinazioni urbanistiche, i collegamenti esistenti, i valori paesistici e architettonici oltre che l’analisi dei vincoli normativi. Attraverso tali indagini è possibile individuare le differenti peculiarità territoriali, nonché i problemi pregressi, con i quali il progetto deve necessariamente colloquiare. In questa fase, riferiti all’ambito d’area vasta, saranno definiti gli obiettivi di minimizzazione delle maggiori criticità pregresse, le migliori localizzazioni dell’opera e gli obiettivi di ottimizzazione del progetto. In particolare lo studio di pre-fattibilità ambientale potrà prevedere il confronto tra alternative di tracciato è potrà fornire gli elementi per la scelta della soluzione progettuale ottimale per l’inserimento paesaggistico dell’opera. Nella successiva fase di progettazione definitiva si dovrà tenere conto delle indicazioni emerse dalla fase precedente per un approfondimento focalizzato sugli ambiti più direttamente coinvolti dal progetto, evidenziandone le particolarità sotto il profilo dei valori ambientali e percettivi, e valutando gli impatti determinabili su di esse dal nuovo tracciato/ opera. In questa fase sarà così possibile definire la scelta definitiva delle opere di mitigazione e compensazione ambientale. Infine, nella fase di progettazione esecutiva dovranno essere specificate e progettate nel dettaglio le tipologie di mitigazione e compensazione ambientale, e implementati i processi per l’attuazione e gestione del progetto nel suo complesso, comprensivo delle stesse mitigazioni e dei programmi di manutenzione e monitoraggio.
Il documento può, inoltre, supportare i tecnici coinvolti nell’istruttoria delle autorizzazioni paesaggistiche (D.Lgs. 142/2004 e s.m. e i., art. 146) e nelle Valutazione d’Impatto Ambientale (D. Lgs. 152/2006 e s.m. e i., TTOLO III, art.19 e sgg.) per quanto riguarda sia le valutazioni sul paesaggio, sia la progettazione delle opere di mitigazione e compensazione. Potranno inoltre essere utilizzate nell’ambito di Piani paesaggistici, con riferimento all’art. 143 del citato D. Lgs. 142/2004 e s.m. e i., in particolare ai commi f e h.
Il presente documento si propone quindi di individuare sia il possibile percorso metodologico finalizzato a un’accorta conoscenza/ valutazione preventiva del sistema paesistico ambientale (cap. 2), nonché a proporre esempi di pratiche progettuali virtuose per l’inserimento e la mitigazione dell’opera infrastrutturale (cap. 3), che all’interno di una progettazione integrata e sinergica, possano rappresentare prassi utili a limitare le alterazioni dovute all’opera e al contempo farsi carico di migliorare le condizioni pregresse a livello di sistema territoriale.
In tal senso esso rappresenta una sistematizzazione di diverse esperienze attuate nella prassi progettuale a diverse scale e in momenti diversi del processo (progetto preliminare, definitivo, ecc.) e si pone come strumento di riflessione e di sintesi sulla tematica, prospettando un iter di progetto che è potenzialmente adottabile anche per altre infrastrutture che per caratteristiche tecniche e formali presentano ricadute paesaggistiche e ambientali simili a quelle stradali, quali quelle ferroviarie. Il documento non intende quindi definire un quadro esaustivo degli interventi applicabili.
Si ritiene però che, sulla base dell’esperienza dei redattori e delle applicazioni realizzate a livello internazionale, l’approccio e le pratiche proposte possano rappresentare molte delle soluzioni applicabili ed efficaci e che, d’altra parte, le informazioni riportate possano offrire un’utile base di riflessione e di spunti progettuali anche nel caso si dovesse ricorrere a soluzioni diverse, verificandole e valutandole caso per caso secondo le specifiche condizioni del contesto paesaggistico.
Fonte ISPRA
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